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Il centrodestra cresce ancora e allarga il solco. Pd e Cinque Stelle, che tonfo! Cardinali, Natalia, Anagni e l’operazione rafforzamento

Massimo Pizzuti
Dicembre 1, 2023
Il premier e leader FdI Giorgia Meloni

E’ il sondaggio più atteso dai politici italiani perché ne mette insieme 20 (commissionati e pubblicati da ben 12 istituti) e viene reso noto ogni quattordici giorni, un tempo accettabile per registrare e analizzare gli spostamenti del consenso. Parliamo della Supermedia YouTrend/Agi.
Il centrodestra si rafforza ancora: Fratelli d’Italia stabile al primo posto, Lega e Forza Italia crescono. Mentre nelle opposizioni segno negativo sia per il Partito Democratico che per il Movimento Cinque Stelle. Nonostante ogni giorno si registrino manifestazioni e prese di posizione che criticano e attaccano il Governo, alla fine i numeri dicono altro e la percezione degli italiani è diversa.
Il centrosinistra e i pentastellati dovrebbero prendere atto che non riescono a “bucare”: non lo schermo e neppure nella comunicazione via social. Soprattutto non riescono a convincere i cittadini.

Ma vediamo i risultati di tutti i partiti e le variazioni con riferimento a due settimane prima. Noi Moderati di Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Luigi Brugnaro è all’1,3% (+0,1). Unione Popolare di Luigi De Magistris all’1,4% (+0,2). Italexit di Gianluigi Paragone all’1,7% (-0,2). Mentre +Europa di Emma Bonino stabile al 2,5%. Italia Viva di Matteo Renzi al 3% (+0,1). Verdi e Sinistra Italiana di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni al 3,4% (-0,1). Azione di Carlo Calenda al 3,9% (+0,3). Mentre Forza Italia di Antonio Tajani cresce dello 0,2 e arriva al 7,4%. Un aumento dello 0,5 per la Lega di Matteo Salvini, che si posiziona al 9,5%. Mentre il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte perde lo 0,5 e scende al 15,7%. Sotto la soglia psicologica del 16% che l’aveva accompagnato per mesi.
Il Partito Democratico di Elly Schlein flette dello 0,1 e adesso è al 19,3%. Rimanendo lontano da un’altra soglia psicologica: il 20%. Da ormai diverso tempo, a dimostrazione che a sinistra il Pd ha recuperato tutto quello che poteva ma che non riesce a sfondare al centro, vale a dire nel “territorio politico” dove le elezioni si vincono e si perdono.
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni rimane esattamente dove stava quattordici giorni fa: stabile al 29%. Pure in questo caso c’è una soglia che non viene superata: il 30%. Ma in tanti preconizzavano (o si auguravano) una perdita consistente di consenso per via di alcuni espisodi: il caso Lollobrigida-Frecciarossa, l’intervista di Crosetto al Corriere della Sera dove parla anche dei magistrati, la questione Delmastro. Invece la percentuale non è scesa. Significa che il Governo di Giorgia Meloni è percepito positivamente e che Fratelli d’Italia rimane stabilmente il perno di una coalizione di centrodestra che non ha alternative politiche considerando i risultati dei due principali partiti delle opposizioni. Nonostante le tensioni tra Fratelli d’Italia e Lega, la coalizione è solidissima. Nei prossimi mesi ci sarà la campagna elettorale per le Europee, un test attendibile per tutti i partiti, tanto più che si vota con il proporzionale.

ANAGNI COMUNE STRATEGICO

Alessandro Cardinali è rientrato in Fratelli d’Italia e si candida alle provinciali per confermare il seggio da consigliere. Contemporaneamente però al Comune di Anagni è stata portata a termine un’operazione politica importante e strategica: la maggioranza del sindaco Daniele Natalia si rafforza con la presenza proprio di Alessandro Cardinali. I due si erano sfidati al ballottaggio. Due anni fa alle provinciali Riccardo Ambrosetti ottenne un risultato di primo livello. Il Comune di Anagni, unitamente a quelli di Ceccano e Frosinone, si dimostra strategico sia per il centrodestra che per Fratelli d’Italia.
Non è un caso che in campagna elettorale il Governatore Francesco Rocca ad Anagni è salito sui palchi diverse volte. Non è un caso che l’assessore regionale Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia) si sia interessato,in prima persona, in totale sintonia con il leader provinciale Massimo Ruspandini, all’operazione “rientro” di Alessandro Cardinali. D’altronde FdI ha rappresentato l’architrave della coalizione con la quale Daniele Natalia ha centrato il bis.

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