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Concessioni balneari, scatta il “contropiede” pontino. I Comuni del litorale giocano d’anticipo e puntano alla proroga fino a tutto il 2024

Marco Battistini
Novembre 15, 2023

Cresce l’attesa sul futuro delle concessioni balneari in scadenza e l’applicazione delle norme della Direttiva Bolkestein. A livello governativo si cerca l’accordo su una disposizione-salvagente, da inserire in un decreto o più facilmente in un disegno di legge già all’esame delle Camere, con la quale si apre alla possibilità di mettere a bando la gran parte delle coste italiane al momento non oggetto di concessione: una percentuale di litorale che ammonterebbe a circa il 67 per cento, secondo una mappatura che adesso viene utilizzata per dimostrare che non esiste quella scarsità di risorse alla base della direttiva Bolkestein che il nostro governo, secondo Bruxelles, non sta rispettando.

VIA ALLE PROROGHE

In provincia di Latina si punta ad anticipare i tempi e ad avviare l’iter per la proroga delle concessioni in essere agli operatori del settore per tutto il 2024. Un’intenzione emersa nella riunione della Cabina di regia organizzata da Provincia, Comuni ed enti pubblici che gestiscono il sistema delle acque pontine. 

Allo stato attuale, in assenza di indicazioni specifiche da parte della Regione e del Governo sulla materia, dunque, le amministrazioni locali lavorano per evitare il caos. Questo passaggio consentirà agli stabilimenti e alle strutture operanti sul litorale di poter operare la prossima estate. Nel frattempo il presidente Stefanelli invierà una nota alla Regione Lazio a nome di tutte le amministrazioni comunali della provincia per ottenere informazioni al riguardo.

“Invierò un documento comune a nome dei sindaci per chiedere indicazioni sulle linee da adottare in materia di concessioni demaniali – sottolinea Stefanelli – anche alla luce delle difficoltà dei competenti uffici comunali stretti tra sentenze del Tar, direttive dell’Unione Europea e legislazione nazionale ma nel frattempo è opportuno individuare delle soluzioni a tutela dell’intero comparto dell’economia turistica per la prossima stagione estiva. Il lavoro della Cabina di regia, nata proprio per creare nuove forme di collaborazione e condivisione delle problematiche della nostra costa, andrà avanti nelle prossime settimane con l’istituzione di tavoli operativi tematici per affrontare le singole criticità e mettere in campo una strategia comune a tutela della qualità ambientale e dello sviluppo del litorale che rappresenta una delle principali voci dell’economia pontina”.

ASSE FRA LITORALE ED ENTI GESTORI

I Comuni del litorale pontino provano a fare sistema e ad affrontare insieme le criticità legate alle condizioni di salute delle acque e alle concessioni balneari sulle quali incombe la Direttiva Bolkestein e su questi temi si sono impegnati a lavorare a lavorare insieme con azioni e atti condivisi.
In prima linea i sindaci di Sabaudia Alberto Mosca, di Terracina Francesco Giannetti, di Gaeta Cristian Leccese, di Formia Gianluca Taddeo , gli assessori del Comune di Latina Gianluca Di Cocco e Annalisa Muzio, quello del Comune di Fondi Claudio Spagnardi oltre ai rappresentanti degli enti competenti in materia di gestione delle acque interne e costiere: Acqualatina, Consorzio di Bonifica, Arpa Lazio e Ato4. L’organismo, istituito a giugno dello scorso anno, ha tra i suoi compiti il coordinamento di azioni comuni in materia di erosione, riqualificazione delle acque marine, sviluppo dei progetti turistici e tutela dell’ambiente marino dagli effetti dei cambiamenti climatici. 

BALNEAZIONE E STATO DELLE ACQUE

In vista della prossima stagione estiva è stato affrontato il problema della qualità delle acque di balneazione alla luce dei problemi emersi quest’anno: secondo il campionamento di Arpa la qualità delle acque di balneazione è sostanzialmente migliorata come dimostrano i dati relativi ai prelievi effettuati che hanno fatto ottenere a otto comuni del litorale pontino la Bandiera blu. Restano i fenomeni di proliferazione algale legati alla eutrofizzazione causata dalle maggiori temperature delle acque come conseguenza dei mutamenti climatici in atto ormai da tempo.

Acqualatina ha ribadito l’ottimo livello di funzionamento del sistema di depurazione e ha inoltre assicurato che, grazie ai fondi Pnrr ottenuti da Ato4, entro il 2024 sarà ultimato il processo di mappatura del sistema fognario, circostanza che consentirà ai territori l’individuazione esatta anche nelle zone che non sono dotate di collettamento per l’attuazione di un piano di investimenti. Ato4 ha sottolineato la necessità che i singoli Comuni condividano le proprie banche dati delle utenze per costruire un sistema di informazioni completo e condiviso.

Il Consorzio di Bonifica ha chiesto alla Provincia di riattivare le centraline per le analisi sulle acque interne nell’ambito del progetto di monitoraggio dei carichi eutrofici al fine di individuare i punti critici nel sistema idrico e programmare di conseguenza interventi mirati per eliminare le cause dell’inquinamento Su suggerimento del presidente Stefanelli è stato deciso di suddividere la costa in tre tratti (nord, centro e sud) per consentire l’elaborazione di interventi più puntuali e specifici per ciascuna area del litorale.

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