Circa 32 milioni di euro investimenti previsti con i fondi del Pnrr per realizzare 15 Case della comunità, 4 Ospedali di Comunità e 5 Centrali operative territoriali, per la presa in carico di tutti i bisogni socio-sanitari dei più fragili. Questi gli interventi programmati dall’Asl di Latina e quasi tutti in fase di avvio. Numeri distribuiti ai sindaci pontini riuniti nella conferenza sanitaria locale presieduta dal primo cittadino del capoluogo, Matilde Celentano.
ROCCA IN AIUTO DELL’ASL
Per le Case e gli ospedali di comunità l’operazione è in linea con il termine dei lavori previsti a marzo 2026. Molto importanti i 4.462.000 euro impegnati per l’adeguamento sismico dell’ospedale Goretti, sempre a valere dei fondi del Pnrr. A dare una grande boccata d’ossigeno alla sanità pontina ci ha pensato l’amministrazione Rocca. Dalla giunta della Regione Lazio in vista del prossimo Giubileo, sono stati destinati all’Asl di Latina 8.070.252 di euro: 3.783.226,50 euro per l’ospedale Goretti di Latina; 1.932.986,50 euro per l’ospedale Dono Svizzero di Formia; 647.606,50 euro per San Giovanni di Dio di Fondi; 1.706.432,50 euro per l’ospedale Fiorini di Terracina. Detti fondi saranno utilizzati per adeguamenti tecnologici e miglioramento dei percorsi assistenziali.
PRONTO SOCCORSO, RESTYLING IN VISTA
Ma in tempi relativamente brevi si avrà un grande intervento di restyling sui Pronto Soccorso principali della provincia. Si parla di progettazioni per l’ampliamento e l’ammodernamento dei Pronto Soccorso del Goretti e del Dono Svizzero. Per il Dea di II Livello, il nosocomio del capoluogo, il progetto prevede sia la ristrutturazione di una parte degli ambienti esistenti pari a 730 metri quadrati, che l’ampliamento degli stessi per 650 metri quadrati, proprio per migliorarne la fruibilità e per rispondere in modo più adeguato ed umanizzato alle esigenze e agli accessi giornalieri al Pronto Soccorso. Per il Dea di I Livello dell’ospedale di Formia, l’intervento consiste nel riqualificare gli ambienti e sviluppare un nuovo lay-out distributivo interno al fine di una completa ristrutturazione del Pronto Soccorso esistente di 616 metri, con conseguente migliore distribuzione funzionale interna. Dati positivi arrivano dall’attività di prevenzione primaria. Si tratta di risultati raggiunti con una ottima copertura vaccinale in età pediatrica e dell’attività di prevenzione secondaria con gli screening oncologici istituzionali relativi a mammella, cervice uterina e colon-retto. E’ stato evidenziato l’incremento del numero di pazienti in carico ADI (Assistenza domiciliare integrata) che è passato dal 3,05% del 2021 al 6,95% del 2023.
POCHI SINDACI IN AULA
La conferenza sanitaria ha visto la partecipazione di 12 sindaci in presenza e 11 in collegamento, per un totale di 23 Comuni rappresentati su 32. I rappresentanti dei diversi Comuni, per un totale di 17 interventi, hanno rivolto domande e sollevato criticità specifiche dei territori, dalla carenza dei medici di medicina generale, alla carenza del personale sanitario in generale, dalla tempistica di realizzazione delle opere programmate, alle nomine dei primari. Tutte questioni a cui la direttrice sanitaria ha risposto puntualmente, segnalando la difficoltà di reperire attraverso avvisi e concorsi determinate figure professionali, in particolar modo alcune tipologie di medici specialisti quali anestesisti, radiologi e medici di pronto soccorso. Tra il sindaco Celentano ed il manager Cavalli c’è stata grande intesa sugli obiettivi. Una collaborazione proficua avviata ormai da diversi mesi e peraltro sancita da una nota congiunta. Per il momento la sinergia fra politica locale ed Asl sembra funzionare