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La Provincia dei desideri e la fiera delle candidature. Ecco chi proverà a restare e chi cercherà un posto al sole a Piazza Gramsci

Massimo Pizzuti
Ieri pomeriggio gli Stati Generali della Provincia di Frosinone convocati dal presidente Luca Di Stefano a cui ha preso parte anche il governatore Francesco Rocca
Novembre 10, 2023
Stati Generali Provincia di Frosinone

Bastava osservarli ieri pomeriggio, nel salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone. Prima, durante e dopo l’evento degli Stati generali. Tutti orgogliosi di ricoprire il ruolo di consigliere provinciale. Ci riferiamo agli uscenti naturalmente. Ma in sala c’erano anche tanti “papabili”.
Il prossimo 22 dicembre, a ridosso di Natale, si voterà ancora una volta con la legge Del Rio, per indicare i 12 consiglieri. E’ un appuntamento riservato agli addetti ai lavori: 1.150 in tutto, fra sindaci e amministratori dei 91 Comuni.

CHI PROVERÀ A RESTARE

Si sono fatti notare ieri, nessuno escluso. Gianluca Quadrini, capogruppo di Forza Italia, centra l’obiettivo dell’elezione ininterrottamente dal 2014. E’ il veterano: cercherà di allungare la serie positiva, con la “benedizione” del senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Andrea Amata (Lega) non si sbilancia molto, ma sa benissimo che è ancora lui l’uomo di riferimento del leader provinciale della Lega Nicola Ottaviani. Perfino a costo di sacrificare le ambizioni di esponenti politici del Comune capoluogo e dei centri limitrofi. Amata sta già facendo i conti sui voti ponderati. Nel Partito Democratico i quattro eletti dell’ultima competizione avranno tutti la possibilità di centrare la conferma. Enrico Pittiglio, il capogruppo, è indiscutibilmente l’uomo di punta di Sara Battisti, consigliere regionale e alla guida del correntone Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Mentre Antonella Di Pucchio (la più votata due anni fa) è della componente di Antonio Pompeo. Gli altri due sono Gaetano Ranaldi (Cassino) e Alessandro Mosticone (Sora). Se poi quest’ultimo dovesse essere indicato come assessore a Sora, allora toccherebbe a Maria Paola D’Orazio. Immancabile in sala Luigi Vacana, esponente di Gallinaro, incurante delle “sirene” del Partito Democratico e del centrosinistra: continuerà a candidarsi in Provincia in Comune, la civica delle meraviglie e… dei voti ponderati: un orologio svizzero del consenso costruito su misura per quello che negli anni si è dimostrato lo specialista della competizione. L’unico, peraltro, che ha portato un valore aggiunto sul piano della cultura e della “narrazione” in generale di questo ente alle prese con una crisi d’identità non ancora risolta. Alcuni rumors parlano anche della candidatura, nella lista di Vacana, di un esponente della Lista Marzi. Probabilmente Armando Papetti.
Alessandro Cardinali nel 2021 ha dimostrato di essere in grado di eleggersi per conto proprio. Allora lo fece nel Polo Civico nell’ambito del progetto embrionale del Campo largo, poi naufragato. Decisivo in quel momento l’asse con Francesco De Angelis. Stavolta intende riprovarci, probabilmente in una lista di centrodestra. Cardinali ha un forte feeling con Fratelli d’Italia: sono in corso dei contatti per decidere il da farsi.
La vicepresidente della Provincia Valentina Cambone è una fedelissima del presidente Luca Di Stefano: si ricandiderà ancora come consigliere provinciale? Può darsi. La lista che sceglierà rappresenterà un indizio politico anche per le strategie di Di Stefano. Stefania Furtivo farà parte della lista di Fratelli d’Italia.

LA CORSA DELLE NEW-ENTRY


Tra un saluto e un applauso agli interventi che si susseguivano dal palco, alcuni sindaci e diversi consiglieri comunali hanno provato a sondare il terreno per cominciare la campagna elettorale tra… addetti ai lavori. Fratelli d’Italia, con la regia del leader Massimo Ruspandini, vuole fare il pieno. Ci saranno i sindaci Roberto Caligiore (Ceccano) e Lucio Fiordalisio (Patrica), ma anche il consigliere comunale di Castrocielo Andrea Velardo. Comunque, tutti i 12 candidati saranno di alto livello. Nel Pd, oltre agli uscenti, le ipotesi più probabili sono il sindaco di Monte San Giovanni Emiliano Cinelli e il capogruppo di Frosinone Angelo Pizzutelli, nonostante quest’ultimo non sia allineato alle manovre dei leader. Mentre invece Barbara Di Rollo, presidente del consiglio comunale di Cassino, ha sbattuto la porta in faccia a chi le aveva offerto una designazione (blindata) alle provinciali in cambio delle sue dimissioni da presidente dell’aula della Città martire. La Di Rollo ha “fiutato” la trappola e ha fatto capire che a certi giochetti non ci sta. Dovranno pregarla in latino per provare a farle cambiare idea. In Forza Italia, oltre a Quadrini, dovrebbe essere candidata Francesca Sacchetti. Qualcuno azzarda l’ipotesi del sindaco di Roccasecca Peppe Sacco. Nella Lega dovranno essere Nicola Ottaviani, Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese a scegliere i 12 titolari. L’unico inamovibile è Andrea Amata. L’altro uscente è Giuseppe Pizzuti. Il problema sta nel capoluogo: Francesca Chiappini, della Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, in queste condizioni non parteciperà. Non correrà il rischio di non essere eletta perché la stragrande maggioranza dei voti ponderati saranno convogliati su Amata. Evidentemente il capoluogo non conta da… capoluogo. Ma chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.

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