Gli attacchi quotidiani dei giornaloni, le critiche feroci e aprioristiche delle opposizioni, le dimensioni dei flussi migratori e tutto il resto non cambiano il “sentiment” degli italiani. Fratelli d’Italia stacca nettamente il Pd e si conferma di gran lunga la prima forza politica del Paese. A certificare questa realtà è il sondaggio di Eurometra per Piazzapulita di Corrado Formigli, un talk televisivo non certo orientato a favore del Governo. Fratelli d’Italia è al 28,9%, mentre il Pd al 19,7%. Sotto la quota anche psicologica del 20%. Poi c’è il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte al 16,8%, mentre la Lega di Matteo Salvini si ferma al 9,8%. Forza Italia al 6,7%, davanti ad Azione (3,9%), Verdi-Sinistra (3,4%), Italia Viva 2,9%. Anche altre rilevazioni si attestano su queste cifre. Dopo un anno dalla vittoria elettorale. Ed è questo il particolare che non si può non considerare. Fratelli d’Italia aumenta la percentuale rispetto alle elezioni di un anno fa, il Pd di Elly Schlein non sfonda, i Cinque Stelle tengono bene, mentre la Lega resta comunque al si sotto del 10%. Quando si parla di competizione nel centrodestra bisognerebbe far notare che in ogni caso FdI ha il triplo dei voti del Carroccio.
Il Governo di centrodestra a traino Fratelli d’Italia non piace all’Europa, non piace all’intellighenzia radical chic della sinistra, non piace alla grande stampa. Però onestà intellettuale vorrebbe che si prendesse atto queste cifre perché vuol dire che l’azione di Giorgia Meloni soddisfa la maggioranza degli italiani. Le decisioni sulle banche, sui migranti, sul ruolo dell’Italia sono state percepite positivamente. Fra l’altro il centrodestra come coalizione mantiene un vantaggio enorme sul centrosinistra. Il Partito Democratico non costituisce un’alternativa di governo, Elly Schlein non ha determinato il cambio di passo e anzi adesso appare in difficoltà rispetto alle manovre centriste e neo correntizie orchestrate dal solito Dario Franceschini.
Il quadro alla Regione Lazio non è proprio lo stesso del governo. La giunta Rocca sta muovendo i primi passi ma ancora non viene percepito il cambio di marcia. Anche se a quasi otto mesi dalla schiacciante vittoria di Francesco Rocca – che ieri ha partecipato all’inaugurazione della Ryder Cup al fianco del presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti – appare evidente come l’opposizione non riesca a riorganizzarsi. Divisa tra il Pd di Daniele Leodori, Azione di Alessio D’Amato e l’isolazionismo dei Cinque Stelle. La coalizione costruita da Nicola Zingaretti non esiste più: evaporata. Questo dimostra come l’unico collante era rappresentato dalla gestione del governo regionale. Lo stiamo vedendo a cascata nei territori, anche in provincia di Frosinone. Dove il Partito Democratico sta cedendo posizioni su posizioni negli enti intermedi. Non esprime più i presidenti della Provincia, della Saf e dell’Ater. Mentre Fratelli d’Italia avanza: Fabio De Angelis è al timone della Società Ambiente Frosinone, Antonello Iannarilli alla guida dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. All’Amministrazione Provinciale c’è Luca Di Stefano, sindaco di Sora dalla connotazione politica civica. In ogni caso l’intesa con Pensare Democratico di Francesco De Angelis (decisiva nella fase della vittoria) oggi è stata superata da un modello maggiormente inclusivo e sicuramente bipartisan.
Il Partito Democratico annaspa anche in Ciociaria, nonostante la recente nomina di Francesco De Angelis presidente regionale del partito. Non c’è stato il recupero di Antonio Pompeo e la nomina della segreteria provinciale ha fatto riemergere le lacerazioni determinate dal correntismo esasperato e sterile. Fratelli d’Italia si muove a tutto campo, con l’onorevole e leader provinciale Massimo Ruspandini regista attento e inclusivo. Nell’azione parlamentare (pensiamo alla Zes) coinvolge i colleghi Paolo Pulciani e Aldo Mattia, nel territorio ha lanciato nella mischia Fabio Tagliaferri, politicamente vicinissimo ad Arianna Meloni. Da Cassino ad Alatri, cambiando strategia ma tenendo la rotta sempre ferma sulla coalizione. L’assessore ai servizi sociali del Comune di Frosinone sta cercando di archiviare definitivamente una stagione caratterizzata ancora da logiche a perdere di chi preferiva le intese trasversali.
In provincia di Frosinone manca ancora un centrodestra compatto e consapevole di poter fare cappotto. Manca perché gli alleati faticano a riconoscere l’ovvio: la leadership di Fratelli d’Italia e del suo leader Massimo Ruspandini.