Per Forza Italia a Roma e dintorni, è tempo di campagna acquisti. Da anni relegati ai margini della politica cittadina, oggi gli azzurri, rimasti orfani del presidente Silvio Berlusconi, tentano il rilancio del partito. Una corsa a espandersi sia nella Capitale che nel Lazio che ha principalmente la funzione di trampolino di lancio per il neo segretario pro tempore Antonio Tajani. Il ministro del governo Meloni può realmente raccogliere voti se mostrerà i muscoli al congresso nazionale del prossimo febbraio, quando verrà eletto il definitivo successore di Berlusconi alla guida del partito.
E adesso FI pesca anche dai municipi romani. Dopo il passaggio in Regione Lazio dei due consiglieri ex grillini Roberta Della Casa e Marco Colarossi e una serie di acquisti nei comuni della provincia, entrano nella squadra degli azzurri altri tre esponenti sui territori che vanno a rafforzare la presenza del partito su Roma. Si registrano complessivamente oltre 20 cambi di casacca avvenuti nei consigli dei comuni in provincia di Roma: Pomezia, Albano, Fiumicino, Marino, San Cesareo, Anguillara, Rocca di Papa, Santa Marinella, Monterotondo, Valmontone, Campagnano, Castel Gandolfo, Tolfa.
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Dal municipio VIII la consigliera ex calendiana Caterina Benetti, Matteo Bruno, ex M5s, sempre dall’area di Garbatella e San Paolo, e ancora dalle file degli ormai ex fedeli di Beppe Grillo anche Alessandro Galletti, eletto in municipio XII. “Inizia oggi una nuova sfida che mi vedrà, con ancora più entusiasmo ed impegno, a disposizione del territorio. L’attenzione ai più fragili, la vicinanza tra gli eletti e i cittadini e la creazione di condizioni per uno sviluppo economico e sociale della mia comunità continueranno ad essere le mie priorità nel proseguimento di questa esperienza politica” commenta la consigliera Benetti. “Ritengo che Forza Italia sia l’unico partito credibile per coprire un centro moderato e liberale” commenta anche il consigliere Bruno, ringraziando il segretario Antonio Tajani e i coordinatori romani e provinciale, Maurizio Gasparri e Alessandro Battilocchio, “per averci accolto da subito in questa grande famiglia”. L’operazione ha quindi finalità a livello nazionale, con una strategia chiave, ben nota, che si sta ripetendo in più territori, Lazio compreso: strappare ai Cinque Stelle i tanti grillini delusi dal partito di Giuseppe Conte, offrendo loro un’alternativa per non cadere nell’oblio.