La conferenza dei sindaci dell’Ato 4, che in teoria rappresenterebbero il 51% delle quote di Acqualatina, dovrà semplicemente prendere atto della cessione delle quote private da Veolia ad Italgas. La conferenza dei sindaci indetta in prima convocazione alle ore 08:40 ed in seconda convocazione alle ore 09:45, giovedì 7 settembre, presso la sala Consiglio della Provincia di Latina, sarà una ratifica di qualcosa di già concluso.
UNA CONFERENZA O UNA SEMPLICE RATIFICA?
Il punto richiamato nell’odg è molto semplice: “Cessione del ramo d’azienda idrico Siram S.p.A. (ramo idrico italiano del gruppo Veolia) richiesta di gradimento ex art. 31 della Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato. Presa d’atto”. In sostanza, i sindaci, prenderanno atto del passaggio di quote dal privato (Veolia) a Italgas che diventerà così, o meglio è già diventato a tutti gli effetti, il nuovo socio privato di Acqualatina Spa.
“Italgas e Veolia –si afferma nel comunicato– hanno firmato il contratto di compravendita delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia in alcune società attive nel servizio idrico nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia, a seguito delle trattative annunciate nei mesi scorsi. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’avveramento di talune condizioni, tra le quali il coinvolgimento o il gradimento degli Enti che hanno assegnato la concessione del servizio idrico”. L’operazione si inquadra nella più ampia strategia tracciata da Italgas che prevede il potenziamento della presenza del Gruppo nel settore idrico.
VEOLIA RESTA NEL MERCATO IDRICO
Non proprio un ritiro totale quello della multinazionale francese. “Veolia rimarrà attiva nel mercato idrico attraverso servizi tecnologici e soluzioni avanzate –ha commentato Emanuela Trentin, CEO Siram (Gruppo Veolia)– contribuendo altresì alla sicurezza energetica e alla decarbonizzazione per soddisfare la significativa domanda del Paese di efficientamento energetico e di accelerazione di produzione di energia locale e decarbonizzata”. L’operazione ha previsto l’acquisizione da parte di Italgas del 100% del capitale sociale di Acqua S.r.l. che a sua volta detiene direttamente il 98,7% del capitale sociale di Idrosicilia S.p.A. e, indirettamente, il 75% del capitale sociale di Siciliacque S.p.A.; del 100% di Idrolatina S.r.l. che a sua volta detiene il 49% circa di Acqualatina S.p.A.; del 47,9% di Acqua Campania S.p.A.
AZIONE ALL’ATTACCO
Il gruppo politico di Provincia di Latina in Azione è andato all’attacco sul servizio idrico integrato del territorio, gestito da Acqualatina, che quest’estate è andata incontro ad una serie di pesanti critiche legate a lavori e distacchi. “La vicenda relativa alla cessione delle quote del socio privato di Acqualatina ripropone il tema dell’acqua pubblica -si afferma nel gruppo provinciale di Azione- concetto giusto, ad oggi metafisico, prestato alla politica che sventola bandierine poi subito riposte quando si tratta di affrontare temi reali. L’interesse di Italgas per Acqualatina riaccende gli animi, l’iter in tal senso è ancora in corso e invece, i tanti disservizi di questi giorni e le percentuali di spreco dell’acqua (pubblica) prima che giunga ai nostri rubinetti sono di attualità e dopo 21 anni di gestione da parte di Acqualatina non può che interrogarci. La nostra provincia conferma il primato di avere le tariffe tra le più alte d’Italia anche se, in linea teorica, il sistema a tariffa dovrebbe prevedere pagamenti commisurati alla controprestazione ricevuta”.
LATINA PUNTA A CAMBIARE IL SISTEMA DI VOTO
Il Comune di Latina intanto, nella veste di socio di maggioranza, ha inoltrato una richiesta di modifica dello statuto dell’Ato4. Si punta a far elelette il presidente dell’Ato4 all’assemblea eliminando la presidenza di diritto del presidente della Provincia. Inoltre il Comune capoluogo intende eliminare il principio della maggioranza ponderata. Latina vuole far passare il principio che basti la maggioranza dei cittadini rappresentati in aula al momento del voto. Un modo per poter contare ancora di più. Si tratta solo di un primo atto di forza che il capoluogo, legittimamente, intende porre all’attenzione della conferenza dei sindaci. Con il nuovo sistema che l’amministrazione Celentano vorrebbe introdurre, sarebbero autosufficienti le città principali della provincia nel decidere sulle scelte strategiche. I voti di Latina, Aprilia e Terracina sarebbero determinanti sempre e comunque. Dietro questo tentativo si cela il tentativo di rompere un’egemonia ventennale di Forza Italia sulla gestione idrica. FdI vuole far contare i propri consensi che sono nettamente maggioritari nei centri più importanti della provincia. La partita per il vertice di Acqualatina è appena iniziata.