Approvato dalla Regione Lazio l’elenco delle attività, botteghe, mercati e fiere storiche che hanno ottenuto il riconoscimento di “Mercato e fiera di valenza storica del Lazio” e di “Bottega e attività storica del Lazio”. Un’importante opportunità, che permette l’inserimento nell’Elenco Regionale delle Botteghe Storiche, istituito in base alla Legge Regionale 10 febbraio 2022 n. 1, e la possibilità di utilizzare il logo identificativo per l’attestazione della storicità.
RICONOSCIMENTI PER SEI COMUNI PONTINI
Il mercato del martedì e il mercato coperto di Latina hanno ottenuto dalla Regione Lazio il riconoscimento di “mercato e fiera di valenza storica del Lazio”. Il Comune di Gaeta ha festeggiato il riconoscimento delle fiere di Sant’Anna e di Sant’Erasmo e Marciano (storicità dal 1960 circa), della Madonna di Porto Salvo (storicità dal 1926 circa) e del Mercato settimanale (storicità dal 1937); sono state inoltre riconosciute undici attività commerciali e artigianali, tra negozi, bar, ristoranti e artigiani che erano stati censiti. Il Comune di Formia può vantare riconoscimenti analoghi per la Fiera di San Giovanni – storicità dal 1903, la Fiera di Sant’Erasmo – storicità dal 1937, il Mercato settimanale del giovedì – storicità dal 1950 ed il Mercato del pesce – storicità dal 1950. Anche Cori, Fondi e Lenola per la provincia di Latina hanno ottenuto riconoscimenti per i loro mercati. Per far parte dell’elenco sono stati considerati alcuni criteri. Tra questi la presenza riconosciuta di una tradizione, intesa come continuità di esercizio, un’attività storica, o il valore dei prodotti offerti. L’elenco regionale è sottoposto a vincoli di continuità degli elementi tradizionali e tipici dell’attività. Con successivo provvedimento la Regione Lazio definirà il logo riportante il titolo ottenuto: “Mercato e fiera di valenza storica del Lazio” che sarà rilasciato alla attività.
Le fiere ed i mercati di cui è stata certificata la loro storicità fondano la loro nascita al culto ed ai riti religiosi in favore di Santi e delle Madonne. Hanno radici antichissime, secolari, in alcuni casi millenarie.
PREMIATE LE TIPICITA’ LOCALI
I mercati trovano origine persino nei Fori della Roma Imperiale e nel piccolo commercio dei mercati in cui si vendevano anticamente le terraglie, i cesti, i vimini, gli animali ed altri prodotti, alimentari e non, che soddisfacevano le necessità di piccole comunità che, nei borghi di paese, attendevano gli ambulanti per le loro necessità di approvvigionamento e/o per vivere momenti di festa e di socialità. I mercati e le fiere sono sempre stati luoghi di vita e di incontro tra le persone, in cui si sviluppano le relazioni umane, gli scambi culturali, in cui si respirano i profumi delle merci esposte e si vive la magia dei colori e della vivacità delle bancarelle. Così, nei secoli e fino ad oggi, hanno reso vive le strade e le piazze dei nostri borghi e delle nostre città. Il riconoscimento e l’inserimento nell’elenco darà luogo alla erogazione dei contributi che la Regione Lazio metterà a disposizione dei Comuni e delle attività per sviluppare azioni di promozione e valorizzazione ed altro che saranno definiti nei “Programmi di Intervento per la salvaguardia e valorizzazione delle botteghe ed attività storiche”.