La quinta sezione del Tar di Roma ha pubblicato questo pomeriggio l’ordinanza emessa in Camera di consiglio lo scorso 2 agosto, quanto – come disposto dal presidente Leonardo Spagnoletti – il collegio giudicante ha esaminato l’istanza di sospensione cautelare presentata dall’Egato dei rifiuti di Frosinone (Egaf) contro la delibera della Regione Lazio con cui la giunta Rocca – ritenendo gli atti istitutivi dell’Egato in contrasto con la normativa regionale – aveva proceduto ad annullare il tutto in autotutela.
Il Tar ha accolto la richiesta di sospensione avanzata dall’Egaf tramite l’avvocato Francesco Scalia e ha fissato la trattazione della causa nel merito al prossimo 6 dicembre, a un anno esatto dalla nascita dell’Egato rifiuti Frosinone, presieduto da Mauro Buschini, i cui organi di gestione erano stati eletti dalla prima assemblea dei sindaci proprio il 7 dicembre 2022.
Come si ricorderà, (leggi qui Egato rifiuti, il Tar sospende l’annullamento. Il 2 agosto udienza in Camera di consiglio) la delibera di annullamento in autotutela, di tutti gli atti che avevano consentito la nascita dell’Egaf, era stata già sospesa – in attesa appunto dell’esame in camera di consiglio fissato al 2 agosto – con un provvedimento monocratico cautelare urgente, firmato dal presidente della stessa V sezione del Tar di Roma, su istanza della difesa dell’ente di gestione dei rifiuti.
Il presidente Spagnoletti aveva infatti rilevato come il ricorso presentato dall’Egato “fosse connesso ad altro procedimento (ovvero il ricorso che il Comune di Fiuggi ha presentato contro gli atti – poi annullati dalla Giunta Rocca – che avevano dato vita all’Ente di governo dell’Ato rifiuti, ritenendoli illegittimi)” e come anche su tale materia fosse necessario “un approfondimento puntuale”, ritenendo che la stessa trattazione dovesse avvenire “re adhuc integra”. Tradotto: senza che nel frattempo gli atti di cui è causa venissero meno. Decisione condivisa, a quanto pare, anche dal collegio giudicante.