Nel 2024 alcuni sindaci che hanno caratterizzato l’azione del Partito Democratico in questi anni decideranno il quadro politico alle comunali. A Cassino Enzo Salera sarà il candidato sindaco di tutto il partito, dopo che Francesco De Angelis e Sara Battisti hanno iniziato a lavorare affinché Barbara Di Rollo sia comunque protagonista. Sarah Grieco permettendo.
A Veroli c’è una situazione difficile da decifrare: Simone Cretaro non potrà essere ricandidato. Cosa succederà? Chi concorrerà per la fascia tricolore? Una possibilità è quella di Francesca Cerquozzi, attivissima da tempo sul territorio. Il Pd cosa farebbe? Appoggerebbe o no la signora Buschini? Sfumata la possibilità di concorrere alle regionali, Germano Caperna (dirigente regionale di Italia Viva di Matteo Renzi) proverà a candidarsi? Nel centrodestra la storia è sempre la stessa: Fratelli d’Italia e Forza Italia potrebbero perfino provare ad andare uniti, ma la Lega come si comporterebbe? Finora si è sempre posizionata per conto proprio. Anche a Cassino.
A Isola Liri c’è un sindaco “storico”, fortissimo, autorevole, che in ogni occasione ha dimostrato di avere molti voti. Massimiliano Quadrini: una colonna del Pd, sempre schierato con Francesco De Angelis. Fino a quando ha capito che non sarebbe stato lui il candidato alla presidenza della Provincia. E’ andato via sbattendo la porta e aderendo ad Azione. Il partito di Carlo Calenda però ha deluso le aspettative di molti, specialmente a livello locale: il segretario provinciale Antonello Antonellis è troppo schiacciato sul centrosinistra, a Frosinone ha gettato alle ortiche la possibilità di portare il partito al governo costruendo un “laboratorio”. A livello nazionale si è registrata la frattura tra Azione e Italia Viva, con l’archiviazione dell’esperienza del Terzo Polo. A Isola Liri Quadrini dovrà sicuramente fronteggiare Antonella Di Pucchio, consigliere provinciale del Pd, sua avversaria irriducibile, fedelissima di Antonio Pompeo. Attesa per le scelte di Francesco De Angelis e Luca Fantini. Siamo sicuri che un “recupero” di Massimiliano Quadrini sia escluso se lo stesso De Angelis dovesse concorrere alle europee. Si vota anche a Paliano: il sindaco Domenico Alfieri nel Pd ha ricoperto tutti i ruoli apicali. Adesso fa parte di un “correntone” nel quale ci sono anche Antonio Pompeo, Nazzareno Pilozzi e Danilo Grossi. Alfieri è imprevedibile ed è uno che non le manda a dire. Un’incognita. Dappertutto il centrodestra ha il problema dell’unità: la Lega è sempre da un’altra parte rispetto a Fratelli d’Italia e Forza Italia. Come è successo nel voto per il consiglio di amministrazione della Saf. Inoltre in alcuni Comuni importanti, Frosinone ed Alatri per esempio, ci sono delle situazioni e delle tematiche che andrebbero affrontati come coalizione. Nessuno lo fa.
A distanza di una settimana dalla riunione della direzione provinciale il Partito Democratico non ha ancora ufficializzato la composizione della nuova segreteria. Segno che nonostante gli annunci e le buone intenzione, non è affatto semplice far incastrare tutti i tasselli indicati dalle diverse correnti. Un problema di nomi ma pure di quote di rappresentanza. Il nuovo corso promesso da Daniele Leodori dopo la vittoria alle primarie non si vede.
Sarà la settimana giusta per le nomine della Regione Lazio in enti intermedi fondamentali per il governo del territorio? Per esempio le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica? A Frosinone chi sarà indicato? Antonello Iannarilli (che appare in vantaggio) oppure Gabriele Picano? Ci sono pure gli Enti Parco.
SANITÀ: EVITARE LE CATASTROFI DEL PASSATO
Un capitolo a parte merita la sanità: a cinque mesi dalla vittoria elettorale Francesco Rocca ha la necessità obiettiva di dare le sue indicazioni per la guida delle Aziende Sanitarie Locali. Anche ricorrendo all’istituto del commissariamento, se necessario. Non si può aspettare ancora. Specialmente perché sappiamo tutti che ad agosto in Italia si ferma quasi tutto.
I “rumors” che arrivano dalla Capitale non sono incoraggianti. Le ultime notizie parlano di un “commissariamento” che ha tutte le caratteristiche (e nemmeno tutte… secondo i bene informati) dei “carrieristi” piazzati qui a Frosinone dal centrosinistra. Che ci hanno messo un anno per capire come stavano le cose e poi si sono andati a cercare il miglior piazzamento a Roma. Il centrodestra dopo aver criticato aspramente, da sempre, questo assurdo “modus operandi” del centrosinistra che ha sistematicamente ignorato i professionisti locali, non può permettersi di seguire la stessa rotta.