“Rocca riunisca subito le organizzazioni di categoria per affrontare lo stato di emergenza che la Sanità del Lazio continua a soffrire”. Ad invitare il governatore della Regione Lazio a promuovere un vertice sullo stato del comparto sanitario è stato ieri il segretario generale della Cisl Fp Frosinone Antonio Cuozzo che ha rappresentanto allo stesso presidente Rocca come su assunzioni, salari, stabilizzazioni, reinternalizzazioni, qualità dei servizi non arrivi ancora alcuna risposta dalla Regione Lazio, mentre – ha aggiunto – il sistema sanitario regionale crolla a picco”.
“Se il presidente Francesco Rocca non ci convoca subito – avverte inoltre la Cisl FP regionale – siamo pronti ad aprire una vertenza sull’intera sanità regionale, pubblica e accreditata. A cinque mesi dalle elezioni ci saremmo aspettati segnali concreti di discontinuità. A partire dall’attivazione dei tavoli di confronto tra Regione e rappresentanti dei lavoratori, indispensabili per impostare interventi organici in grado di rimettere in sesto la macchina sanitaria”.
Da parte sua il segretario generale Cisl Fp Frosinone Cuozzo ha aggiunto: “La situazione del comparto sanitario non è più gestibile. Viviamo in uno stato di perenne emergenza con assunzioni bloccate, personale allo stremo delle forze per turni massacranti, stabilizzazioni ferme e nessuna prospettiva di crescita per i dipendenti. Più volte abbiamo sentito proclami e annunci cui, però, non sono seguiti i fatti concreti.
Se il contesto sanitario regionale è complesso, quello della provincia di Frosinone è disastroso. Un territorio, quello ciociaro, che da anni subisce tagli di servizi e strutture, cui si aggiunge anche un cronico problema di mancanza di personale. Una riduzione costante e continua che porta a un impoverimento dell’offerta sanitaria e a un precariato tra lavoratori e lavoratrici. È indispensabile invertire questa rotta, mi auguro che il Presidente Rocca accolga la richiesta delle segreterie regionali e convochi subito un tavolo con le organizzazioni sindacali al fine di discutere di un nuovo modello di sanità. Spero che si arrivi ad avere una sanità territoriale e non più romano-centrica».