Il gruppo ECR al Parlamento europeo organizza da oggi fino al 6 luglio a Varsavia, presso l’hotel Sofitel Victoria, le giornate di studio. Durante le tre giornate tutte le delegazioni dei rispettivi partiti nazionali che fanno parte del gruppo ECR, così come accademici, rappresentanti politici, delle istituzioni e del mondo imprenditoriale, si confronteranno sui temi più importanti di attualità internazionale e che sono al centro dell’agenda politica europea dei prossimi mesi. Durante la prima giornata è previsto un incontro con il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. A introdurre i lavori di mercoledì 5 luglio, alla presenza del Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e del Primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki, saranno i due presidenti del gruppo ECR al Parlamento europeo, il
Prof Ryszard Legutko e Nicola Procaccini. Nel pomeriggio le sessioni di lavoro previste sono: ‘Europa libera e unita in tempi di cambiamenti geopolitici globali’ e ‘Fit for 55 e la transizione energetica: chi pagherà’. Al tema della ‘Famiglia al centro delle politiche governative’ e’ dedicata la sessione di giovedì 6 luglio. Le giornate di studio del gruppo ECR non sono aperte al pubblico.
“I conservatori europei sono impegnati nel definire proposte e azioni concrete per affrontare al meglio le grandi questioni che le nazioni e popoli della Ue sono chiamati ad affrontare- afferma il copresidente del gruppo ECR Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia – L’appuntamento di Varsavia riveste una particolare importanza, un confronto sui grandi temi anche In prospettiva delle prossime elezioni europee”.
OBIETTIVO 2024
In Europa soffia forte il vento conservatore in Europa, ottimo viatico per invertire il segno a Bruxelles ed esportare il modello italiano del governo Meloni. Procaccini va con il pensiero al suo ingresso a Strasburgo nel 2019, “quando c’era lo stigma del pregiudizio”. Nel corso degli anni molto è cambiato. Abbiamo fatto breccia e ci siamo tolti molte soddisfazioni. Ora abbiamo tra le mani qualcosa di formidabile. Il 9 giugno 2024 forse può accadere su scala europea quello che è accaduto a settembre. La possibilità di tornare all’origine dell’Europa. Di realizzare quel sogno di cui la destra si è innamorata prima degli altri. Siamo stati i primi a parlare di Unione europea quando altri parlavano di Unione sovietica. Oggi possiamo realizzare l’Europa di popoli fratelli che stanno insieme sulle grandi idee non sulle piccole idiozie”.