Non era una tappa cruciale di questo Giro d’Italia, quella che ha portato i corridori da Vasto a Melfi, però tante indicazioni significative sono arrrivate, magari un po’ inattese.
Ha stupito anzitutto la voglia della maglia rosa Remco Evenepoel di andare a prendersi un traguardo volante con i relativi tre secondi d’abbuono.
Un granello di polvere, un’inezia, nel contesto di una corsa da tre settimane, ma anche un messaggio, forte e chiaro, delle proprie bellicose intenzioni.
Evenepoel come il connazionale più famoso di sempre, Eddy Merckx, il giovane “cannibale” che non lascia agli avversari diretti nemmeno le briciole. Quando ha visto Roglic scattare per prendersi l’abbuono, Remco è partito in quarta, come un bimbo dispettoso o, se preferite, come il grande Merckx.
Schermaglie, che poco o nulla conteranno quando arriveranno le grandi salite e i distacchi si conteranno a minuti. È solo la voglia di dire: “La maglia è mia e guai a chi me la tocca”.
Il racconto della tappa deve però prendere le mosse dalla coppia di attaccanti e coequipier che ha animato la giornata, il russo Konychev e il serbo Stojnic, della Corratec-Selle Italia.
Solo a pochi chilometri dall’arrivo il sogno dei due ragazzi dell’Est si è infranto, con il plotone che è riuscito a risucchiarli grazie al forcing di chi voleva staccare le ruote veloci.
E il GPM di quarta categoria e servito alla bisogna: irrimediabilmente staccati i nostri giganti Ganna e Milan, staccato di 15 secondi ma poi rientrato il velocista principe Pedersen, che però in volata ha pagato lo sforzo arrendendosi a Matthews, confermatosi formidabile nelle volate con strada in leggera ascesa.
LA TAPPA DI OGGI CON UNA SALITA VERA
Dopo le schermaglie di ieri, oggi si prevedono stilettate di un certo livello, perché nella quarta tappa, che porterà i corridori da Venosa a Lago Laceno, proprio in prossimità del traguardo il gruppo scalerà Colle Molella, un’ascesa che toccherà persino il 9% nei punti più duri.
La classifica generale, che ha ancora nelle prime posizioni tanti passisti abili nelle prove contro il tempo, sarà certamente scremata, a beneficio degli scalatori.
Tra essi il nostro Damiano Caruso, che punterà a guadagnare almeno 4/5 posti dall’attuale quindicesimo.
Sarà un primo test importante per tutti coloro che ambiscono ad entrare nei primi dieci.
Fughe di giornata che arrivino al traguardo non sono da escludere, ma chi volesse provare dovrà farlo da lontano.