La Claai Assimprese Lazio Sud lancia un nuovo appello alla classe politica latinense e chiede un maggiore impegno a favore delle attività imprenditoriali. Il metodo utilizzato è quello della lettera aperta ai candidati sindaco. “Dinanzi ai prossimi impegni Amministrativi, che Vi vedranno protagonisti, – scrivono in una lettera aperta dall’associazione diretta da Ivan Simeone – desideriamo evidenziare il problema del mondo delle imprese artigiane che, mai come oggi, vivono un momento di difficoltà.
I dati e le statistiche si conoscono. Se si va a leggere “Movimprese 2022” della nostra CCIAA o i dati pubblicati dal Centro Studi della CGIA di Mestre, ci si accorge subito del continuo trend negativo di questi ultimi anni, ad eccezione di qualche settore quale il benessere o il comparto edile. Le nostre imprese artigiane sono prevalentemente imprese familiari e si portano dietro un bagaglio considerevole di tradizione ed esperienza, sinonimi di eccellenza e di occupazione”.
ARTIGIANATO FRA LE PRIORITA’
In vista delle prossime scelte amministrative del nostro territorio, Claai si rivolge a chi si candida a guidare la città. “Chiediamo di accendere i riflettori su questo importante settore produttivo -si afferma nella lettera- Le nostre attività e imprese necessitano di una programmazione di sviluppo e di sostegno concreto e fattivo ad ampio respiro concertando azioni in filiera con la Regione Lazio e le Istituzioni nazionali. Una nuova visione del piano del commercio che veda un coinvolgimento anche delle aree periferiche della nostra Città, uno sviluppo della marina come volano produttivo e turistico anche ipotizzando un nuovo strumento di gestione amministrativa quale un Ente dedicato, una politica di sostegno con un abbattimento per le imprese artigiane di quei tributi di pertinenza comunale per agevolare una ripresa delle attività, un settore edile da sostenere nel rispetto di una azione di edilizia compatibile, una reale sburocratizzazione, una politica di attrazione delle imprese nel nostro territorio con una azione di possibile detassazione e agevolazioni per i nuovi insediamenti e di incentivare le attività di prossimità. Avviare una politica di sostegno al piccolo credito anche valutando la costituzione di un fondo rotativo (microcredito) comunale che possa essere di garanzia per le piccole attività artigiane nell’accesso al credito, attività che già è stata messa in atto in altri Comuni. Riteniamo essenziale la costituzione di un “tavolo permanente” di confronto propositivo e concertativo dell’artigianato locale, comparto garantito direttamente dalla nostra Costituzione all’articolo 45, con tutti i Corpi sociali della rappresentanza dell’artigianato locale e del lavoro”.