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Coppe Europee, cinque italiane in semifinale: non era mai accaduto

Roberto Mercaldo
Roma e Juventus avanti in Europa League, la Fiorentina in Conference passa col brivido
Aprile 21, 2023
Roma supera il Feyenoord e vola in semifinale di Europa League (Foto: Getty Images)

Derelitto, superato, stanco, affannato. Gli aggettivi per il calcio italiano, da qualche tempo, faticavano ad uscire dal ventaglio di una contagiosa negatività.
Una gloriosa tre giorni di Coppe costringerà però i “detrattori per diletto” a un vistoso passo indietro.
Certamente abbiamo vissuto momenti migliori, quando con la nostra Nazionale ci siamo seduti sul tetto del mondo, però cinque squadre nelle semifinali delle Coppe Europee non le avevamo mai avute.
Il nuovo record ritocca quello della stagione 98-99, quando furono 4 le formazioni italiane a raggiungere le “semi” delle tre Coppe dell’epoca, allora denominate Coppa Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa Uefa.
Una gloria mai vista, dunque, alla quale hanno contribuito, dopo le due milanesi nella manifestazione più importante, Juventus, Roma e Fiorentina.

LA GRANDE PAURA DEI VIOLA

La sola formazione che sembrava già in porto dopo il primo round ha rischiato in verità di subire un clamoroso ribaltone dal Lech Poznan.
La Fiorentina di Italiano ha infatti pagato a caro prezzo un approccio molle, che ha ripetuto quello del turno precedente con il Braga. Stavolta però il rischio di uscire dalla Conference League ha avuto contorni ancor più delineati, perché i polacchi sono riusciti addirittura a cancellare totalmente il pesante meno tre casalingo.
Tra lo stupore generale, e in un clima quasi surreale, i carneadi di Van de Brome si erano infatti portati sul 3/0, che alla luce del nuovo regolamento non era meno lucrativo del 4/1 viola in terra polacca.
Solo il gol di Sottil, peraltro in tutto somigliante nella dinamica e nell’esecuzione a quello col quale gli ospiti avevano sbloccato il match, ha dissolto l’incubo che stava avvolgendo il Franchi. E prima di raggiungere gli spogliatoi Castrovilli ha replicato, modificando le dimensioni dello scivolone casalingo. È un 2/3 che consegna ai toscani le chiavi della semifinale col Basilea, squadra solida e dalle discrete individualità. Dall’altra parte del tabellone di Conference sarà West Ham-Az, con gli olandesi bravi a ribaltare dal dischetto lo 0/2 dell’andata e gli inglesi a valanga sul malcapitato Gent.

JUVENTUS E ROMA, UNA POLTRONA PER DUE

Avanti in due in Europa League, e questo è davvero un risultato senza precedenti, in una competizione che, almeno con la nuova denominazione, non ha mai sorriso alle squadre italiane.
Una difendeva un vantaggio risicato, l’altra doveva risalire dal meno uno un po’ ingiusto dell’andata.
Entrambe hanno centrato l’obiettivo con grinta e tenacia, superando brillantemente i momenti di difficoltà che avversari di buon livello non hanno mancato di creare.
La Juventus in Portogallo era partita come meglio non avrebbe potuto, trovando nelle battute iniziali il gol del vantaggio con Rabiot. A vanificare il fortunato avvio ci ha pensato una disavventura di Alex Sandro, superato come un birillo da Edwards, Danilo, autore di un comico auto-palo e dello stesso Rabiot, malaccorto su Ugarte che stava uscendo dall’area di rigore.
Un patatrac collettivo che ha riavvolto il nastro e ha rimesso la contesa sui binari dell’incertezza.
Senza incantare, con Federico Chiesa per una volta abulico e nervoso e Di Maria che si è acceso a intermittenza, la Juve ha pensato più a difendersi che a cercare il gol della sicurezza.

E così è stata sofferenza vera fino al 95’, con i portoghesi che in almeno due occasioni hanno graziato i bianconeri fallendo clamorosamente la mira da buona posizione.
Più bella ed eclatante l’impresa della Roma, che però fino all’89’ minuto si è trovata nella condizione di essere virtualmente eliminata.
È infatti accaduto che a 10 dal termine, mentre aleggiava lo spettro dei supplementari perché il gol di Spinazzola non aveva avuto compagni, il Feyenoord abbia trovato un improvviso ed imprevisto pari.
L’assalto finale dei giallorossi, a caccia del gol che valesse i supplementari, ha avuto un felice epilogo grazie al “solito” Dybala, rischiato nel finale da Mourinho a dispetto di una condizione decisamente precaria. La classe del numero 21 è stata una volta di più superiore ai suoi acciacchi e anche nei supplementari l’apporto dell’argentino campione del mondo è stato essenziale per spazzar via gli olandesi, con i gol di El Sharawi e Pellegrini.

Così, saranno 5 le compagini italiane all’assalto delle tre finali. In Champions saremo sicuramente presenti con una delle due milanesi, in Europa League Juventus e Roma sfideranno rispettivamente il Siviglia e il Bayer Leverkusen, mentre la Fiorentina sfiderà il Basilea per provare a difendere il titolo vinto lo scorso anno dalla Roma.
Cinque stelle nel cielo azzurro.

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