Quanti indizi fanno una prova? Due, tre? Il tennis è forse più esigente del diritto penale e allora evitiamo di celebrare precocemente una nuova stella.
Quel che Matteo Arnaldi sta facendo a Barcellona è però di indubbio interesse, perché della nutrita pattuglia di giovani che sgomitano per inseguire Sinner e Musetti, il sanremese pare per tanti versi il più pronto.
Dopo aver superato di slancio le “quali”, il 22enne ligure si è trovato di fronte nei 32esimi lo spagnolo Munar, specialista della terra battuta e numero 86 del ranking Atp.
Fin dalle prime battute si è capito che il giovane azzurro, vincitore di tre Challenger e due tornei ITF, aveva tutte le intenzioni di firmare il primo successo nel circuito maggiore. Dominato il primo set, ha poi concluso vittoriosamente anche il secondo, caratterizzato da un gran numero di break nella fase iniziale. Arnaldi ha esibito colpi da fondo eccellenti e una solidità mentale che gli ha permesso di superare senza danni eccessivi i momenti in cui Munar ha espresso il suo miglior tennis. Oggi se la vedrà con Daniel Evans, non uno specialista del mattone tritato, ma numero 26 del mondo: un esame di maturità per il quale il giovane Matteo sembra pronto.
L’ITALIA CALA IL POKER NEI SEDICESIMI
Nei sedicesimi del torneo spagnolo saranno impegnati altri tre italiani. Esordisce anzitutto il numero uno nostrano e 8 del mondo, Jannik Sinner, che contro Schwartzman, di nuovo sulla sua strada, vorrà dimostrare di aver metabolizzato la delusione per la rimonta subita a Monte-Carlo in semifinale dallo spavaldo Rune.
Ieri Jannik ha testato i campi catalani in doppio, impegnando, in coppia con De Minaur, il premiato duo Vasselin/Gonzalez, alla fine vittorioso in due set tirati.
In campo anche Lorenzo Musetti, che è reduce dall’impresa contro Djokovic, ma non per questo sottovaluta l’insidia Kubler, australiano in grande ascesa e numero 60 del ranking live.
A completare la pattuglia azzurra Francesco Passaro, che ha superato di slancio nel turno inaugurale lo stagionato Fernando Verdasco. Ora però l’asticella si alza, e di molto, perché l’avversario dei sedicesimi è l’argentino Francisco Cerundolo.
Sta invece giocando nel 250 di Monaco di Baviera Lorenzo Sonego, che a Miami fu sconfitto in rimonta proprio da Cerundolo. In Germania il torinese (e torinista) ha già superato uno scoglio arduo, battendo il francese Halis, che forse sul 5/2 nel tiebreak del secondo set si era illuso di chiudere la contesa in suo favore. Oggi Matteo potrà ricaricare le pile, in attesa degli ottavi contro il cileno Garin.