Almeno a Latina sembra ormai improcrastinabile ripensare l’intera macchina organizzativa del Comune. Gestita male dalle ultime amministrazioni, è mancata totalmente la pianificazione degli obiettivi, un sano rapporto basato sulla fiducia e il rispetto dei ruoli, la dotazione di mezzi tecnologici adeguati e soprattutto l’utilizzo del Partenariato Pubblico Privato come opportunità strategica per superare limiti di personale soprattutto per cogliere tutte le opportunità del Pnrr. Adesso occorrerà la riorganizzazione, la valorizzazione del capitale umano, investendo su formazione e innovazione, attuando politiche di premialità per obiettivi, così da ottenere qualità, efficienza e positività nella “produzione” e nei modelli comportamentali.
Il Comune di Latina dovrà divenire efficiente e snello, al servizio dei cittadini, riferimento importante per il benessere dei cittadini stessi, per la crescita economica e la coesione sociale. I percorsi di azione all’interno dell’amministrazione saranno: cablaggio del “sistema efficientamento ed uniformità informatica (hardware e software) degli uffici”; dematerializzazione dei documenti amministrativi e reale condivisione dei flussi; implementazione dei sistemi di controllo di gestione per il monitoraggio continuo della qualità dei servizi erogati; innovazione e digitalizzazione del sistema archivistico; avvio delle procedure di progressione verticale per i dipendenti, penalizzati da anni di blocco contrattuale; collegamento della premialità dei dirigenti e delle posizioni organizzative al reale grado di soddisfazione dei cittadini; maggiore condivisione e partecipazione del personale all’organizzazione del lavoro anche tramite la creazione di un sistema di comunicazione bidirezionale tra l’amministrazione e i rappresentanti dei lavoratori, finalizzato al recepimento di proposte di miglioramento ed efficientamento, l’utilizzo del Partenariato Pubblico Privato (PPP) che è un insieme di forme di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, in cui le rispettive risorse e competenze si integrano per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e per la gestione dei relativi servizi.
LA BATTAGLIA DI TIERO
Chi si intende battere per un restyling della macchina amministrativa è Raimondo Tiero, uno dei maggiori esponenti di FdI, considerato tra i candidati in grado di ottenere più preferenze alle prossime comunali. Le sue idee sono chiare. “Bisogna avviare un processo di riqualificazione in grado di interessare tutto l’apparato, perseguendo un modello caratterizzato dal passaggio da una amministrazione formale ed unilaterale ad una più trasparente, partecipata e costruita a misura di cittadino: ovvero un’amministrazione di qualità -ha affermato Raimondo Tiero– penso quindi all’urgenza di rafforzare il processo di digitalizzazione dell’Amministrazione e dei servizi ai cittadini, dell’innovazione organizzativa e delle procedure, all’investimento sulla formazione e il reclutamento. Queste saranno le leve fondamentali per vincere la sfida di un’Amministrazione efficiente e vicina ai cittadini e alle imprese”. Non solo, perchè la carenza di personale negli uffici sta diventando la vera piaga dell’amministrazione.
“Altro annoso problema da risolvere, quello delle sanatorie edilizie, che rappresentano un autentico calvario per i cittadini -ha sostenuto Tiero– ci sono circa 7000 pratiche ancora in attesa di essere istruite. Enormi problemi burocratici si presentano tutti i giorni per i cittadini che provano a farsi strada in un’autentica giungla di carte spesso sempre più datate. A rendere ancora più complicato l’avanzamento delle pratiche è la carenza oggettiva di personale impiegato negli uffici edilizi. Occorrerebbe incrementare ulteriormente l’organico con almeno altre 4-6 unità dotate di capacità e conoscenza, da dedicare alla istruttoria ed alla conclusione dei procedimenti di sanatoria. C’è un arretrato sproporzionato che provoca problemi per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico previsti dal 110%, come pure per la semplice compravendita di immobili. Ma quel che è peggio è il danno per le casse dell’amministrazione. Il Comune di Latina avrebbe un tesoro nascosto da poter sfruttare solo se avesse potenziato il proprio organico impiegato nel settore edilizio. Si tratta di soldi che potrebbero essere utilizzati per rendere efficiente la macchina amministrativa e che soprattutto potrebbero essere investiti in infrastrutture o per migliorare i servizi dei cittadini”. Sull’efficienza della macchina amministrativa il centrodestra punterà molte delle sue fiche elettorali.