Il confronto fra candidati presso la sede di Federlazio Latina in vista delle elezioni del 12 e 13 Febbraio è stata l’occasione per i potenziali esponenti del Consiglio di esporre il loro programma politico, in ottica di sviluppo strategico del nostro territorio, in risposta ai temi prioritari cari agli imprenditori della provincia.
Agli incontri hanno preso parte: Maria Grazia Ciolfi (Movimento 5 Stelle) e Sandro D’Onofrio (coordinatore del Circolo di Sinistra italiana di Latina per il Polo Progressista) per Bianchi Presidente; Nicoletta Zuliani (Azione-Italia Viva) e Aristide Proietti (Partito Socialista) per D’Amato Presidente; Annalisa Muzio (Forza Italia), Enrico Tiero (Fratelli d’Italia) e Denis Francia (UDC) per Rocca Presidente. Spicca l’assenza di esponenti dem e della Lega, formazioni politiche che soprattutto sul piano delle ricette infrastrutturali avrebbero potuto dare un apporto importante al dibattito.
Con ogni probabilità sembra aver influito il vento negativo che soffia su queste due liste in provincia di Latina. Entrambe le forze politiche rischiano di non eleggere rappresentanti a via della Pisana. Dai rumors degli ultimi giorni emerge grande occupazione negli ambienti dem. I sondaggi in ribasso penalizzano il territorio pontino dove il Pd è debole, sicuramente meno competitivo rispetto ai vicini ciociari. Il Carroccio pur avendo allestito una buona lista rischia di pagare il calo di popolarità di Salvini, che nonostante la visita in terra pontina non sembra poter reggere il confronto con la Meloni. Il seggio in Consiglio per i leghisti di Latina è in bilico ed i candidati preferiscono ‘trottare’ sul territorio, a caccia di voti.
PICCA SEMPRE IN PRIMA LINEA
Ad ogni modo gli incontri, moderati dalla Direttrice Federlazio Latina, Stefania Dottori, alla presenza del Presidente Marco Picca e ad una rappresentanza del mondo imprenditoriale dell’Associazione, hanno messo in risalto i temi cardine dell’economia locale. I punti principali di confronto sono stati i temi delle infrastrutture, del turismo e dell’ambiente, della sanità pubblica, della burocrazia e della complessità normativa.
Ciascun candidato ha evidenziato le proprie idee programmatiche, in un dibattito costruttivo e vivace, dove la voce del Presidente Marco Picca ha espresso in modo diretto e concreto le necessità che l’imprenditoria del territorio rivolge al mondo politico. Il tema delle carenze infrastrutturali ha aperto il dibattito e trovato le parti unanimemente d’accordo sulla necessità di accelerare il processo di rinnovamento e sviluppo delle arterie principali (stradali, ferroviarie e portuali), facendo uscire la nostra provincia da un isolamento insostenibile che sta portando le attività economiche al collasso.
Le necessità condivise da imprenditori e candidati presenti hanno riguardato la Roma-Latina, la Bretella Cisterna-Valmontone, l’adeguamento della S.S. 156 Monti Lepini e la Trasversale Lazio Sud-Tirreno Adriatica, al fine di collegare la provincia a nord con la capitale e a sud con il corridoio adriatico.
Altro tema dibattuto è stato quello del turismo e dell’ambiente. Dalla lentezza di intervento per mettere in sicurezza le aree colpite dall’erosione costiera e la necessità di ripristinare la viabilità ed i collegamenti interni, alla mancanza di un progetto di valorizzazione del territorio.
Tutti i candidati si sono dichiarati pronti a riprendere in mano progetti quali il Porto di Rio Martino, il progetto mai nato del Porto di Foce Verde, cui deve seguire l’indispensabile riqualificazione di tutta la marina e del lungomare medesimo. Solo così si potrà avviare una progettualità di tipo turistico ambientale ed enogastronomico, che sostenga la reale vocazione della nostra provincia. Infine, uno dei punti che maggiormente ha scaldato gli animi dei partecipanti al dibattito è l’assoluta necessità di ridurre burocrazia e complessità normativa.
“Le vie per arrivare alla semplificazione sono numerose -ha affermato il presidente Marco Picca– ma deve esservi una precisa volontà di mettere mano alla questione. Una possibilità potrebbe arrivare dal sistema delle autocertificazioni, al fine di accelerare il cammino di tante pratiche che, oggi, hanno tempi di lavorazione infiniti e incerti. Va riaperto un dialogo puntuale tra pubblica amministrazione ed imprese che ormai trovano davanti a sé solo muri di gomma, quando richiedono un appuntamento con la pubblica amministrazione. Anche in questo Federlazio è ogni giorno al fianco delle imprese associate ma è assolutamente necessario dare tempi certi alla risoluzione delle istanze”. Un contributo importante quello di Federlazio soprattutto nella lotta alla burocrazia, forse un tema troppo sottovalutato in questa campagna elettorale regionale.
SCONTRO A TRE SENZA SUSSULTI
Domande incrociate e ‘inviti di viaggio’ per i rivali al dibattito tra i candidati alla presidenza della Regione Lazio ospitato da SkyTg24. Il primo è il candidato del centrodestra Francesco Rocca, che ha chiesto all’avversaria M5S Donatella Bianchi perché, se ha tante critiche da muovere al candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, il M5s è ancora in giunta con lui. “Perchè non è una questione di poltrone – risponde l’altra – Gli assessori M5s hanno fatto cose egregie e c’è stato un percorso insieme. E’ successo però che sui programmi non si è andati su confronto ma c’è stata una spaccatura. Renzi e Calenda hanno imposto D’Amato, con idee come il termovalorizzatore non compatibili con noi”. Bianchi ha attaccato invece D’Amato: “Non ti sei mai sentito a disagio a valle di una condanna della Corte dei Conti per aver distratto fondi della Regione per la campagna elettorale?”.
“Nessuna distrazione per la campagna elettorale – ha risposto – C’è un appello, che attendo con serenità. Mi sorprende però che questo tema venga sollevato adesso, e mai quando abbiamo governato assieme in giunta”. Ai candidati è stato chiesto poi di ‘accompagnare’ un rivale in un luogo del Lazio, spiegando il perché: D’Amato ha proposto per Rocca “le Terme di Fiuggi, perché lo vedo nervoso e lì potrebbe rilassarsi e stare bene”. Rocca ha ricambiato proponendo a D’Amato Ostia Antica, così da valutare lo stato del trenino e la mancanza di indicazioni “per il sito archeologico e per uno dei borghetti più belli del Lazio”. Bianchi accompagnerebbe invece Rocca al Circeo “perché è un parco nazionale, e potrei spiegargli gli ecosistemi”.