Pochissimo tempo per accaparrarsi gli ultimi biglietti disponibili per partecipare al gran ballo (senza maschera) delle elezioni Regionali del Lazio. Manca una settimana alla presentazione ufficiale di tutte le candidature: poi sarà soltanto campagna elettorale.
Si voterà domenica 12 febbraio, dalle ore 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio, dalle 7 alle 15. Le legge elettorale prevede 50 consiglieri: 40 dei quali (l’80% dei seggi) eletti con il metodo proporzionale, sulla base cioè di liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale. Poi c’è il premio di maggioranza, riferito alle liste collegate al presidente eletto: il restante 20% dei seggi (10 consiglieri) verranno assegnati in questo modo. Il sistema elettorale è a turno unico, senza ballottaggio.
In provincia di Frosinone si eleggono 4 consiglieri: 3 direttamente e 1 con il premio di maggioranza. Ci sono però complessi meccanismi di assegnazione che devono tenere presenti quozienti e resti, con comparazioni tra i risultati dei partiti nelle diverse province. Ma l’impianto è quello descritto. I tre principali candidati alla presidenza sono Francesco Rocca (centrodestra), Alessio D’Amato (centrosinistra) e Donatella Bianchi (Movimento Cinque Stelle).
REGIONALI, GIORNI FRENETICI IN CIOCIARIA
Il Partito Democratico ha scelto la consigliera regionale uscente Sara Battisti (fedelissima di Francesco De Angelis), il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi, il consigliere comunale di Ceccano Andrea Querqui. Ma anche l’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo e Maria Concetta Tamburrini, consigliere comunale di Cassino, fedelissima di Enzo Salera. Anche i muri sanno che si tratta di un altro capitolo del confronto-scontro tra De Angelis e Pompeo. I toni sono già altissimi. Nelle prossime ore dovrà essere indicato l’ultimo nome della lista e a farlo sarà Antonio Pompeo.
Il Movimento Cinque Stelle si è affidato alle votazioni sulla piattaforma SkyVote per indicare i candidati alle regionali. Nella lista della provincia di Frosinone ci saranno Loreto Marcelli, Enrica Segneri, Michela Spaziani, Nader Al Katib, Stella Andreini, Massimiliano Evangelista. Hanno votato meno di 400 aventi diritto su 1.200: una percentuale di poco superiore al 30%. Tanto per avere un’idea: 146 preferenze per Marcelli, 134 per Segneri. L’alternanza uomo donna consente l’ingresso di Massimiliano Evangelista, ma sia Anna Fraioli che Maria Evangelista hanno preso più voti.
LE LISTE DEI CANDIDATI PRESIDENTI
Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, è stato categorico: vuole liste formate da persone competenti e autorevoli in tutti i territori. Liste ricche di qualità quindi e performanti. In provincia di Frosinone non ci stupiremmo se Rocca pescasse in settori chiave come la sanità e i trasporti. Anche Alessio D’Amato, candidato del centrosinistra, nella sua lista vuole persone in grado di lasciare il segno. D’Amato guarda alla sanità e al sociale. Ci sarà sicuramente Luigi Maccaro, esponente di punta di Demos di Paolo Ciani e assessore del Comune di Cassino. C’è chi parla anche del dottor Norberto Venturi, consigliere comunale di Frosinone che già nel 2018 si candidò nella lista civica di Nicola Zingaretti.
PARTITI AL RUSH FINALE
Giornate convulse nelle segreterie di tutti i partiti: telefonini impazziti, confronti continui, scontri verbali a volume altissimo. La campagna elettorale o è così o semplicemente non è. In lista ci sono al massimo 6 posti, da dividere equamente tra uomini e donne (non è la trasmissione di Maria De Filippi). In Fratelli d’Italia ci saranno sicuramente Daniele Maura, Alessia Savo e Nadia Belli.
Tutti e tre consiglieri comunali: di Giuliano di Roma, di Frosinone e di Pontecorvo. Maura (fedelissimo di Massimo Ruspandini) è pure consigliere provinciale. Altri due posti se li giocheranno in tre: Gabriele Picano (dirigente del partito), Antonello Iannarilli (ex deputato di Forza Italia) e Fabio Tagliaferri (assessore comunale a Frosinone). Per l’ultima postazione riservata ad una donna sono in corso delle valutazioni. A proposito di valutazioni: il partito dovrà tenere presente i territori, le zone, gli equilibri.
In una competizione come le regionali l’intera provincia deve essere coperta con esponenti di riferimento. Fratelli d’Italia, inoltre, ha la responsabilità di essere il principale partito di governo, che esprime il presidente del consiglio Giorgia Meloni e che nei sondaggi ormai è al 33%. Non può sbagliare ed è nelle condizioni di poter portare due consiglieri “ciociari” in consiglio regionale.
Le percentuali della Lega nei sondaggi non sono esaltanti, ma il consigliere uscente Pasquale Ciacciarelli ha dimostrato in questi anni che può colmare il “gap” delle rilevazioni attraverso il radicamento nel territorio e con una campagna elettorale che Mario Abbruzzese sta preparando in ogni minimo dettaglio. Nella lista ci saranno anche il consigliere provinciale Andrea Amata e Francesca Chiappini, consigliere comunale della Lista per Frosinone. Entrambi fedelissimi di Nicola Ottaviani, che però ha assicurato il suo pieno sostegno a Ciacciarelli. Dovrebbe esserci Maria Veronica Rossi, che alle europee del 2019 ha sfiorato un’impresa da leggenda.
In Forza Italia i nomi principali sono tre: Giuseppe Sacco, Anselmo Rotondo, Samuel Battaglini. Va da sé che la presenza del sindaco di Roccasecca (Sacco) escluderebbe quella del suo collega di Pontecorvo (Rotondo). E viceversa. I due non si pesteranno mai i piedi. Rossella Chiusaroli, fedelissima di Claudio Fazzone, concorrerà per uno scranno nel consiglio della Pisana. Adriano Piacentini, dirigente di lungo corso degli “azzurri” e assessore al Comune di Frosinone, sta riflettendo attentamente. Dicono sia stanco di fare il semplice portatore d’acqua in competizioni del genere.
Sorprese importanti possono arrivare dalla lista dell’Udc. Dove potrebbero essere candidati sia Gianluca Quadrini che Riccardo Roscia. Quadrini è stato l’indiscusso vincitore delle provinciali, credendo subito all’ipotesi Luca Di Stefano. Cacciato dalla Lega dopo la votazione sull’Egato, medita la… grande vendetta. Riccardo Roscia, più volte sindaco di Pontecorvo, i voti li ha sempre portati. Sono due vecchie volpi della politica e sanno bene che le possibilità di una loro elezione sono difficili, considerando le percentuali dei partiti più grandi e i pochi seggi a disposizione.
Proprio per questo hanno chiesto degli impegni politici al partito: loro faranno i tutto per ottenere moltissime preferenze e se alla fine contribuiranno ad un risultato importante, potranno essere tenuti in considerazione un assessorato regionale in quota Unione di Centro.
In cerca di candidati per la lista anche Noi Moderati di Maurizio Lupi. Dicono che un certo Vittorio Sgarbi, versione talent scout, sia attivissimo.