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A Latina riparte il toto-sindaco: soluzione civica per il centrodestra. Coletta pronto a riemergere

Marco Battistini
Avanza l’ipotesi di scelte provenienti dalla società civile, che possano andare bene a tutte le forze della coalizione. Ed ecco che a Latina crescono le quotazioni di Fausto Bianchi e Annalisa Muzio.
Dicembre 10, 2022
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Latina

Ormai non ci sono dubbi: la scelta dei candidati sindaco di Latina slitterà a dopo il 12 febbraio. Le regionali hanno preso il sopravvento sulle comunali, come ampiamente prevedibile. Eppure nei partiti a livello locale il dibattito resta aperto. A Latina in particolare è già scattato il toto-sindaco.

Bisognerà attendere ancora un pò per capire chi guiderà il centrodestra alla prossima sfida delle comunali. Ma fino all’avvio del tavolo per le amministrative del 2023, in parecchi potranno sentirsi in corsa. Soprattutto nel centrodestra ai nastri di partenza si nota un certo fermento. I rapporti di forza emersi dalle elezioni politiche e che molto probabilmente verranno confermati alle prossime regionali collocano Fratelli d’Italia in pole position. E’ praticamente impossibile pensare ad un candidato sindaco di centrodestra che non abbia il gradimento del partito di maggioranza relativa.

Sulle scelte che la coalizione dovrà fare relativamente al capoluogo e alle altre due città importanti della provincia, Aprilia e Terracina, peserà senza dubbio la posizione del gruppo dirigente di FdI. Con i numeri attuali il partito della Meloni avrebbe tutto il diritto di pretendere la guida dei 3 Comuni in ballo. Sia Latina che Terracina sono considerate troppo strategiche per essere lasciate agli alleati minori. Su entrambi i centri Calandrini, Procaccini e Tiero difficilmente lasceranno spazio. Più aperto il confronto su Aprilia.

Ma ad ogni modo avanza l’ipotesi di scelte provenienti dalla società civile, che possano andare bene a tutte le forze della coalizione. Ed ecco che a Latina crescono le quotazioni di Fausto Bianchi e Annalisa Muzio.

TOTO-SINDACO, PIU’ BIANCHI CHE MUZIO

Il primo è il presidente di Piccola Industria Lazio e la sua carriera è in piena ascesa. In un suo recente intervento a Latina ha messo l’accento sui problemi economici contemporanei. “Se sino ad oggi pensavamo che la pandemia avesse determinato una crisi senza precedenti, non solo in termini di entità ma anche per la sua natura così asimmetrica, l’aggiungersi del conflitto russo-ucraino sta impattando sulle nostre piccole e medie imprese in maniera ancor più profonda e con profili di incertezza sul breve periodo assai maggiori, pertanto è nostro dovere come componente supportare, sostenere e rappresentare i fabbisogni e le istanze delle nostre imprese anche in una logica di insieme e di collettività” ha avuto modo di affermare Fausto Bianchi.
Quanto alla Muzio, gli interrogativi non mancano. I rumors infatti parlano di una sua possibile candidatura per le regionali in quota Forza Italia.

Se così fosse, sarebbe difficile il successivo passaggio per il Comune. D’altronde nelle ultime settimane la leader di Fare Latina si è vista ridimensionare il suo profilo civico. E’ ormai a tutti gli effetti sponsorizzata dagli azzurri, in particolare dall’europarlamentare Salvatore De Meo.
Chance minori sembrano averli i possibili candidati degli altri due partiti del centrodestra. Forza Italia, seppur reduce da buoni risultati nel capoluogo, ha come unico aspirante credibile nel coordinatore provinciale Alessandro Calvi. La sorpresa potrebbe essere rappresentata dall’avvocato Alessandro Aielli, il cui nome è gradito soprattutto a Claudio Fazzone. La Lega dal canto suo non sembra avere candidati sindaco pronti a scendere in campo. Giovanna Miele era di fatto l’unica che ambiva a questa carica, ma l’elezione a Montecitorio l’ha tolta dai giochi. Il vero portatore di consensi è Massimiliano Carnevale, tornato a vestire i panni di ‘fedelissimo’ di Claudio Durigon.

Dal passato democristiano, Carnevale può vantare capacità di mediazione che forse mancano in altre figure del Carroccio. Al momento il capogruppo uscente in Comune è forse l’unico veramente spendibile dentro il partito per il ruolo di candidato sindaco.

COLETTA PENSA AL TERZO MANDATO

L’ex sindaco non ha sciolto la riserva. Ma resta in campo. “L’esperienza amministrativa ha fatto la storia della nostra città -ha affermato Coletta– il cambiamento c’è stato. In alcuni meccanismi, nella dialettica, nei rapporti con la pubblica amministrazione. E questo cambiamento nasce da Latina Bene Comune e Lbc nasce da un lungo percorso fatto di cittadini partecipi, di una comunità attiva”. Soprattutto Coletta è apparso ancora enigmatico, quasi come se stesse di fatto alzando il prezzo di una sua ‘rinuncia’ ad una nuova esperienza alla guida della città.

“Metto a disposizione di chiunque i valori di questi sei anni, questo capitale di valori e umano non può essere disperso. Io candidato sindaco? Sono disposto anche a fare un passo di lato, l’importante è che l’esperienza di questi anni rimanga il faro” ha dichiarato recentemente l’ex sindaco. In realtà dalle sue ultime dichiarazioni traspariva una preferenza per la partita delle comunali. “Regionali!? Valuteremo la situazione e vedremo se la eventuale candidatura è utile per il territorio -ha proseguito Coletta- Non è che devo fare per forza qualcosa. Amministrative? Nel 2016 avevamo davanti grandi aspettative ma oggettivamente erano tante le difficoltà. Ma abbiamo fatto cose importanti e vorremmo proseguire a farle. Io non voglio imporre nulla a nessuno ma ci sono valori che vanno difesi con forza, a prescindere dalle persone. Il cambiamento che ha rappresentato quella esperienza di governo non può andare disperso. Ovviamente metto a disposizione la mia esperienza politica maturata. Dobbiamo essere però lucidi e razionali.

Il capitale di valori e il capitale umano non può essere perso. Sono disponibile anche a un passo di lato. Ma dobbiamo difendere i valori che ci uniscono”. La verità è che Coletta ha voluto attendere la definizione del quadro regionale. Dopo l’ultimo strappo nella coalizione progressista, che ha portato alla rottura fra Sinistra italiana e Alessio D’Amato, appare chiaro che le chance di vittoria di questo fronte siano ridotte al lumicino. Come pure una candidatura di Coletta nella lista del candidato presidente non sembra stimolare più di tanto l’ex sindaco. Coletta sarebbe in cerca di ‘garanzie’ e vorrebbe potersi giocare la partita della Regione con concrete possibilità di elezione. Ma al momento nessuno potrebbe dargliele. Ed ecco ancora riemergere l’ipotesi di una nuova discesa in campo di Coletta per la riconquista del Comune. Con un Pd sostanzialmente fermo e stordito dalle batoste elettorali, il medico del Goretti potrebbe essere la soluzione più logica per ritentare l’impresa. 

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