Giornata importante, la numero sedici della Serie B. La super sfida del Granillo, conclusasi col trionfo della squadra ciociara, ha offerto alle inseguitrici del team di Inzaghi la possibilità di avvicinare il secondo posto.
Ad approfittarne al meglio sono stati Genoa e Bari, che ora sono a tre sole lunghezze dall’undici calabrese. Esonerato Blessin, il Genoa è ripartito da Gilardino, andato ad ingrossare il contingente dei campioni del mondo che oggi allenano in B. Grosso, Pippo Inzaghi, Cannavaro, De Rossi ed ora anche Gilardino: per un partita di calcio a 5 potrebbero bastare, se non fosse che manca il portiere. In realtà anche Buffon c’è, ma lui fa ancora il giocatore, nelle fila del Parma.
L’esordio di Gila alla guida del grifone è stato felice, perché i suoi hanno finalmente interrotto la serie no, infliggendo un secco 2/0 al Sudtirol del ruvido Bisoli. L’attacco insistente dei rossoblu ha trovato il doppio premio nella ripresa, dopo una prima frazione di gara in cui la diga eretta dai bolzanini era riuscita a proteggere la porta di Poluzzi. Coda e Aramu gli eroi di giornata, per un successo comunque meritato.
Ha vinto invece in trasferta il Bari, che ha superato l’esame di veneto a pieni voti: subito due sberle al Cittadella, che in pratica non è mai stato in partita. Nella ripresa il terzo sigillo, utile a tacitare sul nascere le velleità dei granata. Per il team di Mignani non solo tre punti esterni, ma anche una dimostrazione d’efficienza e di solidità che in vista dello sprint per il giro di boa regala convinzione e morale.
SERIE B: IL PLOTONE DELLE INSEGUITRICI
Si fa strada tra le altre la Ternana, che ha nell’alatrense Antony Iannarilli il suo profeta. Anche stavolta l’estremo difensore ciociaro, autore sin qui di un campionato davvero eccellente, ci ha messo del suo per trascinare la Ternana a un importante successo ai danni del Cagliari. Gli umbri hanno trovato un vantaggio repentino grazie a un rigore trasformato da Falletti, ma nella ripresa, a un quarto d’ora dal termine, anche gli ospiti hanno beneficiato di un tiro dagli undici metri.
Sul dischetto è andato Pavoletti, non certo un tremebondo neofita, ma la sua esperienza da bomber consumato non gli è bastata ad evitare la grande risposta di Iannarilli e le fere hanno salvato i loro preziosi 3 punti. Per gli uomini di Liverani un ko che non pregiudica le chances di reinserimento in zona playoff, ma certo induce a qualche riflessione.
A quota 24 c’è solo soletto il Brescia, che forse aveva un po’ sottovalutato le insidie del match di Cosenza. In effetti i calabresi hanno tenuto costantemente il pallino del gioco e sembravano aver trovato finalmente la gioia dei tre punti quando Larrivey, a 20’ dal termine, ha siglato il gol del momentaneo 1/0. Solo in pieno recupero le rondinelle bresciane hanno colto il pari con Bianchi.
Settimo posto con 23 punti per una delle grandi deluse della giornata, il Parma di Pecchia. Opposta al Benevento nella gara di mezzogiorno e mezzo, ha corso subito ad handicap per via della girata vincente del ritrovato bomber sannita Forte.
Persa l’opportunità di rimettere subito le cose a posto con Vasquez, il cui fatale errore dal dischetto è stato seguito da due tap-in sfortunati, il primo di nuovo respinto e il secondo, di Inglese, fermato dal palo, il Parma non si è più rialzato. Evanescente la truppa ducale, con il Benevento ben arroccato dentro la propria area intorno al ritrovato Glik e bravo a limitare al massimo i rischi.
IL PISA ALLUNGA LA PROPRIA SERIE POSITIVA
Sale il Pisa, prossimo avversario della squadra canarina, vittorioso sull’Ascoli sotto un autentico nubifragio. Il clima da battaglia ha rigenerato gli estri di Torregrossa, che con cucchiaio beffardo ha tradotto in gol il penalty fischiato da Santoro al 48’ del primo tempo. Di Canestrelli la zuccata della sicurezza. Pregustava già tre punti d’oro il Modena di Tesser, in vantaggio di due gol nel match casalingo con il Venezia.
Mai sottovalutare però l’orgoglio della Serenissima, che ha risposto con Cernjgoi e Johnsen ai gol di Tremolada e Bonfanti. Chiudiamo con i due 0/0 di giornata: a Palermo, dopo un primo tempo scoppiettante è pieno di occasioni da rete, i rosanero e il Como hanno finito con l’accontentarsi. Recrimina non poco il Perugia, per il rigore che Melchiorri ha calciato sulla traversa nel corso del primo tempo. Poi, poco gioco e tanta paura. Domenica si torna in campo, per conferme e rivincite.