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Clamoroso stop alle industrie: il commissario di AeA chiude il depuratore fino a data da destinarsi

Massimo Pizzuti
Si temono pesantissime ripercussioni sul piano della produzione e dell’occupazione in tutta l’area nord della Provincia di Frosinone.
Ottobre 26, 2022
Massimo Barillaro, commissario AeA Spa

La comunicazione è arrivata questa mattina qualche minuto prima delle 10. A firmarla AeA, l’azienda emanazione del Consorzio unico, che gestisce i depuratori industriali al cui vertice siede, in qualità di commissario, Massimo Barillaro.

Senza alcun preavviso e senza indicare una data “finale” dei lavori è stato comunicato che “al fine di eseguire lavori urgenti non prorogabili di manutenzione straordinaria presso l’impianto centralizzato di depurazione di Ceccano-Colle San Paolo, si chiede a tutte le utenze la sospensione degli scarichi delle acque reflue industriali in fognatura consortile fino a nuova comunicazione. Sarà cura della scrivente fornire eventuali ulteriori aggiornamenti in merito”.

La comunicazione è stata inoltrata a centinaia di aziende del nostro territorio ed è giunta agli esterrefatti responsabili di queste come un fulmine a ciel sereno. Tutti conoscono le criticità degli impianti consortili e le inchieste in corso che ne sono derivate (e che hanno dato origine al commissariamento dell’azienda) ma che si arrivasse, in questo modo, al blocco di tutte le industrie connesse all’impianto oggetto degli interventi, nessuno poteva prevederlo. Non era mai successo, che senza alcun preavviso, si procedesse in questo modo. Senza alcuna concertazione con le associazioni di categoria e con un’incertezza sulle tempistiche dell’intervento che fa presagire decisioni drastiche sul piano della produzione e dell’occupazione. 

Inutile rilevare ancora una volta le enormi responsabilità politico-amministrative che hanno ridotto in queste condizioni il sistema infrastrutturale della depurazione di questo territorio con tutta una serie di ritardi e di mancati interventi che hanno determinato le pessime condizioni degli impianti. Ora però, al danno di una condizione ben conosciuta (alle autorità, alla magistratura, alle associazioni e agli imprenditori) si aggiunge la beffa di una gestione commissariale che assesta un durissimo colpo a tutto il comparto industriale della nostra provincia già alle prese con tutte le criticità derivanti dal post-covid e dalle conseguenze del conflitto Russia-Ucraina. Si attendono, nelle prossime ore, le reazioni del mondo industriale e della politica. In questi minuti della questione stanno per essere interessati Prefetto, Procuratore della Repubblica, Arpa e Regione Lazio.

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