Ha due lauree, una datata passione per il calcio e durante alcune partite fischia. Fischia non già per disapprovare una scelta tattica e men che meno per censurare la scarsa abilità di uno dei 22. Maria Sole Ferrieri Caputi non fischia dagli spalti, che è un esercizio poco virtuoso e molto diffuso tra quanti popolano tribune e curve di uno stadio. È in campo con i calciatori e dirige la gara. Lo fa in virtù di un depliant che qualcuno collocò sul suo motorino mentre lei era in classe, a seguire le lezioni del Liceo Scientifico Enriques di Livorno. L’idea, una delle tante che popolano la mente di una sedicenne, le sembrò intrigante e da condividere con gli amici di sempre. Si iscrisse anche qualcun altro, però a proseguire il percorso arbitrale, con capacità e straordinaria attitudine, fu solo lei. Amava Baggio, che è un sentimento pressoché automatico per chiunque mastichi le dinamiche semplici e fascinose del “pallone”, e aveva provato gioia genuina nel vedere allo stadio un gol di Igor Protti, colui che sfidò le gerarchie intoccabili dei bomber di quel calcio prolifico e sedette sul trono dei bomber da centravanti del Livorno. Storie e passioni che s’intersecano, emozioni che ballano infreddolite in maglietta e pantaloncini. Maria Sole col fischietto mostra autorevolezza, freddezza, volontà: già, serve anche quella per volare più in alto delle offese che qualunque arbitro riceve senza alcun riferimento alla corretta valutazione di una dinamica di gioco. Gli inviti a dedicarsi ad attività da sempre abbinate al gentil sesso, le ingiurie pretestuose e sessiste, i rigagnoli del fiume della stupidità oltrepassati senza batter ciglio e senza prestare alcun ascolto. È tutto nel decalogo di un buon arbitro e Maria Sole è un ottimo arbitro, tanto che a 25 anni dirige gare di serie D, 5 anni dopo è in C e nell’ottobre del 2021 arbitra Cittadella-Spal, gara del campionato cadetto. Pavan, Branca, Seck e Dickmann finiscono nel tabellino dei cattivi e il match si chiude sullo 0/0. Prima di arrivare in massima serie c’è anche un antipasto, con la gara di Coppa Italia Cagliari – Cittadella, che si gioca a dicembre 2021. I sardi sono la prima squadra di A arbitrata da Maria Sole e la gara finisce 3/1. Domenica 2 ottobre la dottoressa in scienze politiche e relazioni internazionali nonché dottoressa in sociologia proverà l’emozione del debutto in massima serie. La mamma Linda, sua prima tifosa, ritaglierà e conserverà gli articoli dei giornali che parleranno di questa figlia così brava. Un altro argine cade, un’altra barriera ispirata semplicemente alla tradizione cede il passo alla ragionevolezza. Ferrieri Caputi primo arbitro di A. Chissà se dopo sindaca e assessora sdoganeranno anche arbitra. Poco importa, la sostanza è che una ragazza ha meritatamente infranto un monopolio e coronerà il suo sogno da adolescente. E di sogni che si avverano c’è sempre tanto bisogno.