La bella vittoria sul Como ha aggiunto, se possibile, ulteriore entusiasmo al gruppo di Fabio Grosso. È un Frosinone consapevole delle difficoltà che incontrerà lungo il percorso ma anche straordinariamente voglioso di stupire ancora. A dare una misura di come il gruppo sia compatto e marci spedito verso un obiettivo ben preciso, sono stati anche i tre nuovi arrivati. La conferenza stampa di presentazione di Insigne, Frabotta e Ravanelli ha avuto una nota comune nella bella accoglienza riservata ai tre giocatori, subito calatisi nella realtà Frosinone e pronti a dare un contributo sostanzioso al conseguimento degli obiettivi stagionali. Tre storie diverse, tre ruoli diversi, ma identiche motivazioni. Eh sì, perché Frabotta deve tornare ad essere quello ammirato nei frammenti di Juve di due stagioni orsono, Ravanelli vuol dimostrare alla Cremo che non ha fatto bene ad escluderlo dal progetto serie A e Roberto Insigne vuol ritrovare quell’entusiasmo che a Benevento sembrava un po’ affievolito. Toccherà a Grosso dare un senso compiuto alle ansie di riscossa di questi tre giocatori. Intanto, inevitabilmente, e come avviene per tutti i club, cominciano ad affiorare qua e là problemini fisici per qualche elemento della rosa. La sola situazione davvero preoccupante riguarda Oyono, perché il terzino ha riportato una frattura dello scafoide del piede destro e solo tra 20 giorni verrà compiuta una congrua valutazione sui tempi di recupero. Decisamente meno gravi le problematiche che riguardano Ciervo e Kone, che hanno svolto un differenziato per affaticamenti muscolari ma sono recuperabili in tempi brevi. In vista del Cittadella, mister Grosso dovrà decidere quali e quanti cambi apportare a un undici che di fatto è stato quello di partenza per tutta questa primissima fase. Difficile ipotizzare un cambio di modulo, ma per certo qualche nome nuovo nell’undici di partenza lo troveremo. L’organico è ampio e anche se il tecnico romano non manca mai di sottolineare quanto siano importanti coloro che entrano a gara in corso, è evidente che sono tanti i giocatori che ambiscono ad essere inseriti nell’undici iniziale. Ciervo e Mulattieri hanno dimostrato quanto si possa incidere in un match anche da subentrati. È un esempio che dovranno seguire tutti coloro cui sarà concesso entrare in corso d’opera. A Cittadella si va a caccia di conferme, perché un primato precoce vale quanto il volo di una farfalla. Però come il volo di una farfalla è bello e fa sognare.
