Ci è arrivata con 12 set vinti ed uno solo lasciato agli avversari: l’Italia del volley, campione d’Europa in carica, dopo la mezza delusione della Nations League, può rifarsi con gli interessi in questi mondiali. È nei quarti di finale ed oggi sfiderà la Francia, team campione olimpico, per entrare nelle magnifiche quattro. È un match dall’indice di difficoltà molto elevato, ma proprio l’ultima squadra battuta dalla Francia, il Giappone, ci ha indicato la strada. Nell’ottavo di finale, infatti, i giocatori del Sol Levante hanno creato moltissime difficoltà al sestetto olimpionico. La decisione si è avuta solo al quinto set, con un 18/16 che racconta quali e quante difficoltà abbia avuto il team transalpino contro Nishida e compagni. Philippe Blain, coach di immense qualità, dopo aver vinto il mondiale alla guida della Polonia, sta facendo un lavoro straordinario anche con il Giappone e ormai non c’è da stupirsi se anche la corazzata francese trovi enormi difficoltà nel batterlo. L’Italia, che per suo conto ha vinto un ottavo durissimo contro Cuba, deve cancellare la semifinale di Nations League di Bologna e non prendere quel precedente, che è comunque molto recente, per oro colato. In quella gara alla Francia riuscì tutto, a partire dal servizio. Sull’onda dell’entusiasmo anche la ricezione, che è un po’ il tallone d’Achille dei blues, non accusò particolari imbarazzi. Oggi dovrà essere diverso. L’Italia dovrà essere brava e concentrata nel fondamentale del servizio, che nella pallavolo moderna è il primo colpo d’attacco. Se Tillie può giocare palle precise e veloci, il gioco offensivo della Francia può davvero farci male, specie in zona 3. Con Ngapeth o Clevenot messi sotto pressione, tutto invece può cambiare. In chiusura di schemi, Simone Giannelli avrà bisogno di un maggiore apporto di Michieletto e Lavia, che forse hanno destinato le loro fecce più acuminate proprio ai cugini transalpini. Romanò con Cuba ha fatto gli straordinari, ma un successo sulla Francia passa necessariamente per una diversa e più ampia distribuzione degli attacchi. La verità la sapremo a partire dalle 17,30, quando il match cruciale del nostro mondiale avrà inizio. Li conosciamo, perché in pratica tutti hanno giocato nel nostro campionato. E anche questo sarà un piccolo vantaggio. È il primo quarto di finale di un mondiale che ieri ha perso per strada la Serbia, travolta in tre set dall’Argentina di Facundo Conte. L’ennesimo mondiale senza padroni, in cui conteranno la voglia e le energie del momento. Forza ragazzi, si va a riscrivere la storia.