Vince perdendo. La fortuna di Coletta non conosce limiti. Il suo avversario, Vincenzo Zaccheo, si è fermato ad un passo dal traguardo. Un centinaio di voti scarsi gli hanno impedito di coronare la rimonta che d’altronde era nell’aria. La partita di Zaccheo non era affatto semplice, ma è stata probabilmente resa ancor più difficile dall’affluenza bassa (50,52%) favorita peraltro dalla data inconsueta per un voto politico-amministrativo. Il candidato sindaco del centrodestra ha stravinto nei borghi (con punte dell’80%), recuperando anche in buona parte del resto della città. In particolare nel Q4, ‘feudo’ colettiano, rispetto ad un anno fa c’è stato un chiaro rovesciamento di consensi, con Zaccheo capace di superare di 18 punti l’avversario. Il sindaco ha retto solo nelle zone più agiate (lottizzazione Cucchiarelli), limitando i danni a piazza Moro, in via Botticelli ed in altre aree limitrofe del centro cittadino. Ed ha strappato voti tra alcuni candidati sindaci a lui più affini, Bono su tutti. Il sogno di Coletta di tornare a governare Latina appare destinato a rimanere tale. I numeri dicono che in Consiglio comunale la maggioranza di centrodestra si è addirittura consolidata. Prima delle elezioni ‘supplementari’ i leader dell’opposizione avevano promesso di sfiduciare Coletta nell’ipotesi di un ritorno di quest’ultimo a piazza del Popolo. Salvo sorprese questo accadrà nelle prossime settimane. Eppure la dichiarazione rilasciata dal primo cittadino di Latina, a caldo, poco dopo la conclusione dello scrutinio, lascia pensare che ci sarà un tentativo per riannodare i fili del dialogo con chi lo ha sostenuto nell’ultimo anno. “Lavorerò sin da subito per raggiungere gli equilibri politici necessari con tutte le forze che vogliono il bene della comunità -ha sottolineato Coletta– Adesso basta ostruzionismi, è arrivato il momento di correre, io sono pronto e anche la città lo è”. Un segnale rivolto soprattutto a Forza Italia. Evidentemente nel sindaco si cela la speranza di un nuovo cambio di linea da parte degli azzurri. In particolare con il gruppo consiliare i rapporti sono rimasti buoni anche durante la breve campagna elettorale.
A rendere semmai complesso un eventuale compromesso è la congiuntura politica. A pochi giorni dalle elezioni legislative e con la prospettiva di un voto imminente in Regione (tra gennaio e febbraio 2023) appare davvero improbabile che Forza Italia possa rimettere in discussione gli accordi con gli alleati, con il rischio concreto di ripercussioni importanti sulla partita del Lazio. Ancora più perentoria la Lega, pronta alla sfiducia immediata. “La Lega, come annunciato dal coordinatore regionale Claudio Durigon con i leader del centrodestra, conferma la sfiducia per Damiano Coletta” ha dichiarato in serata Angelo Tripodi, capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale del Lazio. Dunque per Coletta i margini di manovra sono strettissimi ed al momento possibili vie d’uscita non si intravedono.
FRATELLI D’ITALIA DARA’ LE CARTE
A destra c’è un muro di sbarramento. La sintesi sul nuovo scenario l’ha fatta in maniera ineccepibile Nicola Calandrini: “Questo è un avviso di sfratto a Damiano Coletta che festeggia sentendosi nuovamente sindaco di Latina. La verità è che non aveva una maggioranza prima, e non ce l’ha neanche adesso. Il centrodestra non potrà che sfiduciarlo, perché questo è quello che ci chiedono gli elettori con il voto di domenica, e questo è quello che è giusto fare in nome di una coalizione che è unita nelle elezioni nazionali che si terranno tra 20 giorni, sarà unita nelle elezioni regionali tra qualche mese, e che non potrà creare eccezioni nella seconda città del Lazio”.
Il senatore e coordinatore di FdI è stato certamente il leader più leale con Zaccheo. “La ripetizione del voto delle elezioni amministrative di Latina restituisce una straordinaria performance del candidato sindaco Vincenzo Zaccheo che per un soffio ha mancato la vittoria al primo turno -ha evidenziato- Il 60% degli elettori, ieri, ha scelto ancora una volta il candidato del centrodestra, anche se ciò non è bastato per superare la metà dei voti totali necessari per poter avere la vittoria al primo turno. Il dato inequivocabile è che Fratelli d’Italia cresce e si conferma primo partito della città e primo partito del centrodestra”. Proprio il dato riferito alle liste deve essere considerato come la base di partenza in vista dei futuri imminenti giochi politici. Fratelli d’Italia darà le carte. Confrontando i dati della tornata precedente con quelli di ieri, Fratelli d’Italia passa da 8899 voti a 8917, a fronte di una diminuzione del numero dei votanti di circa 3.000 unità. Fratelli d’Italia consolida dunque la sua posizione, raccogliendo il 18% nelle 22 sezioni che hanno votato ieri, e raggiungendo il 15,5% su tutte le 116 sezioni, un incremento di oltre mezzo punto percentuale rispetto al risultato di ottobre 2021. La Lega si ferma al 13,8%, mentre Forza Italia arriva al 10% netto. Tutto il centrodestra complessivamente non solo si conferma maggioranza della città, ma incrementa la propria percentuale che passa dal 53 al 54,5%.
VERSO NUOVE ELEZIONI NEL 2023
In un modo o nell’altro a Latina quasi certamente si tornerà a votare nel 2023. Appare troppo debole il quadro attuale per poter ipotizzare che in questo Consiglio comunale sia possibile la formazione di una giunta Coletta allargata a eventuali ‘responsabili’. Sarebbe stato più realistico in un altro momento storico. Ma ora il centrodestra ha il vento in poppa. E’ nelle condizioni di creare una filiera di governo che da queste parti manca da oltre un decennio. Governo nazionale, Regione Lazio e Comune capoluogo potrebbero presto appartenere tutte ad uno stesso colore. Ed in tal senso è facile credere che quando si aprirà il tavolo delle regionali, negli accordi fra i partiti del centrodestra potrebbe rientrare anche il capitolo Latina. La sensazione è che i giochi si apriranno a breve. Appena dopo le elezioni politiche. Un segnale chiaro rivolto anche agli alleati è arrivato da Nicola Procaccini. “La volontà dei cittadini di Latina è chiara -ha affermato il deputato europeo di Fratelli d’Italia- con un consenso netto a favore di Vincenzo Zaccheo, come già nel primo turno precedente, e del Centrodestra. Si tratta di un risultato evidente che in particolare premia Fratelli d’Italia, che si conferma di gran lunga il partito più votato in città. Ora è importante restituire a Latina ciò che i cittadini hanno deciso: un’amministrazione comunale di centrodestra”. Si tratta di una presa di posizione in linea peraltro con quella di Nicola Calandrini e che lascia intendere come il primo partito della coalizione non lascerà ad altri la guida della seconda città del Lazio.