La presentazione delle liste per le elezioni politiche apre contemporaneamente il fronte delle regionali. L’ingresso di alcuni candidati nel proporzionale in posizioni eleggibili rende più chiaro il quadro dei possibili aspiranti consiglieri regionali. In particolare dentro Lega e Forza Italia c’erano alcuni nodi importanti da sciogliere. Nel Carroccio la candidatura di Giovanna Miele (con buone possibilità di elezione) apre le porte della Regione Lazio a Massimiliano Carnevale. Il capogruppo uscente della Lega al Comune di Latina a questo punto potrà correre per La Pisana, forte anche del supporto della stessa Miele, storica sua alleata nel capoluogo. Carnevale si giocherà il posto di primo degli eletti con l’uscente Orlando Angelo Tripodi. Per quanto riguarda Forza Italia, chi potrà trarre vantaggio dalla discesa in campo di Cosmo Mitrano nel proporzionale alla Camera, è certamente Alessandro Calvi. Il coordinatore provinciale azzurro punta esclusivamente ad essere l’erede di Pino Simeone e adesso potrà iniziare la sua campagna con concrete chance di elezione. Dentro Fratelli d’Italia i giochi sembrano essere fatti per La Pisana. Enrico Tiero potrà fare praticamente corsa solitaria e probabilmente verrà affiancato da una donna vicina a Nicola Procaccini. Stando ai rumors potrebbe trattarsi di Ilaria Marangoni, consigliera comunale uscente a Terracina e per un periodo anche in Provincia.
PER LA REGIONE AVANZA LA MADIA
Dalla Capitale arriva l’indiscrezione secondo cui Marianna Madia potrebbe essere la candidata scelta per la successione a Zingaretti in Regione Lazio La Madia è stata candidata al proporzionale in modo che una sua eventuale elezione non comporterebbe tornata suppletiva. Sarebbe dunque lei l’asso nella manica del Pd, che prova in maniera quasi disperata a recuperare una situazione alquanto difficile. L’ex ministro, parlamentare da quattro legislature nonostante la giovane età (41 anni), felice scoperta dell’allora segretario dem, Walter Veltroni, è candidata nel collegio proporzionale di Viterbo. Quello stesso al quale ha dovuto rinunciare Patrizia Prestipino e che ha scatenato l’ira di gran parte degli esponenti del Pd romano. Quello stesso collegio al quale puntava Enrico Panunzi, noto esponente locale dei dem e al quale, guarda caso, è stato offerto il posto, collegio Lazio 1, del rinunciatario Francesco De Angelis.
A prescindere dalla candidatura eventuale della Madia, il campo largo creato da Zingaretti e Leodori, è andato a sgretolarsi nell’arco di poche settimane. La stessa Madia poi è storicamente poco ‘digerita’ dagli ambienti pentastellati, che la ritengono espressione di un Pd riformista e molto lontano dalla linea progressista-ambientalista che Giuseppe Conte vuole incarnare. Proprio il leader del M5S sembra ormai propenso ad ‘isolare’ il movimento su scala nazionale, con l’obiettivo di recuperare il voto di protesta su cui per anni ha potuto fare leva. La decisione delle ultime ore di escludere un’alleanza fra il M5S ed il Pd alle regionali siciliane potrebbe fare da prologo alle scelte che andranno fatte pure nel Lazio.
OTTAVIANI E LA CAMPAGNA NEL SUD PONTINO
Nicola Ottaviani sarà una delle grandi novità delle elezioni politiche. C’è nell’ex sindaco di Frosinone la consapevolezza di doversi misurare su un territorio apparentemente diverso, ma in realtà unito da un comune sentore. “Essere chiamati a rappresentare due territori così importanti, inseriti all’interno delle province di Frosinone e Latina, – ha dichiarato Nicola Ottaviani – costituisce sicuramente motivo di orgoglio e di grande responsabilità sociale. I parlamentari della nuova legislatura dovranno mettersi a disposizione delle comunità locali, tutelando il lavoro, le imprese, l’ambiente e mirando a recepire le tante innovazioni culturali, di metodo e di mentalità offerte delle opportunità del Pnrr. Alcuni anni fa, quando mi venne proposta l’esperienza del parlamento europeo, non esitai a rinunciare, perché la carica di sindaco di un capoluogo avrebbe imposto lo scioglimento anticipato di un’amministrazione comunale, ma ora non avevo altre giustificazioni per sottrarmi ad un impegno pubblico, per servire lo Stato e la Nazione”. La sua competenza è risaputa. Stimato come sindaco di Frosinone, potrà contare sul forte sostegno di Claudio Durigon, sempre più padrone incontrastato della Lega nel territorio pontino. E soprattutto potrà agire senza l’assillo di doversi confrontare con i big del capoluogo, impegnati nelle elezioni supplementari di Latina, altra partita cruciale che vivrà il suo momento clou fra una decina di giorni