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“Il Frosinone se la giocherà senza paura con i top club”

Roberto Mercaldo
Guido Angelozzi fa il punto sulla costruzione della nuova squadra ed esterna totale fiducia
Agosto 4, 2022
Guido Angelozzi

La campagna acquisti non è ancora conclusa, sebbene i primi impegni ufficiali siano ormai alle porte. Di quanto è stato fatto e di quel che ancora si farà ha parlato in mattinata il direttore Guido Angelozzi, deus ex machina delle strategie giallazzurre. Nella sala stampa dello stadio Stirpe, il dirigente siciliano ha anzitutto chiarito che i tasselli ancora mancanti sono tre, specificando che si tratta dei due esterni bassi, o se preferite terzini, e di un attaccante esterno. Questi innesti verranno effettuati a prescindere dalla partenze, che comunque nei piani del club riguarderebbero almeno tre giocatori: Ciano, Gori e Parziszek. Per questi tre atleti non ci sono in verità al momento trattative ben avviate, dopo che il cambio tecnico alla Reggina ha pregiudicato l’approdo del centrocampista alatrense in seno al club calabrese. Angelozzi ha però ribadito che si tratta di tre giocatori non compresi nel progetto tecnico del club. Su Ciano, poi, sollecitato da specifica domanda, ha chiarito che il giocatore ha voglia di una nuova esperienza. Quanto questo desiderio possa dipendere dalla scelta del club di affidare la maglia di capitano al nuovo arrivato Lucioni non è dato saperlo. Angelozzi per suo conto ha spiegato le ragioni della scelta, sottolineando che non debba essere automatica l’assegnazione al giocatore con più presenze. Un capitano deve essere un leader, un trascinatore, e Lucioni, che ha accettato con grande slancio la proposta del Frosinone, pur avendo possibilità di impiego in massima serie, incarna perfettamente le caratteristiche dianzi elencate. Se poi questa investitura ha urtato la suscettibilità di qualcuno, per il direttore Angelozzi non può e non deve essere un problema. Tornando alle entrate, il dirigente catanese è stato molto esplicito anche sul possibile arrivo di Vignali, giocatore che conosce molto bene. Per lui Vignali sarebbe un prospetto molto gradito e in questo senso il club si sta muovendo, fermo restando che se non dovessero crearsi le condizioni per chiudere felicemente la trattativa, il Frosinone se ne farà una ragione e rivolgerà altrove le proprie intenzioni. Fotografando l’attuale momento, Angelozzi ha posto l’accento su come certi arrivi, leggi Ciervo, Turati, Moro e Mulattieri, soddisfino appieno la progettualità del Frosinone e indichino chiaramente come il club ciociaro sia meta gradita anche per giovani di grandi prospettive. Discorso a parte merita Caso, che aveva offerte da molti club cadetti e anche da qualche società della massima serie, per essersi messo in mostra magnificamente nell’ultimo torneo di B. Il ragazzo ha scelto Frosinone è questo è un motivo d’orgoglio per chi ha condotto la trattativa assicurando al club un giocatore di enormi potenzialità. Guido Angelozzi ha per un attimo ribaltato i ruoli chiedendo ai giornalisti presenti come fossero stati accolti nella scorsa estate gli arrivi di Gatti e Zerbin. I due giocatori che poi hanno conosciuto la gloria azzurra e che ora sono destinati alle massime platee giunsero in effetti in Ciociaria accompagnati se non da scetticismo, quantomeno da una certa indifferenza. “Abbiate fiducia in me”, il messaggio sintetico del direttore canarino, che di certo ha credenziali, esperienza e fatti anche recenti a supportarne e sostenerne l’operato. A chi gli fa notare che gli acquisti finora sono andati anche in direzione della duttilità, Angelozzi dà ragione ed elegge Kone a ideale simbolo di quel giocatore capace di esprimersi compiutamente in più ruoli. Quanto al potenziale a volte davvero straordinario di altri club, Angelozzi è ancor più esplicito: “Sappiamo che ci sono squadre che hanno proprietà particolarmente ricche e organici sulla carta davvero formidabili. Nessuno vuol nascondersi le oggettive difficoltà di questo campionato, ma se trenta anni di esperienza tra i professionisti significano qualcosa, mi permetto di dire che questo Frosinone avrà la possibilità di confrontarsi alla pari anche con queste corazzate. In B ritengo che la corsa, la voglia, la gamba e la determinazione a volte possano ribaltare certe gerarchie. Inoltre un giocatore bravo non deve per forza avere 200 presenze alle spalle, ma se ha qualità e voglia di emergere può fare anche da subito la differenza”. Messaggio chiaro. Il Frosinone c’è. “Abbiamo un grande presidente, innamorato della sua squadra. Questa è la qualità poi importante del Frosinone. Tanti altri aspetti poi possono essere migliorati. Tutti insieme lavoriamo per questo”. Fiducia è la parola d’ordine. Il campo dirà il resto.

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