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Vallortigara salta sul bronzo e salva la spedizione azzurra ad Eugene

Roberto Mercaldo
Beffa per Tortu, escluso per tre millesimi dalla finale dei 200 metri
Luglio 21, 2022
Elena Vallortigara

Quando tra le cinque superstiti è stata la sola a superare i 2,00 alla prima prova, Elena Vallortigara è stata la potenziale medaglia d’oro dei mondiali di Eugene. La magia è svanita quando l’australiana Patterson ha valicato l’asticella posta a 2,02, imitata poco più tardi dall’ucraina Mahuchic, dominatrice della Diamond League e grande favorita della gara. La meravigliosa prova di Elena, che non ha commesso alcun errore fino al fatale 2,02, è valsa comunque un meritatissimo podio, il primo e temiamo anche l’ultimo di questa spedizione americana della nostra nazionale. Elena è prepotentemente tornata alle misure che le appartennero nel 2018, sua migliore stagione agonistica. Poi, tante vicissitudini, legate ad infortuni, e con esse il dubbio di essere entrata in un tunnel infinito. Invece, eccola qui, elegante e capace di volare con stile, con rabbia, con ostinazione. Il bronzo di Vallortigara elimina il rischio di un ritorno a mani vuote e vendica in qualche modo le medaglie di legno conquistate loro malgrado da Fantini nel martello e dall’omologo di Elena, Tamberi, nell’alto maschile. Tra le stelle azzurre non solo sorrisi: Filippo Tortu, pur avendo siglato il nuovo record personale sui 200, ha incassato una doppia beffa: ha infatti perso per soli 3 millesimi il secondo posto della sua semifinale, beffato dal canadese Brown, e per un solo centesimo si è visto negare il secondo tempo di ripescaggio. Il 20”10 rappresenta comunque la seconda prestazione italiana di ogni epoca, dopo il 19”72 di Pietro Mennea, che fu a lungo primato del mondo. Naturalmente il campionissimo di Barletta ha corso altre volte in carriera sotto i 20”10 firmati ieri dal sardo-brianzolo, ma nella classifica all-time ora Filippo ha scavalcato Desalu, che con 20”13 deteneva il secondo posto. Nella giornata di ieri è caduto anche uno storico record italiano, per opera di Ayomide Forolunso, che ha ritoccato di 20 centesimi il 54”54 della Pedroso. Purtroppo la prodezza non è bastata a raggiungere la finale per l’italiana nata in Nigeria, che ha colto comunque un prestigioso decimo posto. Bene negli 800 Catalin Tecuceanu, che ha superato il primo turno degli 800, correndo sotto l’1’45”. E adesso grande attesa per il marciatore Stano, che punta a una medaglia, e per Larissa Iapichino, che vuole il suo record italiano e con esso la finale.

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