E’ arrivata la decisione della Prefettura di Latina sul Comune capoluogo. Sono stati indetti i comizi elettorali per il 4 settembre nelle 22 sezioni indicate dal Tar.
Naturalmente bisognerà attendere il 26 luglio, quando si terrà l’udienza sul ricorso di Coletta contro la sentenza del tribunale amministrativo. In linea teorica un eventuale ballottaggio si terrebbe due settimane successive: il 18 settembre. Ovviamente pende l’esito del Consiglio di Stato che il 26 luglio si pronuncerà sul ricorso del sindaco decaduto Damiano Coletta. Fino a quella data Forza Italia proverà a prendere tempo sul rapporto con quest’ultimo. Confermerà il sostegno a Zaccheo in caso di nuove elezioni, senza però pronunciarsi sul sostegno all’amministrazione Coletta in caso di accoglimento della sospensiva. Tutto lascia presagire che però alla fine anche dentro FI ci si orienterà verso una linea comune con il resto della coalizione di centrodestra. Le elezioni regionali (e politiche) imminenti ‘costringeranno’ gli azzurri a tornare nella loro casa di origine.
VERSO IL VOTO POLITICO
Con le dimissioni annunciate dal premier Draghi, Mattarella dovrebbe sciogliere le camere forse già la prossima settimana e teoricamente la data perfetta per il voto sarebbe domenica 25 settembre. Ma non si può: quel giorno cade il Capodanno ebraico, Rosh Ha Shana, e già una volta scoppiò un putiferio perché il governo aveva fissato le elezioni per il giorno della Pasqua ebraica, e si dovette riparare prolungando l’apertura dei seggi per altre 24 ore. Era il 1994, l’anno del trionfo di Berlusconi. Stavolta si ovvierà saltando alla domenica successiva, 2 ottobre. Se andrà davvero così sarà la prima elezione del parlamento italiano svolta in autunno.