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L’amaro epilogo di una sindaca eletta grazie a Fratelli d’Italia, ma che flirtava con esponenti del Pd e di sinistra

Marco Battistini
Un sindaco ‘scomodo’. Soprattutto per Fratelli d’Italia. Roberta Tintari è stata travolta da una vicenda giudiziaria che pone fine ad un’amministrazione comunale che da troppo tempo non convinceva neanche il primo partito della maggioranza.
Luglio 20, 2022
Roberta Tintari, sindaco di Terracina

E’ dunque accusata di turbata libertà degli incanti e falso la sindaca di Terracina, Roberta Tintari, arrestata nell’ambito di una operazione dei carabinieri di Latina e della Capitaneria di Porto che ha portato 5 persone agli arresti domiciliari. Alla sindaca, in particolare, e’ contestato un episodio di turbata libertà degli incanti in relazione alla gestione dell’arenile comunale. Insieme a lei, per fatti che risalgono al 2019, e’ coinvolto anche l’allora vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi, già arrestato a gennaio scorso. Nell’ambito dell’inchiesta sono stati arrestati anche il presidente del consiglio comunale e altri due assessori. In generale l’inchiesta riguarda il settore del demanio marittimo. 
Solo nelle prossime ore si saprà quanto l’inchiesta inciderà sul piano politico. Ad ogni modo sono attese le dimissioni della sindaca ed ormai appare prossimo lo scioglimento del Consiglio comunale. Vicenda giudiziaria a parte vale la pena però sottolineare il fatto che la gestione Tintari era ormai arrivata quasi al capolinea. Appena due anni fa aveva raccolto il testimone dall’eurodeputato Nicola Procaccini, uno degli esponenti di FdI più vicini a Giorgia Meloni.

SINDACO E FRATELLI D’ITALIA ERANO GIA’ SEPARATI IN CASA

Un sindaco ‘scomodo’. Soprattutto per Fratelli d’Italia. Roberta Tintari è stata travolta da una vicenda giudiziaria che pone fine ad un’amministrazione comunale che da troppo tempo non convinceva neanche il primo partito della maggioranza. A partire dalla conferma di Carla Amici, storico esponente del Pd alla direzione generale dell’Azienda Speciale di Terracina, avvenuta nel novembre 2020. Dubbi e perplessità serpeggiavano già da allora. Ma Fratelli d’Italia da diversi mesi aveva contestato in modo sempre più netto le scelte della sindaca. Solo ad aprile il caso della decisione di affidare la presidenza della Fondazione stessa a Federico Fauttilli, ex deputato della lista Monti e da sempre figura importante del centrosinistra pontino. “Nulla contro la persona, sia chiaro -venne rimarcato in una nota di Fabio Minutillo coordinatore Fratelli d’Italia Terracina- ma davvero non comprendiamo perché alla guida dell’ente sia stato nominato un esponente politico, oltretutto così caratterizzato a sinistra”. Quindi ancora più dure le critiche provenienti dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Il consigliere comunale Vincenzo Di Girolamo a maggio si era rivolto al sindaco Roberta Tintari, evidenziando come gli assessorati all’urbanistica e al demanio “sono in mano al centrosinistra, oltreché alla nomina di Fauttilli come Presidente della Fondazione e alla direzione dell’Azienda Speciale in mano a una dirigente del Partito Democratico. “Troviamo poca concretezza sul territorio. Potremmo valutare “, aveva spiegato l’esponente e capogruppo di Fratelli d’Italia.Quindi a fine giugno, vi era stato uno scontro durissimo tra Fratelli d’Italia, ancora il capogruppo Vincenzo Di Girolamo e il Sindaco Tintari sull’argomento del contendere delle due mozioni “urbanistico-edilizie” presentate dal consigliere comunale del Partito Democratico Armando Cittarelli. Sullo sfondo i casi più eclatanti di indagini giudiziarie sull’edilizia cittadina: Corafa e Pro Infantia.
Lo scontro, come noto, si era consumato, rispetto alle mozioni “Dem” su rigenerazione urbana e recupero edilizio e sul regolamento per la monetizzazione di aree destinate a standard urbanistici e a parcheggi pertinenziali.

UN’AMMINISTRAZIONE PIU’ VICINA AL PD

Per Fratelli d’Italia “una parte della maggioranza eletta alle ultime elezioni cittadine sembra trovarsi più a suo agio con il Pd, che con il partito di Giorgia Meloni, che pure è il maggior partito della coalizione. Il Pd si è fatto promotore di due mozioni in Consiglio comunale che -evidenziavano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia- se approvate, avrebbero inferto un duro colpo all’edilizia privata e a tutto ciò che ruota intorno ad essa. Purtroppo, abbiamo compreso che diversi consiglieri della maggioranza, anche su proposta dell’attuale assessore all’urbanistica, si sarebbero espressi a favore di tali mozioni. Per impedire questo grave errore politico e amministrativo  abbiamo scelto di far venire meno il numero legale”.Insomma sul piano politico tra FdI e l’amministrazione Tintari si stava consumando un lento divorzio, che con ogni probabilità sarebbe culminato con una resa dei conti definitiva. A ‘togliere le castagne dal fuoco’ ha pensato la magistratura. Quanto ai reati contestati, ricordiamo, vale sempre la presunzione di innocenza. E la speranza è che la sindaca Tintari possa dimostrare la sua assoluta estraneità con il prosieguo del procedimento penale. 

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