Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, sono fortemente intenzionati a chiudere la partita del termovalorizzatore romano per lo smaltimento dei rifiuti urbani entro la fine di questo mese di luglio. Compresa la scelta della localizzazione del sito dove verra’ costruito l’impianto, terreno sul quale si rincorrono al momento solo voci. Potrebbe essere individuata l’area in localita’ Santa Palomba, su uno degli angoli della rotatoria di Cancelliera, all’incrocio tra le vie Ardeatina, Cancelliera e Valle Caia, ma non è ancora detto. Le valutazioni sono in corso. Sindaco e giunta che procedono spediti, dunque, forti del via libera al progetto contenuto nel decreto Aiuti al Senato con la fiducia. Ma se entro la fine del mese il nodo dell’area sulla quale costruire il Termovalorizzatore sul “modello Copenhagen” dove essere sciolto, automaticamente si innesterebbero tutte le procedure sulle quali mettere in moto l’organizzazione di una gara per affidare l’appalto della costruzione del “grande sarcofago”, che necessariamente dovra’ essere di livello internazionale, anche in considerazione dei livelli d’investimento necessari (si calcola una spesa che si aggira tra i 600 e i 700 milioni di euro).
BANDO E PROGETTO PRELIMINARE
Una volta stilato e completato il bando di gara si potrebbe procedere alla sua pubblicazione che potrebbe avvenire il 1 gennaio 2023. Al bando sarebbe annessa anche la richiesta di una progettazione preliminare che dovrebbe poi portare entro 60 giorni alla stesura di un progetto architettonico e tecnico esecutivo. Decorrono poi i termini del tempo necessario per la valutazione delle adesioni al bando e quindi la scelta del progetto che sara’ ritenuto idoneo a vincere l’appalto. Si calcola che entro la metà di giugno del 2023 si puo’ cosi’ procedere alla costruzione del termovalorizzatore cominciando a scavare le sue fondamenta. In tutto ci dovrebbero volere due anni. Il termovalorizzatore di Roma deve essere pronto entro l’inizio del Giubileo del 2025 e per questo obiettivo il sindaco Gualtieri ritiene indispensabile che entro questa data debba entrare in funzione almeno una linea produttiva, utile allo smaltimento dei rifiuti della citta’.
ANNUNCIO ALLA FESTA DELL’UNITA’
Quello del termovalorizzatore è davvero il primo obiettivo posto dalla nuova amministrazione capitolina. Gualtieri, intercettato dai cronisti alla Festa dell’Unità è tornato sul tema: “Un investimento remunerativo. Ci saranno le procedure di gara. Ci sarà un progetto e ci sarà una proposta. Poi ci sarà la possibilità di presentare le offerte. Pensiamo che sia possibile l’apertura dei cantieri già tra un anno”. Occorre peraltro ricordare che l’annuncio di un impianto di incenerimento per la Capitale risale allo scorso aprile. Da subito è parso chiaro che non sarebbe stato possibile realizzarlo senza una scorciatoia per bypassare il piano rifiuti regionale, che non prevede alcun termovalorizzatore. Da qui l’intervento del governo e l’inserimento nel decreto Aiuti di una sorta di commissario straordinario da individuare nella persona del sindaco Gualtieri per i rifiuti di Roma. In questo modo per il Campidoglio è possibile marciare in autonomia, andando in deroga alla normativa vigente.