Sale il pressing di Fratelli d’Italia su FI. Nonostante le rassicurazioni sul sostegno azzurro a Vincenzo Zaccheo in caso di voto-bis nelle 22 sezioni indicate dal Tar, il partito di Giorgia Meloni chiede un impegno preciso sulla sfiducia al sindaco Coletta. “Il tema vero è cosa intende fare Forza Italia se il Consiglio di Stato concedesse la sospensiva nell’udienza del 26 luglio. È su quello che vogliamo chiarezza -ha affermato Enrico Tiero– vice coordinatore regionale di FdI- non mettiamo in dubbio la lealtà di Forza Italia nei mesi che hanno preceduto le elezioni, non discutiamo il lusinghiero risultato ottenuto che ha contribuito a far raggiungere al centrodestra unito il 53% dei consensi. Contestiamo quanto avvenuto successivamente, cioè la scelta di Forza Italia di andare a fare parte della disastrosa maggioranza di programma del sindaco Coletta. Fratelli d’Italia, subito dopo l’esito del ballottaggio, ha detto chiaramente quale era la strada da seguire: far partire l’amministrazione, consentire l’approvazione del bilancio e la messa in sicurezza dei conti del Comune, e poi sfiduciare il sindaco per tornare al voto”.
FORZA ITALIA DEVE FARE MARCIA INDIETRO
Tiero è perentorio e non ammette equivoci o silenzi. “Forza Italia ha scelto invece di diventare parte della maggioranza di Coletta, assieme a PD e Movimento 5 Stelle -ha affermato l’esponente di FdI- adesso, non potremmo accettare che se si vota, Forza Italia torna nel centrodestra, in caso contrario torna a fare la stampella ad un sindaco di sinistra, perché di questo si tratta.
Noi non siamo per le scelte di convenienza, siamo per scelte coerenti con un percorso, e il nostro è un percorso di centrodestra”. Ma soprattutto Tiero invoca un intervento dei vertici nazionali, un elemento che a quanto pare non sarebbe gradito a Claudio Fazzone. “Non possiamo tollerare eccezioni a sei mesi dalle elezioni politiche nazionali e regionali. Per questo chiediamo che intervengano i leader nazionali: Latina non può costituire un precedente -ha proseguito Tiero– allora, se Forza Italia vuole continuare ad essere perno del centrodestra, ricoprendo il ruolo che giustamente le spetta, sia consequenziale: non deve limitarsi a sostenere Zaccheo al voto, ma, nel caso in cui il Consiglio di Stato riabilitasse il sindaco e i consiglieri comunali, deve contribuire con i suoi voti a percorrere la sola strada possibile: sfiduciare Coletta e chiudere definitivamente questo capitolo”. Ma al numero 2 di Fratelli d’Italia non basta la sfiducia a Coletta: Forza Italia deve fare dietrofront anche in Provincia e lasciare l’alleanza con i dem. “Da Calvi e dal senatore Fazzone ci attendiamo una risposta chiara, netta ed inequivocabile -ha aggiunto Tiero– come vorremmo sapere come intenda risolvere la questione relativa alla Provincia di Latina dove governa con il Pd. L’unità del centrodestra non si fa a parole, si fa nei fatti, a Forza Italia non resta che dimostrare da che parte vuole stare”.
FRATELLI D’ITALIA PUNTA ANCHE STEFANELLI
Ed effettivamente la linea tracciata da Tiero non può essere attaccabile. Da troppo tempo Forza Italia almeno in provincia di Latina, ha intrapreso una strada che la pone fuori dall’alleanza di centrodestra. Governare il capoluogo e l’ente provinciale con il Pd, le civiche e il Movimento 5Stelle non può essere giustificato dalla necessità di gestire una ‘fase emergenziale’. Il rapporto consolidato con frange importanti del Pd romano e regionale è ben noto, ma l’area pontina di Forza Italia rischia di porsi in contrasto con la linea di Tajani e Gasparri, nonchè dei vertici nazionali. Dunque il richiamo alla chiarezza di Enrico Tiero è ineccepibile. Sulla sfiducia a Coletta ed il ribaltone in Provincia gli azzurri non potranno fare melina per troppo tempo. Le elezioni si avvicinano e Fazzone rimanendo nel campo del centrodestra, dovrà necessariamente eliminare le ‘zone d’ombra’ venutesi a creare da quasi un anno a questa parte. In ballo c’è l’alleanza per le regionali ed i posti per il prossimo Parlamento. Ovvero il futuro politico del senatore di Fondi, ma anche dell’intero centrodestra locale. La logica vuole che si arrivi ad un compromesso accettato da tutti. Possibilmente senza né vinti né vincitori.
FDI E LEGA CHIEDONO LUMI ALLA LAMORGESE
Sullo sfondo restano le polemiche sulla vicenda giudiziaria che ha portato all’annullamento parziale delle elezioni comunali di Latina. “La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese venga a riferire alla Camera sulla vicenda dell’annullamento delle elezioni a Latina”. Lo ha affermato in aula Paolo Trancassini, deputato e coordinatore regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. “Nei giorni scorsi – ha spiegato Trancassini – il Tar del Lazio ha annullato le elezioni ammnistrative del Comune di Latina, il secondo Comune più grande del Lazio. Gravissime violazioni hanno inciso sull’esito del voto: nella sentenza si leggono preoccupanti motivazioni come la prassi della scheda ballerina, utilizzata dalla criminalità organizzata per condizionare e controllare il voto, dando una scheda già compilata all’elettore. Autorevoli esponenti del Pd, come il coordinatore regionale del Lazio, ha portato la sua solidarietà al sindaco decaduto per queste gravi irregolarità: è chiaro come l’avversione al voto diventi anche avversione ai controlli sul voto, ma tutto questo è molto grave. Non vorremmo che questa vicenda venisse insabbiata, come è già successo proprio nella Regione Lazio per le inchieste sui 14 milioni di euro spariti per le mascherine, o per concorsopoli con l’ufficio di collocamento ad Allumiere per tutti gli esponenti del Partito Democratico”. “Per questo motivo – conclude l’esponente di Fdi – chiediamo al ministro Lamorgese di venire urgentemente a riferire in Aula”. Un’analoga richiesta è arrivata anche dalla Lega: “Alla luce della sentenza del Tar, che ha annullato le elezioni nel Comune di Latina, abbiamo richiesto oggi in Aula alla Camera un intervento immediato del ministro Lamorgese. Quanto accaduto nel capoluogo pontino ha dell’incredibile, e’ urgente che venga fatta piena luce sulla dinamica di una elezione che, sin dal primo momento, ci ha lasciato perplessi”. Insomma Fratelli d’Italia e Lega non sono intenzionati a mollare di un centimetro sul caso Latina. Per ora fa più rumore il silenzio assordante di Forza Italia.