Nel vortice di reazioni successive alla sentenza del Tar che ha fatto decadere l’amministrazione Coletta ed il Consiglio è mancata la presa di coscienza della classe politica latinense sui nuovi ritardi all’orizzonte per l’autostrada Roma-Latina. Il Governo ha prorogato di due anni la scadenza degli espropri dei terreni che saranno coinvolti nella realizzazione dell’autostrada Roma-Latina, mettendo al sicuro la realizzazione dell’opera. Ma per l’apertura dei cantieri bisognerà aspettare almeno fino al 2024. La disposizione è presente nel Decreto Legge n. 85 del 7/2022, secondo cui: “È disposta la proroga di ulteriori due anni, fino al 3 agosto 2024, del termine previsto per l’adozione dei decreti di esproprio”. Marco Picca, presidente di Federlazio ha comunque preso atto del provvedimento. “Grazie a una interrogazione parlamentare, che ha messo in evidenza il rischio gravissimo e concreto che si stava correndo con le imminenti scadenze, il Governo è corso ai ripari e garantisce altro tempo -ha affermato Marco Picca– fino ad oggi si è parlato solo di progetti, senza aver visto ancora nulla di concreto. Ora si fa appello all’accelerazione di tutta la macchina burocratico amministrativa, affinché i lavori vengano finalmente avviati, dal momento che il territorio da decenni attende la realizzazione dell’opera, fondamentale per lo sviluppo della nostra provincia”. Anche per questo a Latina serve un’amministrazione comunale pienamente legittimata ed in grado di portare avanti le legittime per non dire sacrosante richieste di cittadini e imprese in tema di infrastrutture.
SOCIETA’ IN HOUSE PER L’OPERA
Occorre ricordare a scanso d’equivoci che i fondi per l’opera ci sono. Le risorse per lo snodo Roma Latina, che collegherà i Comuni di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia, Cisterna e Latina sono state confermate dal ministero delle Infrastrutture.
Sarà realizzata in House dalla nuova società creata per la gestione della rete autostradale con riduzione del costo dell’opera e dei tempi di realizzazione, poiché non ci sarà una gara pubblica e il soggetto attuatore sarà una società partecipata dello Stato. Astral si sta occupando della revisione del progetto. A termine del quale si avrà una stima dei costi definitivi e dei tempi di realizzazione. Senza l’esigenza di margini di guadagno come coi privati, gli importi totalmente a carico dello Stato, saranno ridotti e, stando al ministero, privi di criticità. I risparmi della Roma-Latina dovrebbero essere dirottati sulla Cisterna-Valmontone.
Resta il fatto che in 20 anni purtroppo si sono registrati solo slogan e promesse, ma di concreto si è visto ben poco. Nel frattempo Latina continua a subire una carenza di collegamenti adeguati con Roma, visto che è sotto gli occhi di tutti che la Pontina, com’è oggi, non può dirsi sufficiente.