La Regione Lazio ha puntato i riflettori sugli episodi di criminalità nel litorale pontino e sulle infiltrazioni della malavita nelle amministrazioni locali. La commissione Affari costituzionali, sicurezza, lotta alla criminalità e antimafia ha rivolto l’attenzione alle ultime inchieste che hanno riguardato alcuni Comuni a sud della Capitale.
Oggetto della seduta della commissione: “gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma“. Sono stati il Presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità, Gianpiero Cioffredi e la consigliera regionale Gaia Pernarella a introdurre l’incontro.
Presenti i sindaci di Sperlonga Armando Cusani, di Formia Gianluca Taddeo, di Minturno Gerardo Stefanelli e di Aprilia Antonio Terra. Per Bankitalia le operazioni finanziarie sospette sono aumentate, in provincia di Latina, dal 2020 al 2021. Ma anche l’attività delle forze dell’ordine porta sempre maggiori risultati, come testimoniato da una serie di risultati investigativi che Cioffredi ha ricordato. Un patto vero e proprio tra organizzazioni criminali autoctone e propaggini di organizzazioni criminali di provenienza extraregionale è ciò di cui si parla in una sentenza citata da Cioffredi. A Formia, ad esempio, la presenza dei clan è molto forte, poiché vi trovano asilo quelli che fuggono dalla guerra di camorra del vicino casertano. Un salto di qualità si impone quindi anche alle istituzioni e agli operatori economici e sociali per fronteggiare la situazione, ha concluso così Cioffredi.
Il capogruppo di FI Giuseppe Simeone ha parlato di una situazione preoccupante ma che in parte è anche spiegata dalla posizione di Latina, collocata tra la città metropolitana di Roma e la Campania a sud. Serve grande attenzione quindi, secondo il consigliere, mentre al contrario gli organici si assottigliano tra forze dell’ordine e magistratura. Chiamata a una maggiore attenzione è la Regione, anzitutto. Ma anche il soggiorno obbligato di esponenti della criminalità nella zona non aiuta, quindi vengono in rilievo anche responsabilità di livello statale. Le amministrazioni locali sono l’ultimo anello della catena e il più esposto, per Simeone.
Ancora tra i consiglieri, Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle ha confessato lo spavento per ciò che si è ascoltato e soprattutto per la rassegnazione che sembra fare capolino. Il pericolo vero, secondo Salvatore La Penna del Partito democratico, è la disponibilità da parte delle organizzazioni criminali di contante in quantità, che può fare molto comodo, purtroppo, ad aziende in stato di crisi.
Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ha invece dichiarato di non avere mai ricevuto pressioni in anni di amministrazione e ha proposto un patto anti-riciclaggio obbligatorio tra enti locali.
PERNARELLA LANCIA L’ALLARME
A puntare il dito sui rischi di un’escalation criminale nel litorale sud del Lazio è stata la consigliera regionale del M5S Gaia Pernarella.
“I numerosi e gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma –ha dichiarato nel suo intervento la consigliera regionale Gaia Pernarella– destano profonda preoccupazione e se anche le commissioni regionali non hanno competenze ispettive, una riflessione su quello che sta accadendo, va fatta. Per questo motivo, già nel mese di marzo ho richiesto una seduta della I Commissione regionale che si occupa anche di lotta alla criminalità e antimafia, alla presenza dei sindaci della zona e delle associazioni che si occupano di combattere l’illegalità”.
L’esponente pentastellata ha segnalato alcune situazioni particolarmente a rischio come Aprilia e Formia.
“I mesi successivi alla mia richiesta di sono arricchiti di ulteriori fatti –ha continuato Pernarella– e nuovi interventi delle forze dell’ordine che hanno a loro volta accresciuto la consapevolezza che la giornata di oggi era necessaria da cui ringrazio tutti i Sindaci, loro delegati, le associazioni che hanno inteso essere presenti. Negli ultimi mesi abbiamo registrato una imponente operazione della Direzione Antimafia che ha interessato i Comuni di Anzio e Nettuno coinvolgendo direttamente anche gli amministratori dei due comuni con ramificazioni nella vicina Aprilia. O a Formia dove c’è stata una sparatoria che ha visto risultato ferito un esponente di una nota famiglia criminale e un mese e mezzo fa un’operazione dell’Antimafia intervenuta con gli elicotteri su cui, ho letto, si è espresso con parole che mi sembrano degne di attenzione da parte di questa Commissione, anche un parroco cittadino, direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi”.
Altrettanto inquietanti sarebbero da considerare i rapporti fra malavita e istituzioni locali, un malcostume soprattutto pontino.
“Episodi attenzionati dalle forze dell’ordine e dagli organi inquirenti, purtroppo non nuovi per il territorio del litorale sud della regione che da anni si ritrova a fare i conti con spaccio, prostituzione, agromafie e sfruttamento degli immigrati a cui si aggiungono episodi di arresti per corruzione nelle Istituzioni come nei casi di Sabaudia e Terracina. Ritengo per tutto quanto elencato sia fondamentale e importante tenere alta l’attenzione, tra di noi cosi come tra i cittadini, compito a cui sono convinta sta adempiendo coraggiosamente la stampa, anche in questo caso credo non senza difficoltà, considerato gli spessori criminali con cui deve confrontarsi”, ha concluso Pernarella il suo intervento.