La prima maglia gialla della “Grande Boucle”, per i meno avvezzi alle metafore il Tour de France, la assegnerà la crono di Copenaghen. A 109 anni la corsa organizzata da “L’Equipe” parte dalla Danimarca e affida ai 13 chilometri piatti del cronoprologo il compito di disegnare la prima classifica. Filippo Ganna, il cronoman più forte del mondo, ambisce pertanto ad essere il primo ciclista a vestire l’ambita maglia di leader. Nessuna speranza di portarla a Parigi, perché è il ciclismo è uno sport che non autorizza sogni. Se non sei in grado di batterti con i primi sulle Alpi e sui Pirenei, impossibile puntare al traguardo finale. Però Filippone non se ne cruccia e nemmeno si fa tentare oltre il lecito da chi gli dice che un giorno, chissà… Per ora lui è il migliore al mondo nelle cronometro e può essere competitivo nelle corse di un giorno. La trasformazione da specialista di classiche a uomo da classifica per i grandi Giri è riuscita solo ad Armstrong. Ma lì ci fu un inganno che la storia svelò, con colpevole ritardo. Ad insidiare la prima maglia gialla al ragazzone di Verbania saranno gli specialisti delle prove contro il tempo, in particolare Bisseger e Van Aert. Subito dietro Kung, Vingegaard, Vlasov e naturalmente Roglic. L’esperto sloveno sarà anche il principale e forse unico reale interlocutore per il successo finale del connazionale Tadej Pogacar, destinato a fare incetta di Tour e grandi Giri, alla luce di quanto ha mostrato nei primi strabilianti anni da professionista. Meno chance per Geraint Thomas, Vingegaard e Akexander Vlasov, che potrebbero entrare in gioco solo se Pogacar e Roglic dovessero rendere al di sotto delle loro comprovate possibilità. A Peter Sagan, Van Aert e Vanderpoel il compito di movimentare le tappe di media difficoltà e di andare a caccia della maglia verde. Noi confidiamo in Bagioli, che punta a traguardi di giornata buttando però un occhio alla classifica per vedere dove possano collocarlo i propri progressi sulle grandi montagne. Ci sarà anche Cattaneo a fare da battitore libero mentre le ruote veloci saranno Jacobsen, Ewan e il “vecchio” Kristoff. Come sempre sarà spettacolo, su strade roventi ma affollate perché il Tour è il Tour ed è impossibile resistere al suo fascino.