informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Poco più di un mese per salvare l’autostrada. Via ed espropri, l’ultima ‘grana’. Il futuro dell’opera nelle mani del governo

Marco Battistini
Le imprese pontine, prive di collegamenti rapidi e sicuri, non hanno più ossigeno per andare avanti. Il ritardo accumulato tra corsi e ricorsi, polemiche a volte strumentali, si è tradotto in una ferita aperta nel tessuto imprenditoriale di un territorio tagliato fuori con il resto del Paese e con l’Europa.
Giugno 21, 2022
Uno dei tanti incidenti sulla Pontina

E’ corsa contro il tempo per l’autostrada Roma-Latina. I margini per realizzare l’opera restano stretti. In un’interrogazione dell’on. Gianfranco Rotondi al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, si chiede un intervento tempestivo del governo. Ad agosto scadrà la Valutazione di Impatto Ambientale e gli espropri per la realizzazione dell’opera. Se i lavori non inizieranno entro tale mese, i proprietari dei terreni espropriati potrebbero tornare in possesso delle aree, con il diritto di chiedere il risarcimento dei danni per non aver potuto fruire delle loro proprietà durante una decade. Un pericolo per il progetto, per le aziende e del tessuto socio economico e per le chance di ripartenza che l’autostrada rappresenta.Di recente, Federlazio Latina aveva lanciato l’allarme degli espropri in scadenza che mettessero in bilico l’autostrada.
L’infrastruttura deve partire entro la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, altrimenti ogni sforzo rischia di essere vanificato. La reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio è strumento di fondamentale importanza per la realizzazione dell’opera: alla scadenza di tale vincolo infatti, non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza.
Stando alle promesse di Zingaretti, entro breve tempo, sicuramente per l’estate, avrebbero dovuto esserci novità per la Roma-Latina. “Confidiamo che entro il 3 agosto saranno conclusi gli espropri sulla Pontina e quindi permettere all’Anas di avviare le procedure per le gare, per rifarla come autostrada, sapendo che il finanziamento è stato deliberato dal Cipe su un progetto che quindi dobbiamo seguire”. Ma dalla Regione è calato il silenzio ed ora la palla è passata completamente nelle mani del governo e del Cipe. Sarà infatti il Comitato interministeriale per la programmazione economica, l’organismo chiamato a prorogare la dichiarazione di pubblica utilità per la Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone. Un passaggio necessario per non dire obbligato per la sopravvivenza del progetto autostradale.

OK DEL GOVERNO MA NON BASTA

Al termine di un incontro nei giorni scorsi avuto fra il ministro Giovannini ed il senatore Calandrini si è avuta la conferma che i fondi per l’opera ci sono. Le risorse per lo snodo Roma Latina, che collegherà i Comuni di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia, Cisterna e Latina sono state confermate dal ministero delle Infrastrutture.
Sarà realizzata in House dalla nuova società creata per la gestione della rete autostradale con riduzione del costo dell’opera e dei tempi di realizzazione, poiché non ci sarà una gara pubblica e il soggetto attuatore sarà una società partecipata dello Stato. Astral si sta occupando della revisione del progetto. A termine del quale si avrà una stima dei costi definitivi e dei tempi di realizzazione. Senza l’esigenza di margini di guadagno come coi privati, gli importi totalmente a carico dello Stato, saranno ridotti e, stando al ministero, privi di criticità. I risparmi della Roma-Latina dovrebbero essere dirottati sulla Cisterna-Valmontone.

UN’OPERA PER DARE OSSIGENO ALL’ECONOMIA

Sono trascorsi tanti, troppi anni e, purtroppo, i cantieri non sono ancora stati aperti. Eppure l’autostrada sarebbe strategica per la mobilità delle persone e delle merci e per la competitività dei territori interessati. Le imprese pontine, prive di collegamenti rapidi e sicuri, non hanno più ossigeno per andare avanti. Il ritardo accumulato tra corsi e ricorsi, polemiche a volte strumentali, si è tradotto in una ferita aperta nel tessuto imprenditoriale di un territorio tagliato fuori con il resto del Paese e con l’Europa. La Pontina d’altronde non è più una strada adeguata a sostenere il carico di traffico a cui è sottoposta soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Occorre dunque agire in fretta. 

Maggio 17, 2024

Sette candidati pontini, ma solo due hanno consistenti possibilità di elezione. Nicola Procaccini e Salvatore De Meo si misureranno sulla capacità

Maggio 16, 2024

Sottrarre all’Arera la regolazione delle tariffe dei rifiuti. È quanto prevedono gli emendamenti al decreto Superbonus presentati in commissione Finanze

Maggio 15, 2024

Si allarga il contrasto in Provincia tra FdI e Lega da una parte e FI dall’altra. i consiglieri provinciali di

Maggio 14, 2024

Non solo europee, dunque, ma anche le amministrative. Ma in terra pontina quali sono i comuni chiamati alle urne? A

Maggio 13, 2024

Per dare ancora più slancio alla campagna per le elezioni europee, Fratelli d’Italia ha deciso di dare il via ai