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Sondaggio Regionali ADN/Kronos: centrosinistra avanti, vola Fratelli d’Italia

Marco Battistini
Nella rivelazione condotta da Alessandra Ghisleri tra i probabili candidati in vantaggio D’Amato nella coalizione di centrosinistra e Lollobrigida in quella di centrodestra
Maggio 20, 2022
La sede della Regione Lazio, Roma

Partita aperta per le regionali. Anche i numeri attuali lo testimoniano. Almeno stando a quanto emerge dal primo di una serie di sondaggi sulle elezioni regionali 2023 realizzati da ‘Euromedia Research’ di Alessandra Ghisleri per Adnkronos. Nel Lazio la coalizione di centrosinistra insieme al M5s in testa con il 48,5%, inseguita dalla coalizione di centrodestra al 46,8%.
In assenza di candidati designati, l’indagine ipotizza una sfida tra personalità i cui nomi sono circolati per una possibile discesa in campo. La rilevazione è stata effettuata, su un campione di 1000 interviste telefoniche e web attraverso metodologia Cati, Cami e Cawi nel periodo 2-3 maggio, con lo scopo di raccogliere le opinioni e le percezioni degli elettori residenti nel Lazio rispetto alle elezioni regionali che si terranno nel 2023. Altri, secondo l’indagine, otterrebbero il 4,7%. La soglia di indecisi-astensione è pari al 42,4%.  

Sorpresa: Alessio D’Amato riscuote più fiducia

I dati della sondaggista, ritenuta da sempre vicina a Berlusconi e a Forza Italia, tracciano un quadro sorprendente sui possibili candidati presidenti della Regione Lazio. Tra l’assessore Alessio D’Amato, il senatore Fi Maurizio Gasparri, il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, l’ex presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, è il titolare della Sanità regionale a riscuotere più fiducia (44%) su chi lo conosce e sul totale della popolazione (32,3%).

L’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato

Gasparri, secondo l’indagine, ottiene il 26,1% di fiducia su chi lo  conosce e il 20,6% sul totale della popolazione; Lollobrigida il 30,5% su chi lo conosce e il 16,5% sul totale della popolazione, Gasbarra il 26,3% su chi lo conosce e il 12,5% sul totale della popolazione. Leodori il 16,5% su chi lo conosce e il 4,1% sul totale. Quanto a  notorietà, invece, Gasparri è sopra gli altri con il 79,1%, seguito da D’Amato al 73,3%, Lollobrigida al 54,1%, Gasbarra al 47,7%, Leodori, al 23,8%. 

D’Amato prevale anche negli scontri diretti

Sia nell’ipotesi di un sfida contro il senatore Fi Maurizio Gasparri che in quella di una competizione contro il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, la coalizione di centrosinistra avrebbe la meglio con D’Amato. E tra lo stesso D’Amato, Daniele Leodori, attuale vicepresidente regionale, ed Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia di Roma, solo il primo riuscirebbe a vincere sullo sfidante di centrodestra. In una prima ipotesi di voto, secondo il sondaggio, D’Amato otterrebbe il 52,5% contro il 47,5% di Gasparri. Leodori si fermerebbe al 45,2% contro il 54,8% di Gasparri mentre Gasbarra otterrebbe il 46,5% contro Gasparri al 53,5%. L’indagine rileva un percentuale di indecisi elevata, tanto da rendere instabile il dato. Nella ipotetica sfida D’Amato-Gasparri gli indecisi-astenuti sarebbero infatti il 46,9%, in quella LeodoriGasparri gli indecisi-astenuti sarebbero il 46,2% mentre nell’ipotesi Gasbarra-Gasparri gli indecisi-astenuti sarebbero il 44,3%. 

I risultati delle sfide ipotetiche

Secondo il sondaggio ‘Euromedia Research’ per ‘Adnkronos’, nella prima ipotesi di voto, con una sfida D’Amato-Gasparri, l’area di centrosinistra a sostegno dell’assessore in carica alla Sanità del Lazio otterrebbe una percentuale di voti tra il 50,3% e il 54,7% con una media del 52,5% che è più di quanto l’area del centrosinistra ha ottenuto alle europee 2019 (48,82), meno rispetto alle regionali 2018 e alle politiche 2018, rispettivamente 56,25% e 59,72%. L’area di centrodestra in sostegno di Gasparri invece, con una forchetta tra il 45,3 e il 49,7%, in media il 47,5% otterrebbe un risultato più basso rispetto alle europee 2019 (48,44%), ma più alto rispetto alle regionali 2018 e alle politiche 2018, rispettivamente 36,37% e 35,37%. Nella seconda ipotesi di voto, l’area di centrosinistra a sostegno di Leodori otterrebbe un intervallo tra il 43 e il 47,4% con una media del 45,2%, quindi meno di quanto ottenuto nelle precedenti elezioni europee 2019, regionali 2018 e politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra con Gasparri, con un intervallo tra il 52,6 e il 57%, in media il 54,8% otterrebbe una percentuale di voti maggiore rispetto alle europee 2019, regionali 2018 e politiche 2018. Nella terza ipotesi di voto, l’area di centrosinistra con Gasbarra otterrebbe un intervallo tra il 44,3% e il 48,7%, in media il 46,5%, meno di quanto ottenuto dalla stessa coalizione alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra a sostegno di Gasparri otterrebbe tra il 51,3 e il 55,7%, in media il 53,5% più di quanto totalizzato alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018. Anche in un’ipotetica sfida con il deputato Fdi Francesco Lollobrigida, D’Amato, tra i candidati di centrosinistra analizzati, sarebbe l’unico a primeggiare. In questa ipotesi di competizione, secondo il sondaggio, D’Amato otterrebbe il 53,4% contro il 46,6% di Lollobrigida. Leodori si fermerebbe al 46% contro il 54% di Lollobrigida mentre Gasbarra otterrebbe il 48% contro Lollobrigida al 52%. L’indagine rileva un percentuale di indecisi elevata, tanto da rendere instabile il dato. Nella ipotetica sfida D’Amato-Lollobrigida gli indecisi-astenuti sarebbero il 48,2%, in quella Leodori-Lollobrigida gli indecisi-astenuti sarebbero il 50% mentre nell’ipotesi di una competizione tra Gasbarra e Lollobrigida gli indecisi-astenuti sarebbero il 48,4%. Secondo il sondaggio ‘Euromedia Research’ per ‘Adnkronos’, nella prima ipotesi di voto, con una sfida D’Amato-Lollobrigida, l’area di centrosinistra a sostegno dell’assessore in carica alla Sanità del Lazio otterrebbe una percentuale di voti tra il 51,2% e il 55,6% con una media del 53,4% che è più di quanto l’area del centrosinistra ha ottenuto alle europee 2019 (48,82), meno rispetto alle regionali 2018 e alle politiche 2018, rispettivamente 56,25% e 59,72%.

L’area di centrodestra in sostegno di Lollobrigida invece, con una forchetta tra il 44,4 e il 48,8%, in media il 46,6% otterrebbe un risultato più basso rispetto alle europee 2019 (48,44%), ma più alto rispetto alle regionali 2018 e alle politiche 2018, rispettivamente 36,37% e 35,37%. Nell’altra ipotesi di voto, l’area di centrosinistra a sostegno di Leodori otterrebbe un intervallo tra il 43,8 e il 48,2% con una media del 46%, quindi meno di quanto ottenuto nelle precedenti elezioni europee 2019, regionali 2018 e politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra con Lollobrigida, con un intervallo tra il 51,8 e il 56,2%, in media il 54% otterrebbe una percentuale di voti maggiore rispetto alle europee 2019, alle regionali 2018 e politiche 2018. Nell’ipotesi di voto dell’area di centrosinistra con Gasbarra, quest’ultimo otterrebbe un intervallo tra il 45,8% e il 50,2%, in media il 48%, poco meno di quanto ottenuto dalla stessa coalizione alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018. In tal caso l’area di centrodestra a sostegno di Lollobrigida otterrebbe tra il 49,8 e il 54,2%, in media il 52% più di quanto totalizzato alle europee 2019, alle regionali 2018 e alle politiche 2018. Da segnalare che sempre nell’ambito del sondaggio, alla domanda se ‘ci vuole un civico o un politico?’ il 35,1% risponde  un civico, il 45,5% un politico mentre non sa/non risponde il 19,4%.

I dati dei partiti: Fratelli d’Italia in testa, poi il Pd

Fratelli d’Italia primo partito nel Lazio, seguito dal Partito democratico-Pse e, a oltre dieci punti di distanza, dal Movimento 5Stelle.
Il sondaggio, rispetto alle intenzioni di voto con un’affluenza stimata tra il 63 e il 67%, vede Fratelli d’Italia-Meloni al 27,4%, seguito da Pd-Pse al 23,8%, dal M5s al 12%. A seguire Lega-Salvini all’8,8%, Forza Italia-Berlusconi all’8,2%, Azione+Europa al 6%, Sinistra italiana al 2,9%, Italia Viva all’1,2%, Federazione dei Verdi-Europa Verde all’1,1%, Mdp-Articolo 1 all’1%, altri di centrodestra al 2,4% e altri di centrosinistra allo 0,5%, altri al 4,7%. Alta la soglia di indecisi-astensione pari al 42,4%.

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