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Sette comuni pontini al voto. Ma la vera partita politica si gioca nella ‘Crimea romana’

Marco Battistini
Cinque i candidati sindaci per una sfida che molto probabilmente si risolverà solamente al ballottaggio. Alberto Mosca, candidato da Forza Italia, Udc e Azione, oltre che dalle civiche Città Nuova e Scegli Sabaudia è partito sicuramente in vantaggio, anticipando la concorrenza.
Maggio 16, 2022
Sabaudia panoramica

Sette Comuni al voto in provincia, a Sabaudia la madre di tutte le battaglie. Proprio nella ‘Crimea romana’ si gioca la partita elettorale più importante. Cinque i candidati sindaci per una sfida che molto probabilmente si risolverà solamente al ballottaggio. Alberto Mosca, candidato da Forza Italia, Udc e Azione, oltre che dalle civiche Città Nuova e Scegli Sabaudia è partito sicuramente in vantaggio, anticipando la concorrenza.

La sua discesa in campo è avvenuta con la fine traumatica della scorsa consiliatura. 65 anni, ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e del Ministero della Difesa, Mosca guida l’alleanza più omogenea e compatta. Ha dalla sua la credibilità ed un tratto civico che può fare la differenza. Ha coinvolto i giovani in campagna elettorale ed ha tra i punti essenziali del programma il cambio di passo della macchina amministrativa, rimasta impantanata nelle secche della corruzione e dell’inefficienza. Se non ci fosse stata una frammentazione eccessiva del quadro politico avrebbe potuto chiudere la partita già al primo turno, ma ora dovrà fare i conti con altri 4 avversari. In primis Enzo Di Capua, ufficiale in congedo della Guardia di Finanza, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia. Ha come svantaggio il fatto di provenire già da una precedente esperienza politica consiliare e dunque non potrà certo puntare sull’effetto novità. Sulla carta il ballottaggio dovrebbe riguardare questi due candidati. Ma c’è un terzo incomodo che potrebbe ribaltare le previsioni. E’ Maurizio Lucci, 71 anni, ex sindaco sfiduciato nel 2016. E’ tornato in corsa con tre liste civiche al suo fianco, ma è soprattutto un volto conosciuto in città. Il suo consenso personale potrebbe insidiare soprattutto il candidato della destra Di Capua, pescando nel suo stesso bacino d’utenza. Un altro ufficiale, dell’Esercito italiano, concorre nella partita dei sindaci. Si tratta di Paolo Mellano, già candidatosi nel 2017, spera di potersi ritagliare uno spazio sufficiente a diventare ago della bilancia al secondo turno. Il quinto candidato è l’unico di area di centrosinistra. Si tratta di Giancarlo Massimi, funzionario della Regione Lazio, sostenuto dal Pd e dalla sua lista civica. Tra i candidati della sua coalizione Paola Carelli, figlia dell’ex deputato della Dc Rodolfo.

SFIDA ROSA ALL’OMBRA DEL CIRCEO

A pochi chilometri si consumerà una sfida tutta al femminile. San Felice Circeo avrà certamente un sindaco donna. La corsa alla successione di Giuseppe Schiboni vede in pole position Monia Di Cosimo, consigliera uscente molto vicina al primo cittadino. Con lei la lista civica Circeo futura, formata da moderati e storicamente vicina a Forza Italia. Dovrà vedersela con un altro volto del gentil sesso, ovvero Rita Petrucci. Nella sua lista ‘Rita Petrucci sindaco’ figurano alcuni personaggi piuttosto noti e navigati della vecchia politica come Egidio Calisi e Stefano Rocco Capponi. Si tratta sostanzialmente di un derby, anche sul piano della collocazione politica. La stessa Rita Petrucci ricopriva la carica di presidente del Consiglio comunale fino a pochi mesi fa, salvo poi dimettersi e lasciare la maggioranza per contrasti con il sindaco Schiboni. Ora medita la rivincita, ma la macchina elettorale creatasi attorno a Monia Di Cosimo parte comunque avanti.

A GAETA INIZIA IL DOPO MITRANO

Per il dopo Mitrano a Gaeta sembrano esserci pochi dubbi. Cristian Leccese, alla guida del centrodestra ricompattato, ha ampie possibilità di vincere già al primo turno. Qualche chance per Sabina Mitrano, la candidata ufficiale dei dem, due civiche, Europa Verde e Gaeta Comunità di Valore. Per lei arrivare al ballottaggio sarebbe già un grande risultato. Nella sua coalizione anche esponenti dissidenti del Pd. Un altro candidato del centrosinistra Silvio D’Amante, ex sindaco, spera di poter strappare la piazza d’onore. Chi potrebbe strappare consensi inaspettati è Antonio Salone, sostenuto da ‘Alternativa’ ed ex assessore e vice-sindaco durante la giunta Raimondi 10 anni fa. E’ un volto noto ed è sicuramente l’unico veramente di rottura. Infine si segnala la presenza di Benedetto Crocco, candidato per il Partito Comunista. Nel resto della provincia si vota a Cori (con Mauro Primio De Lillis favorito su Evaristo Silvi), a Santi Cosma e Damiano (con Franco Taddeo verso la probabile riconferma contro Antonello Testa) e nelle due isole. A Ponza sono in corsa Francesco Ambrosino e Rosario Pompeo Porzio, mentre a Ventotene Gerardo Santomauro ci riprova, ma dovrà vedersela con Carmine Caputo.

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