Il ritorno in campo di Vincenzo Bianchi è certamente la notizia delle ultime ore sul piano politico. L’ex parlamentare di Forza Italia sembra volersi ritagliare un ruolo di ‘regista’ di una nuova fase nella città capoluogo. Il lancio dell’associazione Latina Futura è stata l’occasione per rientrare sulla scena pubblica per un esponente politico di lungo corso, di estrazione liberale, un tempo di centrodestra ed oggi invece impegnato a creare un laboratorio civico trasversale.
“Latina Futura nasce come associazione culturale, sociale, liberale e politica, che ha come obiettivo quello di contribuire a condividere il presente e a progettare il futuro della città”. Questo il manifesto dell’associazione, cui ha fatto seguito un appello “a tutte le altre realtà civiche esistenti sul territorio che perseguono le stesse finalità”.
Tra gli obiettivi, promuovere la valorizzazione della comunità nel rispetto del bene comune in una logica di legalità e trasparenza amministrativa; sostenere le esperienze delle liste civiche già esistenti nel territorio di riferimento, promuovendo e sostenendo l’impegno civico oltre che politico dei cittadini, affinché nel tempo, possa favorire la nascita di nuove liste civiche impegnate sui temi di rilevanza sociale; sostenere le modifiche di riforma elettorale ed istituzionale indirizzate a valorizzare contemporaneamente le autonomie locali, l’unità nazionale e la governabilità ai diversi livelli.
“L’obiettivo importante che Latina Futura pone -ha affermato il presidente onorario Vincenzo Bianchi– è il coinvolgimento di associazioni, fondazioni e tutti gli istituti che, come l’università, possono concorrere ad individuare intelligenze giovani e strategie di intervento finora inesplorate. L’intento primo, e fortemente auspicabile, è quello di poter sottoscrivere un accordo di collaborazione che si ponga come obiettivo la realizzazione di progetti concreti, soprattutto in un momento storico nel quale le istituzioni nazionali e sovranazionali, hanno destinato cospicue risorse al rilancio economico e all’evoluzione tecnologico-digitale dei territori”. Bianchi inoltre vuole concorrere al compimento delle opere indispensabili per avviare quei progetti coerenti con le vocazioni del territorio.
La sensazione è che l’iniziativa di Vincenzo Bianchi sia propedeutica alla creazione di una nuova aggregazione in grado di recitare un ruolo da protagonista alle prossime elezioni comunali. Il quadro precario dell’assetto amministrativo comunale è sotto gli occhi di tutti. Ed il ritorno alle urne non appare affatto lontano.
DA VINCENZO A FAUSTO, LA FAMIGLIA BIANCHI
A più di qualcuno non è sfuggita la coincidenza temporale di due eventi: la presentazione dell’associazione Latina Futura avvenuta in mattinata e il Consiglio direttivo allargato del Comitato Piccola Industria di Unindustria presso il Comune, svoltosi invece nel pomeriggio.
In particolare il Consiglio Direttivo rientra nel discorso più ampio di realizzare i “direttivi itineranti” su tutti i territori, “per essere più vicini alle piccole e medie imprese e far percepire meglio il ruolo, la funzione e le attività che svolge il Comitato Piccola Industria anche in termini di rappresentanza e vicinanza alle imprese”.
Un incontro che ha rappresentato un momento di confronto ed approfondimento di tematiche di interesse specifico per le piccole e medie imprese del territorio, al quale hanno preso parte oltre a Fausto Bianchi, Presidente del Comitato Piccola Industria di Un’industria e Carla Picozza, Presidente del Comitato Piccola Industria di Unindustria Latina, anche il sindaco di Latina Damiano Coletta, l’assessore alle Attività produttive Simona Lepori ed il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora.
“Se sino ad oggi pensavamo che la pandemia avesse determinato una crisi senza precedenti, non solo in termini di entità ma anche per la sua natura così asimmetrica, l’aggiungersi del conflitto russo-ucraino sta impattando sulle nostre piccole e medie imprese in maniera ancor più profonda e con profili di incertezza sul breve periodo assai maggiori, pertanto è nostro dovere come componente supportare, sostenere e rappresentare i fabbisogni e le istanze delle nostre imprese anche in una logica di insieme e di collettività” ha affermato Fausto Bianchi.
Parole che sembrano essere in sintonia con le finalità dell’associazione Latina Futura. E non è un caso che proprio il nome di Fausto Bianchi è circolato meno di un anno fa tra i possibili candidati sindaci in quota centrodestra. L’idea che Vincenzo di fatto stia facendo da apripista alla futura discesa in campo del figlio Fausto è qualcosa in più di un’ipotesi.
IL CAMBIO DI CAMPO E’ COMPLETATO
La carriera politica di Vincenzo Bianchi è stata caratterizzata da un’adesione coerente ai principi liberali che nel 1994, anno della sua elezione alla Camera dei deputati coincidevano con i valori di Forza Italia. Parlamentare per due legislature Bianchi ha poi continuato la sua attività politica amministrativa al Comune di Latina, ricoprendo prima il ruolo di vicesindaco (prima amministrazione Zaccheo) e poi di presidente della società Latina Ambiente. Uscito di scena con la fine di quest’ultima esperienza, Bianchi è rimasto nelle retrovie, cambiando però la collocazione politica. Già nel 2016 è noto il suo sostegno al candidato sindaco Nicola Calandrini e la vicinanza a Giorgia Meloni. Durante l’ultima campagna elettorale il cambio di campo a sorpresa. Bianchi ha infatti deciso di appoggiare Damiano Coletta ed i suoi voti hanno finito per pesare.
La scelta dell’ex parlamentare di Forza Italia in fin dei conti si è rivelata in linea con una parte non irrilevante dell’elettorato moderato. Il centrodestra a trazione populista ha finito per ‘spaventare’ ambienti vicini al mondo imprenditoriale ed associazioni di categoria. Bianchi sembra voler interpretare questo disagio con lo scopo di avviare un nuovo percorso che metta insieme le forze produttive al servizio della città. Sullo sfondo intanto si fa spazio la figura del figlio Fausto, big di Unindustria a livello regionale. Una personalità che avrebbe tutte le carte in regola per ambire alla successione di Coletta. Attorno ai palazzi della politica latinense sono sempre più insistenti i rumors secondo cui Vincenzo abbia di fatto voluto lasciare il ‘testimone’ a Fausto. Solo il tempo ci dirà se l’ipotesi si rivelerà fondata oppure finirà per rappresentare solo una suggestione di questa anomala primavera pontina.