Ha indossato le vesti del sindaco medico Damiano Coletta, che a Roma ha relazionato sul problema dell’amianto nel suo ruolo di rappresentante ella Commissione di Anci Politiche Ambientali, Territorio e Protezione Civile, Energia e Rifiuti. “Occorre ricomporre una sintonia interistituzionale considerati i numeri ancora enormi di presenza di amianto sul territorio -ha affermato Coletta– è necessario riprendere il patto di rete che si era provato a costruire con le istituzioni, in questo ambito è fondamentale il ruolo delle Regioni con le loro funzioni in materia di sanità, ambiente e sicurezza sul lavoro, così come quello dei Comuni per il rapporto di vicinanza col cittadino, oltre che del Governo, dei Ministeri, delle parti sociali, dei centri di competenza e della comunità scientifica”. L’intervento era inserito nell’ambito degli eventi dedicati alla “Giornata mondiale dedicata ai morti sul lavoro e alle vittime dell’amianto. A 30 anni dalla legge 257/92 di messa al bando dell’amianto” tenutasi presso la sede del Cnel e in videoconferenza. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, i ministri del Lavoro e della Salute, Andrea Orlando e Roberto Speranza e i Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
“Oggi è fondamentale – ha proseguito il sindaco – far ripartire i lavori di quel tavolo per definire delle linee guida e interventi volti a favorire la realizzazione dei siti destinati allo smaltimento, troppo pochi quelli esistenti e in via di esaurimento. Ma è importante anche avviare attività censuarie uniformi sul territorio nazionale, così come una collaborazione fra Regioni e Anci per la definizione e l’adozione di azioni integrate fra Comuni e sistema ASL – ARPA per la tutela della popolazione dal rischio amianto”.
Il 5 maggio 2016 in Conferenza Unificata è stato formalmente sancito l’accordo fra Governo, Regioni ed autonomie locali per la costituzione di un tavolo di coordinamento interistituzionale per la gestione delle problematiche relative all’amianto, il tavolo è stato avviato a inizio 2017.
Tra le priorità individuate dal sindaco anche quella “di introdurre un passaporto amianto per gli edifici che ne certifichi la presenza o l’assenza e procedere ad uno snellimento delle norme per cui sarebbe opportuno riprendere il lavoro trasversale rispetto ad un Testo Unico”. Per queste ragioni –secondo Coletta– per poter affrontare concretamente il tema dello smaltimento dell’amianto e il suo impatto su ambiente e salute “dobbiamo fare rete e investire sulla ricerca che è in grado di fornirci nuove prospettive per lo smaltimento di amianto”.