I conti di alcune aziende sanitarie non tornano ed il caso ora esplode in Regione. Nelle scorse settimane la Corte dei Conti aveva accertato delle irregolarità nei bilanci del Policlinico Umberto I, dell’Asl Roma 2 ed in quella di Latina. Irregolarità che pregiudicherebbero il raggiungimento degli equilibri economico-finanziari delle aziende. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma e Laura Corrotti hanno depositato un’interrogazione al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato per sapere se e quali misure correttive intendano adottare per ottemperare agli adempimenti richiesti dalla Corte dei Conti.
LE CONTESTAZIONI
La Corte dei Conti ha infatti esaminato i questionari compilati per gli anni 2017-2018-2019 dall’Azienda ospedaliera Policlinico Umberto I, dalle Asl Roma 2 e dalla Asl Latina, nonchè i bilanci di esercizio, le note integrative, le relazioni sulla gestione, le relazioni del collegio dei revisori, nonché i riscontri documentali integrativi prodotti.
Le irregolarità riscontrate per quanto riguarda l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I sono principalmente: a) Gli equilibri di bilancio non sono garantiti; b) L’irregolarità della gestione di cassa; c) l’illegittima contabilizzazione delle variazioni di valore e delle stime dei debiti e dei crediti direttamente a patrimonio netto senza transitare per il conto economico. Quest’ultima irregolarità è stata riscontrata anche per quanto riguarda l’Azienda sanitaria locale Roma 2 e per quella di Latina.
All’Asl pontina inoltre si imputa soprattutto il fatto che risulta priva di giustificazione la compressione di costi per 17.608.275 euro, con l’emersione di uno squilibrio di pari importo. I giudici contabili relativamente all’azienda di Latina hanno quindi accertato l’irregolarità del saldo del conto economico e l’illegittima circolazione dei fondi per cassa, con particolare riguardo al mancato incasso delle risorse su conti intestati all’Asl. Di qui la richiesta dei giudici alle aziende sanitarie in questione di apportare correttivi entro 60 giorni. L’auspicio dei due consiglieri di FdI è che le risposte di Zingaretti e D’Amato possano arrivare prima.