informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Il Pd ‘sgretola’ il M5S, la strategia per evitare la conta in Regione
L’asse di ferro con la Forza Italia pontina

Marco Battistini
Le novità sul fronte romano non fanno che rafforzare l’asse venutosi a creare nel capoluogo pontino ed in Provincia. La maggioranza che va dal Pd a Forza Italia reggerà almeno fino alle regionali, perché non ci sono alternative e nonostante malumori e mal di pancia di qualche consigliere (e di un elettorato moderato insofferente) almeno per un altro anno il quadro è destinato a rimanere intatto.
Aprile 24, 2022
regione-lazio-lavoro-formazione
Il palazzo della Regione Lazio

Il Pd si sposta al centro e spacca il M5S. La scelta strategica del termovalorizzatore non è solo un atto di coraggio del sindaco Gualtieri, quanto una decisione presa in sintonia con i vertici nazionali del partito. Non è un caso che il primo a congratularsi con il sindaco della Capitale sia stato proprio Enrico Letta. “Condivido e apprezzo la decisione di Gualtieri di dare una svolta alla politica dei rifiuti a Roma attraverso una strategia di valorizzazione energetica strutturale.

L’obiettivo è finalmente quello di risolvere una volta per tutte il problema. Avanti”. Queste le parole pronunciate dal segretario nazionale del Pd pochi minuti dopo l’intervento di Gualtieri a palazzo Senatorio. Una linea concordata da tempo, tanto che (è notizia delle ultime ore) grazie ad una norma ad hoc del Governo sarà possibile realizzare il sito (a Santa Palomba) senza dover ricorrere a modifiche al piano regionale dei rifiuti. Il Pd stava lavorando da tempo su questa soluzione che fa uscire dall’angolo l’amministrazione capitolina.

Zingaretti e Valeriani sono stati informati da tempo dal sindaco Gualtieri sul fatto che Roma avrebbe puntato su un maxi termovalorizzatore in grado di trattare e smaltire 600 tonnellate all’anno di indifferenziato. La battaglia sul nuovo impianto rischia di diventare una sorta di ‘manifesto’ aggregatore di tutte le forze favorevoli alle innovazioni, soprattutto in campo ambientale, e non prigioniere di dogmi ideologici.

Attorno alla proposta di Gualtieri si è riconosciuta tutta l’area liberal democratica, da Calenda e +Europa a Renzi, passando per alcuni settori di Forza Italia. Questa potrebbe diventare l’alleanza base per le regionali del Lazio a sostegno del probabile candidato governatore Daniele Leodori.
Di questo fronte farà parte anche il M5S? Per i pentastellati la strada intrapresa è senza vie d’uscita. Non ci sono alternative all’intesa con il Pd e le forze centriste. Roberta Lombardi, assessore alla Transizione ecologica della Regione Lazio, ha capito l’aria e ieri si è scagliata contro l’occupazione dell’aula Giulio Cesare da parte dei consiglieri comunali capitolini, guidati da Virginia Raggi e contrari all’idea del termovalorizzatore.

Facile prevedere che buona parte del gruppo dirigente del movimento cercherà di fare buon viso a cattiva sorte, evitando polemiche e scontri con l’alleato strategico. Semmai è possibile che l’ala intransigente possa scegliere altre strade, alquanto impervie, ma legittime.
Ma il disegno di fondo del Pd è chiaro: quello di avere un M5S sempre più dilaniato dalle liti interne ed inevitabilmente ridimensionato in termini elettorali e di influenza politica.

IL LABORATORIO LATINA REGGE FINO AL VOTO

Le novità sul fronte romano non fanno che rafforzare l’asse venutosi a creare nel capoluogo pontino ed in Provincia. La maggioranza che va dal Pd a Forza Italia reggerà almeno fino alle regionali, perché non ci sono alternative e nonostante malumori e mal di pancia di qualche consigliere (e di un elettorato moderato insofferente) almeno per un altro anno il quadro è destinato a rimanere intatto.
Forza Italia ha ben compreso che con il centrodestra locale non è più possibile fare alleanze organiche, e si appresta ad incassare il risultato favorevole delle amministrative di giugno per aumentare il proprio peso sul piano contrattuale.

FI o comunque il gruppo pontino ha deciso di guardare altrove. Gli interessi in gioco sono troppo alti e toccano non solo sfere politiche ma anche altri settori, dalla sanità alla gestione dei servizi pubblici locali, acqua e rifiuti in primis. Per gli azzurri è fondamentale tornare nella stanza dei bottoni negli ambiti di competenza regionale, proprio per mantenere alto il consenso acquisito negli ultimi 25 anni in provincia di Latina. Con il Pd laziale, in particolare con il segretario Bruno Astorre, è in corso un’interlocuzione importante da tempo. E parliamo di anni, non di mesi. A dimostrazione che le scelte maturate nell’ultimo anno sono il frutto di un percorso mirato e ragionato. Un rapporto che va consolidandosi con il passare delle settimane e che difficilmente verrà scalfito. Anche in considerazione del fatto che il centrodestra nel Lazio è sempre più nelle mani di Giorgia Meloni, mentre sia Lega e FI rappresentano forze marginali sul piano dei consensi.
Al contrario il ‘campo largo‘ di matrice lettiana è destinato ad allargarsi. La maggioranza Ursula  o sarebbe meglio chiamarla maggioranza Leodori ha proprio Latina come laboratorio principale. Ed è ovvio che si farà di tutto per tenerla in piedi almeno nel breve-medio periodo. 

Luglio 11, 2025

Grande successo di pubblico, l’altra sera a Borgo Le Ferriere, per la presentazione del “Parco archeologico di Satricum” da parte

Luglio 11, 2025

Il litorale di Latina sarà più sicuro grazie anche alla nuova dotazione in capo al Comune di Latina, composta da

Luglio 4, 2025

La giunta comunale di Latina ha dato ufficialmente il via libera alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle fontane ornamentali presenti

Luglio 3, 2025

“Avviato, su indirizzo del sindaco di Latina Matilde Celentano, l’iter per la realizzazione del Parco archeologico di Satricum, antica città

Luglio 1, 2025

“Al fine di qualificare il servizio e stabilirne la più adeguata forma di gestione nell’interesse della collettività – afferma l’assessore

ULTIMI ARTICOLI