Non c’è dubbio che la minoranza al Consiglio comunale di Latina abbia iniziato a ‘picconare’ in maniera efficace l’Amministrazione Coletta, mettendola con le spalle al muro sulla questione dei fondi persi per la sicurezza delle scuole. Il sindaco ha accusato il colpo allestendo in fretta e furia una conferenza stampa, caratterizzata da toni rancorosi e per certi versi arroganti.
Attaccare le amministrazioni passate di centrodestra (nelle quali il suo alleato Forza Italia era il partito di maggioranza) è sembrata una mossa disperata. La riproposizione di un disco ormai rotto. Per non parlare dell’atteggiamento poco garantista di Coletta nei confronti degli ex amministratori coinvolti nelle inchieste giudiziarie (a proposito, Forza Italia non ha niente da dire a riguardo?).
Bene hanno fatto i capigruppo dell’opposizione, guidati da Vincenzo Zaccheo (fondamentale per la ‘rinascita’ della minoranza in aula) a rispondere per le rime. “Coletta è prigioniero delle metafore sportive, abituato a dare calci al pallone son sei anni che dà calci in faccia alla città -si legge nella nota di replica- la conferenza stampa è stata condita da mistificazioni e doppia morale, ingredienti molto amati dal dott. Coletta. Usare l’inchiesta ‘Olimpia’ per delegittimare l’opposizione è un vero e proprio esempio della disciplina mistificatoria in cui il dottore è campione mondiale. Il centrodestra che oggi siede in Consiglio comunale è del tutto estraneo a quelle vicende”.
Efficace anche il passaggio in cui i capigruppo d’opposizione ‘smascherano’ le debolezze dell’attuale maggioranza. “Diverte che Coletta voglia spiegare all’opposizione come esercitare il suo ruolo e la sua funzione di controllo, essendo egli del tutto allergico al dissenso. Il dottore era abituato alla maggioranza bulgara del 2016, dove in Consiglio comunale si sbucciavano le pere e si tiravano gli sciacquoni in diretta video”.
ALLEATI NON DISPOSTI A ‘MORIRE’ PER IL SINDACO
Ed in effetti il sindaco ha mostrato tutto il suo disagio per una situazione differente rispetto al passato, dove gli equilibri precari di una maggioranza a tempo sono del tutto evidenti. A rendere più inquieto Coletta è poi il silenzio assordante di Pd e Forza Italia, che si sono ben guardati dal difendere il primo cittadino dagli attacchi dell’opposizione, abbandonandolo di fatto a sé stesso.
Un elemento che dovrebbe far riflettere. Forse lo stesso Coletta sta iniziando a percepire di essere stato scelto come una sorta di ‘traghettatore’ destinato a portare la barca nel porto più vicino. Salvo magari essere scaricato non appena le acque del mare in tempesta si saranno calmate. Di certo appare chiaro che nessuno, anche dentro la maggioranza, appare intenzionato a ‘morire’ per lui. Nel Pd non c’è nessuno che si è sentito (giustamente) il dovere di difenderlo. Stesso discorso per gli azzurri. Claudio Fazzone a dicembre aveva concesso un anno a Coletta. Il tempo di organizzare la macchina amministrativa in funzione dei fondi del Pnrr. Ma per il senatore di Fondi il rapporto con il Pd (soprattutto in chiave regionali) è più importante di quello con il sindaco. Facile pensare che quando Coletta non servirà più alla ‘causa comune’ verrà scaricato, in quanto anello debole del nuovo equilibrio provinciale e regionale.
SULLA GIUSTIZIA FRATELLI D’ITALIA RUBA LA SCENA ALLA LEGA
Fratelli d’Italia dimostra di essere la forza politica più organizzata in provincia di Latina. Non solo per la macchina elettorale allestita in vista delle prossime amministrative, ma anche per la capacità di recitare un ruolo centrale nel dibattito politico in particolar modo su temi di carattere nazionale. Sulla giustizia da qualche mese a questa parte è calato il sipario nonostante vi sia l’appuntamento con i referendum del 12 giugno. A tal proposito il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia Latina ha organizzato per giovedì 21 aprile alle 17 presso l’Hotel Europa di Latina, un convegno dedicato alla giustizia e all’approfondimento dei quesiti referendari su cui si voterà. All’appuntamento dal titolo “Giustizia – Referendum e magistratura, i cambiamenti in atto” parteciperanno il senatore Nicola Calandrini, il senatore Alberto Balboni, il presidente dell’ordine degli avvocati di Latina Giacomo Mignano, il professore di diritto costituzionale Giovanni Guzzetta, il giudice Olimpia Criscuolo. “Questo appuntamento vuole essere il primo di alcuni che come Fratelli d’Italia organizzeremo in provincia di Latina per approfondire diverse questioni di carattere nazionale” ha affermato il senatore Nicola Calandrini, sempre più protagonista in ambito parlamentare grazie al suo importante ruolo di capogruppo in commissione Bilancio a Palazzo Madama. Calandrini di fatto ‘sorpassa’ i colleghi leghisti pontini su un tema che Salvini aveva ritenuto essenziale. A pesare è certamente la maggiore capacità di radicamento sul territorio di FdI rispetto al Carroccio. Ma se è vero che la credibilità di un politico si misura alla distanza, Calandrini può essere un esempio per tutti.