Non sceglie a caso il momento Fabio Tagliaferri per regolare i conti con il leader del Polo Civico, Gianfranco Pizzutelli.
Lo fa nel pomeriggio primaverile della vigilia di Pasqua. A poche ore dalla Resurrezione.
Mentre sui telefonini viaggiano messaggi di auguri, alcuni sobri altri decisamente censurabili, lui lancia un bel missile dritto dritto in faccia al più sfacciato dei trasformisti. L’uomo capace di tenere un piede in tre o quattro scarpe senza far finta di niente dopo aver creato una formazione civica che avrebbe dovuto imprimere una svolta in termini comportamentali e amministrativi laddove fosse stata presente.
Lo fa nel pomeriggio della vigilia della festa approfittando della possibilità per tutti di fare una riflessione.
E magari si sta rivolgendo, tra le righe, a chi sta chiedendosi ancora se dare fiducia al re del “nomadismo spinto” o magari se cercare altrove per fare un po’ di politica. Vera.
Eccolo, integrale, il missile lanciato da Fabio Tagliaferri qualche minuto fa…
“Polo civico: il progetto politico (perché anche se in molti oggi faranno fatica a crederlo ma c’era un progetto politico), che sottostava a questa iniziativa cui partecipai 5 anni fa sta proprio nel nome, ossia creare a Frosinone un laboratorio di idee a cui potessero far riferimento diverse realtà civiche che avessero in comune programmi di crescita e sviluppo per la nostra città.
In 5 anni Gianfranco Pizzutelli lo ha completamente trasformato rendendolo l’emblema della più antica logica della politica ante seconda repubblica secondo la quale si crea un pacchetto di voti, portati da persone per lo più in buona fede, per offrirlo sull’altare del più noto mercato delle vacche. Di esempi in questi anni ne abbiamo avuti a bizzeffe e onestamente in occasione delle elezioni del 2018 credevo di aver visto il peggio (ma non era cosi), quando fummo convocati per ricevere le indicazioni di voto in occasione delle elezioni politiche e regionali: al Senato Fratelli di Italia, alla Camera la Lega ed alla Regione Forza Italia!!!!! Li ovviamente ebbe inizio il mio personale allontanamento.
Poi si arriva alle elezioni provinciali e il buon Pizzutelli offre il suo uomo di punta in consiglio comunale come candidato tra le fila della Lega, partito al quale non mi ha mai legato nulla. Ad un certo punto c’è una folgorazione sulla via della….Pisana e Pizzutelli dopo aver ricevuto l’incarico di membro dell Asi dal centro destra conosce il famoso talent scout Francesco De Angelis che lo presenta al potente Zingaretti ottenendo una nomina alla presidenza dell’Ipab. Da lì cambia tutto. Niente più Lega né centro destra ed inizia a dialogare con Pompeo al quale porta in dote una serie di candidati fuoriusciti da vari partiti che trovano nel Polo Civico il refugium peccatorum. Per un periodo il buon Pizzutelli ha addirittura avuto la grande capacità di giocare su 2 tavoli. Infatti mentre faceva la lista per Pompeo, costringeva il segretario provincale della Lega a togliere il sottoscritto dalla giunta dopo 9 anni e mezzo (mentre mi accingevo a far partire il cantiere dei Piloni e terminare la Monti Lepini), perché reo di aver scelto una linea di coerenza e fedeltà rimanendo stabilmente nel centro destra, passando in Fratelli di Italia (ovviamente le colpe non sono solo sue ma anche di chi gli ha dato credito omaggiandolo altresi in quei giorni con danze varie in occasione della sua festa del mezzo secolo).
Ed arriviamo ad oggi. Pizzutelli sceglie il centro sinistra per le prossime elezioni comunali per motivi di…. programma. Incredibile come abbia potuto fare questa scelta confrontando i programmi dei 2 schieramenti, tenuto conto che noi del centro destra al programma elettorale stiamo lavorando in queste ore. Risulta alquanto singolare l’interesse del Pizzutelli per i programmi tenuto conto che ogni volta che ha nominato un assessore (soggetto deputato per legge ad eseguire i programmi), dal giorno dopo ha iniziato un percorso destinato ad eliminarlo dalla scena politica (chiedere referenze oltre al sottoscritto anche alla decina tra consiglieri ed assessori che in questi anni sono stati osteggiati e cacciati dallo stesso Pizzutelli).
Forse è arrivato il momento di raccontare la verità agli elettori. Lo invito ad un confronto pubblico sulle scelte programmatiche che lo hanno indotto a scegliere il centro sinistra, ovviamente può presentarsi con Pompeo, De Angelis e Zingaretti, qualora avesse bisogno di qualcuno che lo aiuti a spiegare agli elettori le reali ragioni per cui nel terzo millennio ancora esistono personaggi che fanno del trasformismo il vero e unico programma elettorale del proprio stare in politica”.