Al Comune di Latina continuano a ripetere in continuazione che la raccolta dei rifiuti procede a gonfie vele, salvo poi scoprire che la città ne è sommersa e che si rischia di perdere la bandiera blu a causa della bassa percentuale di raccolta differenziata.
Non bastasse, la tassa sui rifiuti potrebbe aumentare ancora a Latina. L’ulteriore crescita si attesterebbe intorno al 5%. Si confermerebbe quindi il trend degli ultimi anni nel capoluogo pontino. Se in cinque anni in Italia la tassazione sui rifiuti, la Tari, è aumentata dell’1,6%, a Latina l’incremento è stato vertiginosamente più alto, pari al 13,4%.
Problemi del servizio di igiene urbana vengono peraltro segnalati quotidianamente. Per non parlare dello stato di abbandono di interi quartieri periferici. Dai consorzi di Latina nord e della marina arrivano proteste vibranti sull’inefficienza del servizio.
In numerosi consorzi il funzionamento del sistema di raccolta differenziata è altamente carente.
Non solo i cassonetti sono stracolmi di rifiuti e svuotati di rado ma, in alcune zone, tra le quali anche Borgo Santa Maria, Borgo Bainsizza e località Acciarella, questi ultimi sono addirittura completamente assenti, rendendo di fatto impossibile ai cittadini poter riciclare
ADDIO FONDI PER LA SICUREZZA DELLE SCUOLE
Dall’amministrazione Coletta raccontano di progetti faraonici e di impianti per trattare i rifiuti che serviranno la Provincia da realizzare con i fondi europei nel Comune, ma poi si scopre che vengono persi più di 4.000.000 di euro per la messa in sicurezza delle scuole degli studenti perché dopo tre proroghe non si è stati capaci di spenderne 800.000. Grazie ai gruppi di opposizione del centrodestra si è avuta la pubblicazione delle relazioni del servizio Lavori Pubblici del Comune di Latina e dei Revisori dei Conti. E’ stata così resa nota la revoca del finanziamento di 4.246.363.80 euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole: “Corradini” di Via Amaseno (1.120.785.20 euro); “Giuliano” di Via Cisterna (1. 117.629.60 euro); “Prampolini” di Borgo Podgora (1.121.750.55 euro); “Mazzini” di Borgo S. Michele (886.178.45 euro).
Il Comune di Latina dovrà restituire al Miur il 20% del finanziamento anticipato al Comune, circa 850.000 euro. Ma il sindaco Coletta non trova niente di meglio che dare la colpa alla carenza di personale da parte dell’ente comunale.
Nei precedenti 5 anni il Comune di Latina ha ottenuto circa 95 milioni di euro di finanziamenti. Alcuni hanno progettualità molto complesse come, ad esempio, il progetto Upper finanziato dall’UE per 5 milioni di euro. Così come il finanziamento di circa 20 milioni di euro per il Bando Periferie del 2016 per il quale tutti i Comuni d’Italia che lo hanno ottenuto, hanno chiesto più proroghe.
Ma sull’assenza di professionalità esterne il sindaco non convince. Non risulta che il Sindaco e la sua amministrazione abbiano risposto ai bandi per il reclutamento di professionalità aggiuntive per il Pnrr. La domanda sorge spontanea: come farà il Comune di Latina, con questi precedenti, a fare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l’occasione di rilancio e di crescita per la città?
PROGETTI SULLA CARTA E PAROLE AL VENTO
Si vuole il collegamento con le isole pontine e a Rio Martino viene ‘Striscia La Notizia‘ a prendere il sole sulla neonata ‘’Isola’’. Nei giorni scorsi si era abbattuta una valanga di polemiche sull’insabbiamento del porto canale di Rio Martino. A causa della diminuzione del fondale marino al passo di accesso al canale gli operatori del settore si sono trovati, ad inizio anno, nell’impossibilità di poter transitare in sicurezza lungo il canale.
Adesso si è formata un’isola all’imboccatura della foce, ostruendo definitivamente il passaggio delle imbarcazioni. Situazione insostenibile soprattutto per gli operatori.
Per fortuna proprio a seguito delle polemiche sorte, pochi giorni fa il Comune di Latina ha assegnato i lavori per l’intervento di dragaggio. Ora la scommessa è sui tempi dell’operazione. Sarà completato prima dell’estate? Gli operatori di Rio Martino lo sperano vivamente.
Si parla infine di progetti sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma poi per camminare sui marciapiedi occorre fare il salto con l’asta per evitare l’immondizia. In Comune si parla del Palacultura, ma con i teatri chiusi da anni.
Questo il libro dei sogni di Coletta che sembra prendere sempre più le sembianze di un fumetto pieno di barzellette.
Intanto sono sempre più forti le pressioni di chi ritiene che la soluzione per mettere la parola fine ad uno spettacolo indecoroso sia sfiduciare l’attuale maggioranza e ridare il prima possibile la parola ai cittadini di Latina. Probabilmente questo non accadrà, ma davanti al malcontento regnante in città a palazzo non potranno continuare a far finta di nulla per molto tempo ancora.