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Una pioggia di ori per l’Italnuoto agli Europei di Roma

Roberto Mercaldo
Panziera, Martinenghi, Ceccon e Quadarella esaltano il Foro Italico. Giorgio Minisini abbatte avversari e pregiudizi
Agosto 13, 2022
Margherita Panziera

Una seconda giornata tutta d’oro per l’Italia del nuoto, che ha tradotto in atto potenzialità clamorose ed evidenti. Medaglie copiose, come mai in passato, con un prologo importante nel nuoto artistico, solo tecnico. A guadagnarsi il primo oro di giornata è stato infatti Giorgio Minisini, che ancor prima dei due avversari ha dovuto sconfiggere pregiudizi e stereotipi. Il suo esercizio ha suscitato una vera e propria ovazione del “Pietrangeli” e questo podio di Roma sarà una pietra miliare per tutti i ragazzi che vorranno accostarsi a una disciplina che anche gli uomini possono interpretare in modo incisivo e spettacolare. Poco più tardi le sincronette italiane hanno conquistato un bell’argento nella prova a squadre, dietro le formidabili ucraine. Dalle 18 è iniziato il “raccolto” tra le corsie, con 4 ori e 2 argenti che sono andati ad arricchire il medagliere azzurro, portando l’Italia sul tetto d’Europa. L’onore e l’onere dell’ouverture è toccato a Margherita Panziera, che nei suoi 200 dorso si è espressa in 2’07”12, tempo inavvicinabile per le avversarie continentali. Margherita ha vinto così il terzo oro della sua carriera agli Europei e da questa impresa potrebbe scaturire la consapevolezza di uno spessore da non confinare al “Vecchio Continente”. Chissà che a Parigi non arrivi finalmente un podio ancor più significativo. Il secondo eroe di giornata è stato Thomas Ceccon, che nei 50 farfalla ha trovato la partenza e le bracciate giuste per sbaragliare l’agguerrita concorrenza. È bastato un 22”89, tempo più alto di quello che Grousset aveva fatto segnare in semifinale, ma il transalpino nel momento decisivo non ha saputo ripetersi e Thomas ne ha approfittato al meglio. Dopo l’oro di Steenberger, olandesina volante dei 100 stile, con la nostra Tarantino quarta e ancora miglioratasi a livello cronometrico e la Di Pietro buona quinta, sono scesi in vasca quelli dei 100 rana. E qui, oltre al prevedibilissimo oro del campione del mondo Martinenghi, che ha fermato il cronometro a 58”26, è arrivato il meno prevedibile argento di Poggio, capace addirittura di scendere per la prima volta sotto i 59. La giornata ha offerto a questo punto una serie di semifinali. In quelle dei 100 rana, Benedetta Pilato ha centrato il miglior tempo, mentre Angiolini ha guadagnato il visto con il sesto tempo. In mattinata, nelle batterie, le quattro italiane avevano timbrato i quattro migliori tempi, cosa mai verificatasi nella storia. Per Arianna Castiglioni e Martina Carraro la beffa di non gareggiare al pomeriggio, perché il regolamento consente l’accesso alle semifinali a un massimo di due atleti per nazione. In finale nei 100 stile libero maschili Miressi e Zazzeri, ma in questa gara il fenomeno Popovici chiude ogni prospettiva di medaglia più pregiata. Il rumeno ha firmato ieri il nuovo record europeo in 46”98. Fuori Di Pietro e Cocconcelli dalla finale dei 50 farfalla, dentro Mora e Restivo in quella dei 200 dorso. Tripudio generale per Simona Quadarella, che negli 800 ha chiuso in suo favore la battaglia con la lunga tedesca Maria Gose. Per la straordinaria campionessa romana è il terzo oro continentale di fila sulla distanza, settimo complessivo. L’obiettivo, sotto il cielo di Roma, sarà quello di ripetere le triplette delle due precedenti edizioni. Chiusura di giornata con la 4×100 mista mista, nella quale l’Italia ha schierato i suoi assi nelle prime due frazioni, ma le ottime prove di Ceccon e Martinenghi non sono bastate a reggere l’urto della rimonta olandese. È comunque un argento che brilla, perché i quasi 2 secondi dall’Olanda cancellano ogni recriminazione. Oggi terza giornata, con Pilato e Paltrinieri a caccia dell’oro nei 100 rana e negli 800 stile libero.

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