Ci siamo. Dopo un breve periodo di non belligeranza, il Tennis 2023 riapre le ostilità, per fortuna con la sola arma della racchetta e a colpi piatti o in top spin. Come da consolidata tradizione, si comincia nel paese dei canguri, perché saranno proprio gli Open d’Australia il primo grande appuntamento della stagione.
In corso di svolgimento il torneo di Adelaide1 (così nominato perché è prevista una replica) e la suggestiva United Cup, competizione a squadre miste. Il primo 250 dell’anno vedrà al via due azzurri, Sinner e Sonego. L’altoatesino, miglior italiano nel ranking con la sua posizione numero 15, chiede a quest’anno solare continuità a livello di salute.
Al riparo dagli infortuni, che nel 2022 sono stati davvero troppo frequenti, Jannik può ambire a tornare tra i primi 10 del ranking, perché a conti fatti è risultato il quinto tennista al mondo per percentuale di vittorie nelle partite ATP. Il primo avversario della sua stagione sarà lo sfortunato Edmund, che conobbe stagioni di gloria, ma ora dal 2019 è alle prese con continui e rilevanti infortuni, che lo hanno costretto a subire un paio di delicati interventi al ginocchio. Per l’inglese/sudafricano (è nato a Johannesburg) il 2023 dovrà essere l’anno della riscossa, con l’obiettivo primario di tornare a giocare con continuità. Nel caso, probabile, di successo, Jannik Sinner troverà il vincente di Kokkinakis-Cressy. In ogni caso avrà di fronte un big service e se dovesse vincere l’americano anche l’unico vero portatore del verbo del serve and volley.
TENNIS 2023 – PER SONEGO C’É SUBITO MEDVEDEV
Non è stato un buon sorteggio per Lorenzo Sonego, che ora paga una posizione ATP non proprio splendida col relativo rischio d’incontrare presto i big. E già al primo torneo della stagione ecco subito Medvedev, ex numero 1 del mondo e testa di serie numero 3 del seeding (le prime due sono Djokovic e Aliassime). Lorenzo ha riguadagnato fiducia (ma non punti ATP) grazie al buon finale di stagione in Davis e ora intende proseguire nel percorso di crescita individuato ed intrapreso al morire del 2022. È evidente che per questo primo impegno occorrerebbe un pizzico di complicità del russo, perché un Medvedev al top è ostacolo troppo alto per il nostro rappresentante. Il torneo sarà onorato dalla partecipazione di tanti tennisti di primo piano. Oltre ai già citati Djokovic e Aliassime, sono infatti allineati ai simbolici nastri di partenza Rublev (n. 4), il norvegese Rune, Shapovalov e Kachanov (le altre teste di serie, insieme al nostro Sinner).
ITALIA AVANTI NELLA UNITED CUP
Hanno faticato oltremodo, ma alla fine hanno portato a casa entrambi i punti, i nostri portacolori alla United Cup, in corso di svolgimento a Brisbane. Nel contesto del match tra Italia e Norvegia, il compito di rompere il ghiaccio è toccato a Martina Trevisan, che non sembra in verità molto vicina al suo top. La tennista toscana, in palese ritardo di condizione, si è trovata di fronte Malene Helgo, numero 321 WTA. Martina ha trovato nella 23enne di Oslo una resistenza impensabile, complici i suoi frequenti errori in manovra. Concluso comunque senza danni il primo parziale grazie al vittorioso tiebreak, ha ripreso a complicarsi la vita nel secondo, ceduto per 6/3. Nel terzo sembrava davvero a un passo dalla clamorosa sconfitta, quando ha attinto al serbatoio dell’orgoglio, riuscendo a chiudere sul 6/4 allo scoccare della terza ora di gioco. Anche per Lorenzo Musetti il match contro il n. 345 del ranking non è stato una passeggiata, come un po’ tutti pensavamo alla vigilia. Viktor Durasovic ha costretto Lorenzo al tredicesimo gioco e solo al sesto set point complessivo ha ammainato bandiera nel primo parziale. Meno problematico per l’italiano il secondo, chiuso con lo score di 6/3. Oggi si chiude, con Matteo Berretttini impegnato contro Casper Ruud, mentre decisamente più agevole appare il compito di Lucia Bronzetti, contro Eikeri. Il quinto punto verrà assegnato dal doppio misto, con formazioni ancora da definire. All’Italia del Tennis 2023 basterà vincere uno dei tre match per accedere ai quarti di finale.
