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Stazione Tav: per ora sono solo chiacchiere, perché senza soldi non si canta messa

Massimo Pizzuti
La commissione convocata da Sara Battisti alla Pisana ha avuto il merito di mettere intorno a un tavolo politica, industriali e Consorzio. Che hanno ascoltato la posizione RFI. Al di là delle buone maniere e di uno studio (che altro non dovrebbe essere che una sorta di pre-valutazione di mercato) ad oggi, oltre alle tante chiacchiere fatti negli anni, non esiste nulla. Proprio nulla.
Dicembre 4, 2024

C’erano oltre al presidente della Commissione Trasporti, Cosmo Mitrano, l’assessore al ramo Fabrizio Ghera, i consiglieri Battisti (Pd), Savo e Maura (Fdi) Roberta Della Casa (FI), il presidente degli industriali Corrado Savoriti, il commissario del Consorzio, Raffaele Trequattrini. E due rappresentanti di RFI, Michele Volpicella e Antonio Bruno.
Nel link la cronaca della riunione di Ciociaria Oggi https://www.ciociariaoggi.it/news/cronaca/304336/stazione-tav-incontro-tra-regione-lazio-e-trenitalia.html.
Sintesi della riunione: un solo dato positivo (la raggiunta unita sulla eventuale localizzazione da parte del territorio) e tante sensazioni negative.
Qualcuno si aspettava di capire lo stato dell’arte della questione Tav.
Risposta: la Tav esiste solo nelle suggestioni delle nostre menti soggiogate anni fa dall’illusionista Zingaretti e da quel furbastro di Gianfranco Battisti che complice (lui in buona fede) Marcello Pigliacelli organizzarono quel mega show a Frosinone dove spacciarono due fermate del Frecciarossa sui binari tradizionali, (comunque meno male che ci sono) per l’avvio di un percorso teso alla realizzazione successiva della stazione dell’Alta Velocità in territorio di Supino-Ferentino.
Ad oggi di questa stazione, dopo aver sentito Volpicella (RFI) in commissione dirsi disposto a far vedere lo studio di fattibilità con lo stesso approccio dell’alunno che non ha fatto i compiti a casa e dice alla maestra di aver dimenticato il quaderno di matematica (sensazione avuta da chi scrive anche dopo aver chiacchierato con lui alla fine della riunione) non c’è nulla. O poco più.
Si risparmiassero dunque quei 3 milioni o poco più chiesti da Ottaviani con la solita non-chalance di chi si ostina a far politica solo ed esclusivamente per alimentare annunci o primogeniture. Non servono a nulla perché se la questione non verrà presa sul serio stiamo perdendo tempo tempo tutti. Alimentando inutili illusioni e facendo la figura di un territorio “coglione” che arriva anche a litigare sul niente.
La questione, se deve essere ripresa, va affrontata con i massimi livelli governativi, con un’interlocuzione con l’Ad del gruppo Fs e con il presidente Francesco Rocca anche lui chiamato a fare chiarezza se quella dichiarazione apparsa un po’ estemporanea sui cento milioni di finanziamento dal governo per l’opera nasconda invece un ragionamento e degli impegni presi dal Governo Meloni sulla realizzazione della Tav.
“Scurdammece ‘o passato” si cantava in una famosa canzone napoletana del dopoguerra.
“Scurdammece ‘o passato” e mettiamoci in testa, tutti, che senza trovare i soldi, le fattibilità non servono. Come le chiacchiere, comprese quelle di oggi, di ieri e di tutti questi anni.

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