Saranno ancora “Luci a San Siro” al suono dell’Eroica. Saranno ancora due derby europei e, come 20 anni fa, decideranno chi meriterà di giocarsi la finalissima. Inter e Milan affideranno a 180 minuti le chiavi del sogno. Forse nemmeno nei pensieri più arditi dei sostenitori dei due club meneghini c’era l’ipotesi di poter sfidare un colosso del calcio europeo nell’ultimo atto di Istanbul.
Un calendario oggettivamente benevolo ha offerto a entrambi i club una chance e disseminato nell’altra parte del tabellone dell’eliminazione diretta il City, il Real Madrid, il Bayern e il PSG, i quattro spauracchi della competizione. Bravi però Milan e Inter a carpire l’attimo e a ricreare la magia del 2003. Allora nell’altra semifinale si confrontarono Juventus e Real Madrid, con i torinesi che prevalsero e si giocarono la finale col Milan. Vinsero poi i rossoneri, più bravi nei tiri dal dischetto.
Stavolta, oltre all’immancabile Real Madrid, dall’altra parte ci sarà il City di Guardiola, che ieri sera ha rintuzzato le velleità di rimonta, più teoriche che reali, dell’orgoglioso Bayern. Per raggiungere i cugini del Milan, vittoriosi nel doppio confronto con il Napoli, gli uomini di Inzaghi dovevano difendere il doppio vantaggio sul Benfica acquisito al Da Luz.
Missione compiuta, senza affanni. Non inganni il 3/3 conclusivo, figlio di un rilassamento finale. La partita l’ha fatta l’Inter, che ha chiarito ben presto, con un gol di straordinaria fattura a firma di Barella, quali fossero le gerarchie del confronto.
SERATA DI GLORIA PER I NERAZZURRI
Piuttosto casuale il pari lusitano, che ha comunque consentito agli ospiti di andare al riposo con la qualificazione ancora in bilico. Proprio quando i portoghesi hanno prodotto il massimo sforzo per cercare il vantaggio, l’Inter ha colpito in modo implacabile con Lautaro Martinez e Correa, chiudendo i conti per il passaggio turno.
Joao Mario e compagni hanno avuto però il merito di non mollare la presa e di trovare, proprio in chiusura di match, addirittura il pari, comunque inutile. La suggestiva doppia sfida tra milanesi non avrà alcuna favorita. Sarà davvero la prestazione a determinare la finalista di Champions. Nell’unico già citato precedente ci furono due pareggi, ma poiché vigeva la regola dei gol in trasferta quale discriminante in caso di parità, fu il Milan a capitalizzare il gol dì Shevchenko nella partita di ritorno, che per il calendario si giocava in casa dell’Inter, cui non bastò pertanto il gol di Martins.
Ricordi ormai datati, che certo ben poco potranno influire sull’esito della nuova doppia sfida. Pioli e Inzaghi affilano le armi per un confronto che vale una stagione. Stasera intanto si saprà quante squadre italiane avranno l’onore di disputare le semifinali delle altre due competizioni dell’Uefa. Praticamente certa del visto è la Fiorentina in Conference League.
I viola hanno infatti vinto largamente il match di andata in Polonia e per il Lech Poznan le chances di superare il turno sono soltanto teoriche. Ben diversa è la situazione delle due nostre formazioni impegnate in Europa League. La Roma, per la quale non si esclude un recupero in extremis di Dybala, deve recuperare un gol al Feyenoord e avrà 67mila buoni motivi per cercare l’impresa.
La Juventus difende invece sul campo dello Sporting Lisbona il vantaggio minimo acquisito all’andata grazie al gol dell’ex frusinate Gatti. Due confronti sul filo dell’equilibrio, che Roma e Juve dovranno essere brave a spezzare in loro favore.